about us

contact us

archives

online press agency

 

 

 

 

 

 

 

 

Vilnius, una capitale per la cultura

di Franca Dell’Arciprete

 

Un angelo protegge Vilnius dall'alto. E tanti angeli sono stati collocati in giro per la città con un'aria scanzonata e monella: uno con le gambe accavallate, uno con l'aria pensierosa, uno con un sorriso ammiccante. Simbolo della città, sono stati donati anche ad altre città europee, compresa Milano, per ricordare a tutti che Vilnius é città europea della cultura 2009. A testimonianza della sua importanza storica e della sua vivacità culturale, soprattutto dopo che nel 1990 la Lituania è diventata Repubblica indipendente, sottraendosi al regime sovietico e da quando, nel 2004, è entrata a far parte della Comunità Europea. Un ricco programma culturale attende dunque i visitatori che si recheranno a Vilnius nel 2009, anno che celebra anche il millenario del nome di Lituania: musica, balletti, esibizioni teatrali, mostre. Distribuito lungo tutto l'anno, il programma favorisce l'arrivo in ogni stagione, perché in ogni stagione Vilnius é affascinante. A cominciare proprio da Uzupis, il quartiere dove è collocato l'angelo di bronzo simbolo della città, un quartiere abitato in tempi passati da poveri artigiani, prostitute e gente di malaffare, poi scelto dagli artisti e diventato quasi una Repubblica creativa e indipendente. La sirena inserita in una nicchia nell'argine del fiume accoglie gentilmente in questo regno a sé stante, vivace, giovane e originale. Da qui bisogna attraversare il fiume Vilnia, che ha dato il nome alla città, citata la prima volta in fonti scritte nel 1323, per entrare nel centro storico di ben 360 ettari, il più esteso di tutta l'Europa centrale e orientale dalla tipica fisionomia rinascimentale e barocca, entrato nel patrimonio mondiale dell'Unesco nel 1994. Nonostante i suoi 500.000 abitanti, Vilnius è una capitale a misura d'uomo, non solo nel grande centro storico, ma in tutta la sua estensione, che si è arricchita dopo l'indipendenza di quartieri all'avanguardia e continua ad espandersi in tutte le direzioni. Traffico ragionevole, persone amabili, strade sicure, un centro visitabile facilmente a piedi rendono questa piccola capitale una tappa ideale in un itinerario europeo. Le stratificazioni si accumulano, la storia è variegata. Chi avrebbe mai pensato, guardando dall'alto le sue numerosissime cupole, chiese e campanili, che la Lituania è rimasta pagana fino al 1300, quando in Europa si viveva già l'autunno del Medioevo, dopo 1000 anni di cristianesimo? Eppure solo nella 1251 il re Mindaugas si convertì al cristianesimo, riunì le tribù lituane ed ottenne per la Lituania dal Papa il titolo di regno europeo. E solo un secolo più tardi si poteva ritenere cristiana tutta la popolazione. Tracce di paganesimo rimanevano nel culto della natura, che ad esempio viene ricordato negli originali affreschi di un autore moderno all'interno dell'Università fondata nel 1579, prima università dell'Europa dell'est. Foglie, alberi, da cui emergono uomini e animali, personaggi mitologici, lotte contro gli elementi naturali, ricordano con stile moderno una fase remota di questa terra, in cui uomini e animali interagivano, come racconta la leggenda del fondatore di Vilnius, Gediminas, al quale, dopo una battuta di caccia, apparve in sogno un lupo di ferro feroce e ululante, che indicava una direzione sulla collina. Segno che occorreva fondare lassù una nuova città e che questa città, sarebbe diventata famosa nel tempo. Gediminas, eroe fondatore, dà il nome al viale più importante della città che parte dalla cattedrale e arriva al palazzo del Parlamento. Davanti alla cattedrale ridipinta a nuovo e famosa per la cappella in argento di San Casimiro, è murata per terra la mattonella del “miracolo” dove passò nel 1989 la catena umana formata dagli abitanti delle tre repubbliche baltiche che lottavano per rivendicare l'indipendenza. Una piroetta sulla mattonella, un desiderio a occhi chiusi e il desiderio sarà realizzato! Alle spalle della cattedrale invece si deve salire in ascensore al belvedere del castello superiore del XIV secolo, alla base della torre Gediminas. Magnifico il panorama a 360°, che spazia dalla città vecchia con i suoi innumerevoli campanili barocchi, gotici, a cipolla, rossi bianchi e gialli, fino ai grattacieli moderni al di là del fiume. Il corso Gediminas, contrapposto alla via Pilies , la più vecchia e colorata via del centro storico, è il viale lussuoso dove trovano sede i negozi più belli, con tutte le griffe della moda occidentale: come i grandi viali delle capitali europee ha un ampio respiro, dovuto alla decisione dei Russi che, nei 120 anni di occupazione durante l'impero zarista, vollero aprire questo lungo viale parallelo al fiume Neris . Sul corso Gediminas si aprono numerosi teatri di opere, di balletto, di prosa che testimoniano la ricca vita culturale di Vilnius. Ma si apre anche un monumento imperdibile e indimenticabile: il Museo KGB-Lietuvos genocido aukų muziejus, la sede del KGB, che nei sotterranei nasconde le celle in cui venivano imprigionati, torturati e uccisi gli uomini della resistenza e del dissenso. Eppure Vilnius, fondata al confine di due culture, quella latina e quella bizantina, è stata nei secoli un perfetto esempio di convivenza, accogliendo fedi e devozioni diverse: chiese cattoliche, monasteri ortodossi, monasteri basiliani degli Uniati, una sinagoga, fino alla Kenesa o casa per la preghiera di una interessante comunità, i Karaimi di origine turca, arrivati verso il 1500 dalla Crimea e insediati nell'antica capitale Trakai sul lago Galves. A testimonianza anche della potenza passata, quando nel quindicesimo secolo il Granducato di Lituania si estendeva dal Mar Baltico al Mar Nero. Tra le numerose chiese che costellano il centro storico sarebbe difficile scegliere le più interessanti: da Sant’Anna in mattoni rossi, capolavoro tardo gotico, alla chiesa cistercense di San Francesco e San Bernardo, usata anche come fortezza difensiva, da San Giovanni all'interno dell'Università, dove si celebrano le messe, ma anche le cerimonie di laurea, alla Chiesa ortodossa dello Spirito Santo con un importante reliquiario, alla cappella della Porta dell’Aurora, dedicata ad un dipinto miracoloso di Maria, oggetto di grande venerazione. E nelle passeggiate alla ricerca di monumenti più imponenti, non dimentichiamo di entrare nei cortili che si allargano al di là di sotto portici e arcate: oasi appartate e romantiche, decorati da piccoli oggetti pittoreschi. Nonostante le sue traversie, la Lituania si è riscattata ampiamente in questi venti anni di indipendenza ed è una nazione in pieno sviluppo, con un buon tenore di vita, benessere diffuso, lavoro e alto livello d'istruzione. Certo il passato e la sofferenza non si possono cancellare. Lo dimostra la situazione del ghetto ebraico, un tempo esteso e fiorente, per merito dell'apertura della città all'artigianato e al commercio, tanto che Vilnius era definita la Gerusalemme del nord, con cento sinagoghe, la più grande delle quali poteva accogliere 5000 persone e oggi completamente perduto. Solo poche tracce rimangono nella via dedicata a Gaono, il saggio di Vilnius, studioso del Talmud, e nelle vie intorno che prendono il nome dei mestieri come la via Stikliu dedicata ai vetrai, che ospita oggi l'hotel cinque stelle Stiklai Hotel dove sono state ospitate molte regine europee.

“Vilnius - la capitale culturale d’Europa nel 2009“ è Cultura Vivente. Questo programma è il primo in Europa di tali dimensioni che coinvolge attivamente non solo gli artisti professionisti, ma anche tutti i cittadini, i turisti, gli ospiti della città. Il Programma Europeo delle arti, il Programma di Conoscenza delle Culture, il Programma della Storia Viva ed il Programma delle Persone entreranno nelle sale e nelle vie della città di Vilnius, invadendo anche gli spazi finora non impiegati ai fini artistici. Già ora sono inclusi nel programma “Vilnius, capitale europea della cultura 2009” (VCEC) ben 160 eventi alla cui realizzazione prendono parte oltre 100 gestori dei progetti. Il programma VCEC interesserà le fasce di età diverse, a partire dai ragazzi (Il festival di creatività per ragazzi) fino alla terza età (progetto di danza Il secondo respiro). Progetti specifici saranno rivolti a persone diversamente abili (Vedo di nuovo il sole), ai gruppi di difficile socializzazione (progetto di danza La sacra primavera). I progetti d'arte entreranno non solamente negli spazi tradizionali, ma anche nelle vie, nelle stazioni (Il nuovo volto della città), nei villaggi dei rom (Terno Vilna), passando attraverso il centro storico della città e spostandosi nei quartieri periferici di Vilnius (Storie cittadine). Il calendario e la descrizione dettagliata degli eventi verranno pubblicati sul sito internet del VEKS www.culturelive.lt


 

 

 

 

NOTIZIE UTILI


Situata nel centro geografico d'Europa, la Lituania é facilmente raggiungibile da qualsiasi parte d'Europa con Air Baltic, Lot, Lufthansa, Estonian Air e altre compagnie aeree. Ci sono voli diretti Roma - Vilnius 4 volte a settimana e Milano – Vilnius 5 volte a settimana.
Sono ottime le infrastrutture in Lituania anche per chi vuole recarsi con la propria auto.
Da Ottobre 2008 e' stato lanciato un nuovo
trenino - shuttle tra l'aeroporto Internazionale di Vilnius e la Stazione Centrale. Il centro di Vilnius é comodamente raggiungibile in soli 12 minuti con il costo di 2 liti (50 centesimi di Euro).
Due suggerimenti per gli hotel: Barbacan Palace Vilnius, Bokšto Str. 19/Šv. Kazimiero Str. 12, Hotel Holiday Inn. Šeimyniškių 1, Vilnius. Tel. +37052103000

Ente Nazionale Lituano per il Turismo
Via Lucrezio Caro 12, Roma. tel.0632600310
info@turismolituano.it  - www.turismolituano.it

 

 

 

Clicca sulle immagini per ingrandirle

 

torna alla homepage

 
viaggivacanze.info - autorizzazione Tribunale di Milano n 750/02 - tutti i diritti riservati
redazione@viaggivacanze.info