Sguardi
sonori su Padova. Geografia e storia
come spazio permeabile dalla più
moderna, piacevole tecnologia.
Un’integrazione tra bellezze e racconti
nello spazio pubblico della città.
I-Padova, prodotto da Soundtouring,
è un'audioguida innovativa, da ascoltare
passeggiando con il proprio lettore mp3,
scaricabile gratuitamente da internet.
Le descrizioni disponibili riguardano
cinque itinerari, che il visitatore
ascolta come e quando vuole, osservando
di persona quanto viene descritto,
interrompendo e riprendendo la visita a
proprio piacere. Si scaricano le singole
tracce per I-pod, mp3 player generico,
cellulari smartphones, palmari, PDA ...,
semplicemente aprendo il collegamento.
Cinque i percorsi proposti: dall' Arena
romana al Caffè Pedrocchi; il Palazzo
della Ragione e le sue piazze; il ghetto
ebraico e la Reggia Carrarese; il Prato
della Valle e la Cittadella Antoniana;
le mura di Padova in bicicletta. Un’audioguida?
Non solo, anzi di più: monumenti e
scorci rivisitati in modo innovativo e
coinvolgente, attraverso la voce
dell’attore Alberto Terrani, che non si
limita a descrivere, ma interpreta i
percorsi, ravvivati da aneddoti e da
animazioni sonore. Gli itinerari sono
disponibili anche nella versione inglese
con la voce di Martin Esposito. L'audioguida
si completa con i percorsi in GPS
inseriti nel sito. Se questi mezzi
inducono a pensare che una città intera
stia comodamente in un chip, certe opere
d’arte aprono all’ infinito e
all’indicibile. La Cappella degli
Scrovegni si deve visitare (per
motivi facilmente comprensibili) in un
batter d’occhio: cosa sono quindici
minuti per ammirare gli azzurri e gli
ori, la drammaticità e la gloria del
Giudizio universale, cogliere le
umanissime espressioni di Maria e Gesù o
i paesaggi che si dilatano verso un
orizzonte celeste? Si parla di Giotto
ovviamente, della purezza dei colori
della Cappella, della ricchezza
espressiva della materia e dei
personaggi, a cui concede la grazia di
una poetica forma. E’ un capolavoro
dell'arte figurativa, il più completo
ciclo di affreschi di Giotto, eseguiti
dal maestro fiorentino tra il 1303 e il
1306. Quanti santini nelle case e quanta
sincera devozione per S. Antonio,
nel Veneto e nel mondo (intensissima
fino a pochi decenni fa). La grandiosità
della Basilica dà un’idea della
venerazione per il Santo fin dalla sua
morte. Eretta nel XIII secolo in stile
romanico gotico, con otto
cupole e campanili orientaleggianti, la
Basilica custodisce la salma di S.
Antonio ed è meta di devoti da tutto il
mondo. Iniziata nel 1232, un anno dopo
la sua scomparsa, conserva opere di
insigni artisti, dal XIII al XX secolo.
L’arca è esposta nella Cappella del
Santo, opera di vari artisti tra cui
Tullio Lombardo, Andrea Briosco e
Gianmaria Falconetto. Mirabile la
Cappella del Beato Luca Belludi
interamente affrescata da Giusto de'
Menabuoi (1382), la Cappella di
S.Giacomo e S.Felice con ciclo pittorico
di Altichieri da Zevio (1374-78),
l'altare maggiore con le sculture di
Donatello tra cui spicca il Crocifisso
(suo è anche il monumento equestre al
Gattamelata sul piazzale della Basilica)
e poi ancora opere di scuola giottesca,
di Sansovino, Briosco, Sanmicheli,
Parodi, Achille Casanova, Ubaldo Oppi,
Pietro Annigoni. Bellissimi sono pure i
chiostri del convento, soprattutto il
chiostro della magnolia ricco di ricordi
marmorei. Pochi passi e appare una delle
più grandi piazze d’Europa, Prato
della Valle. Andrea Memmo,
provveditore della Serenissima a Padova
nel 1775, fece trasformare in pochissimo
tempo il centro di Prato della Valle
da palude malsana in luogo di
mercati, spettacoli, incontri e di
passeggio. Stupisce, attraversando
l’immensa isola verde ellittica, il
corteo di 78 “statue recitanti” dedicate
a personaggi illustri nati o vissuti a
Padova, come il mitico fondatore della
città, Antenore o Galileo Galilei, che
qui insegnò dal 1592 al 1610 (la sua
cattedra si conserva a Palazzo del Bo,
sede centrale dell’Università, fondata
nel 1222). E ancora: le vie strette e
porticate dell’antico ghetto; l’Orto
Botanico fondato nel 1545 quale
“Orto dei Semplici” (piante medicinali)
della Facoltà medica, inserito nel
Patrimonio dell’Umanità tutelato dall’Unesco;
il Liston dove si affaccia lo storico
Caffè Pedrocchi, spazio di garbo e
gradevolezza per ritrovarsi in città.
Non si può lasciare Padova senza aver
assaporato la gallina padovana in modi
gustosissimi (insalata di gallina
padovana alla canevera in saor oppure
sfilacci con uva passa, pinoli e
ristretto di aceto caramellato su letto
di finocchio marinato……) accompagnata
dalla Doc Colli Euganei. Sorprendenti e
speciali a fine pasto il moscato Fior
d’arancio, il moscato secco e il moscato
passito. E se si esagera con la gallina
o gli zaletti, è pronta la remise en
forme alle Terme Euganee.
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di Padova, clicca
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