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Sulle orme di Van Gogh
Testo e foto di Patrizia Ribuoli
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Di
buoni motivi per andarci, e per andarci
proprio adesso magari solo per un lungo
week-end, ce ne sono davvero tanti. A
partire dal clima, la Provenza sembra
riscaldata dal tepore di un’eterna
primavera. Poi ci sono le tentazioni del
palato: perché in questa terra bagnata
dal mare e profumata di erbe, che sposa
la delicatezza dei vini a tradizioni
superbe in fatto di formaggi, patè e
bouillabaisse, sono tanti i templi del
gusto che aspettano solo di essere
scoperti. Per non parlare delle
meraviglie naturali, paesaggistiche,
storiche e archeologiche che, da sole
meritano il viaggio. O degli
insuperabili mercatini
dell’antiquariato, del brocantage e
dell’artigianato in stile provenzale:
una chicca per gli appassionati, dove si
può star certi di trovare sempre piccoli
e grandi tesori. E, dulcis in fundo, per
decidersi alla partenza non mancano
neppure gli spunti di attualità
culturale. Già, perché non dimentichiamo
che la Provenza è stata Musa ispiratrice
di un immortale della storia dell’arte
del calibro di Vincent Van Gogh, che la
elesse patria adottiva negli ultimi anni
della sua vita.
Da Marsiglia a Les
Baux
E’ in omaggio alla sua arte che, al
Centre de la Vieille Charité di
Marsiglia, è stata allestita la mostra
“Van Gogh – Monticelli”: un itinerario
artistico lungo un periodo poco
conosciuto della tormentata vita
dell’artista che rimarrà aperto fino
all’11 gennaio 2009.
Per scoprire un volto diverso della
regione, quello appunto che invita a
seguire le orme di Van Gogh nel suo
soggiorno provenzale, si può partire
proprio da Marsiglia, la più vecchia
città francese, le cui origini risalgono
addirittura al 600 a.C. Visitare la
città, è un po’ come compiere un viaggio
nel tempo: furono i marinai greci di
Focea a scoprire questa stretta ansa
aperta sul Mediterraneo, vi fondarono
Massalia e iniziarono a sfruttare il suo
porto naturale, il Lacydon. Con il
passare dei secoli, sono nati 111
quartieri (raggruppati oggi in 16 rioni
e 8 settori), che compongono ancora oggi
la toponomastica di Marsiglia: 111
villaggi che raccontano le culture
diverse della città e ne perpetuano le
tradizioni leggendarie. Ed è bello, alla
sera, rilassarsi bevendo un aperitivo
sul Vieux Port, magari degustando il
famoso pastis al Bar de la Marine,
diventato famoso grazie alla trilogia di
Marcel Pagnol. Poi, con tutta calma, ci
si potrà concedere un peccato di gola,
il primo del viaggio, assaporando la più
famosa bouillabaisse di Francia: quella
del ristorante Le Miramar, affacciato
sul porto.
Il giorno dopo si può far tappa a Les
Baux de Provence, e subito fermarsi a
visitare la “Cathédrale d’Images”, dove
Cocteau realizzò il “Testament d’Orphée”
e che, oggi, propone uno spettacolo
grandioso di suoni e di luci dedicati
all’universo Van Gogh. A due passi dalla
città, nel cuore delle Alpilles, c’è un
altro luogo carico di mistero: è la Val
d’Enfer, la Valle dell’Inferno, un
avvallamento dalle concrezioni minerali
eccezionali che ha suggerito a Dante
l’ambientazione della “Divina Commedia”
e ha ispirato Gounod nella creazione di
“Mireille”. Poi, dopo aver girato per le
stradine caratteristiche di Les Baux ed
essersi persi tra le mille tentazioni
della gola proposte da un ristorante (1
maccaron Michelin) eccelso come La Cabro
d’Or, si può già far rotta verso Saint
Rémy de Provence, dove van Gogh arrivò
l’8 maggio 1889 per essere
volontariamente “internato” al Monastero
Saint-Paul
de Mausole.
Tra Saint-Rémy e Arles
Affascinato dalla qualità della luce e
dall’ardente bellezza dei paesaggi che
scopre a Saint-Rémy, sollevato per aver
finalmente trovato un’atmosfera serena e
comprensiva, nell’arco di un anno crea
circa 150 dipinti e numerosi disegni: da
“Les iris” a “La meridienne”, da “La
nuit étoilé” all’”Autoportrait”. Il
maestro lascerà Saint-Rémy il 16 maggio
1890 per Auvers sur Oise, dove morirà
poco più di due mesi dopo, il 29 luglio
1890. Ci si può immergere nell’atmosfera
artistica pellegrinando tra i luoghi che
ispirarono Van Gogh, oppure lasciarsi
andare alla magia che emanano le vie
storiche di Saint-Rémy o, ancora, andare
alla scoperta dei musei cittadini o del
grande sito archeologico che ricorda le
origini romane del paese. In ogni caso,
alla fine, una cena superba cancellerà
qualsiasi traccia di stanchezza. Un buon
indirizzo, in questo senso, è quello del
ristorante “La Maison Jaune”: il fregio
di una stella Michelin la dice lunga su
quanto il menu promette, e mantiene, in
fatto di tradizione.
Ma in un itinerario sulle orme di Van
Gogh in Provenza c’è un’altra tappa
irrinunciabile: Arles. Non si può
parlare della città, e della sua
luminosità, senza pensare ai quadri del
maestro, che arriva ad Arles nel
febbraio 1888 alla ricerca della luce
esterna e dell’illuminazione interiore.
Il suo soggiorno in questa terra, che
durerà sino al maggio del 1889, è il più
produttivo: crea oltre 300 opere. E’
vero, i musei di Arles non ospitano
alcuna tela del pittore, ma la sua ombra
è onnipresente e i luoghi in cui
l’artista ha posato il suo cavalletto
sono segnalati da cartelli che
restituiscono al visitatore ognuno dei
quadri che qui ha dipinto.
Per entrare nel mondo
della Provenza, clicca
qui per
vedere il video
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NOTIZIE UTILI
•
Informazioni - Maison de la France/Italia,
www.franceguide.com , tel. 899199072
(0,52 €/min+Iva da rete fissa),
info.it@franceguide.com ;
Office du Tourisme et des Congrès de
Marseille,
4 La Canebière, 13001 Marseille, tel.
0491138900,
www.marseille-tourisme.co ;
Comité Régional de tourisme
Provenza-Alpi-Costa Azzurra,
www.decouverte-paca.fr ;
Comité Départemental de Tourisme Bouches
du Rhône,
www.visitprovence.com ;
Office de tourisme de
Saint-Rémy-de-Provence,
Place Jean Jaurès 13, 210 Saint Rémy de
Provence, tel. 0490920522,
www.saintremy-de-provence.com ;
Office de Tourisme des
Baux-de-Provence Maison du Roy,
tel. 0490543439,
www.lesbauxdeprovence.com ;
Office du Tourisme d’Arles,
Boulevard des Lices 13, 200 Arles, tel.
0490184120,
www.arlestourisme.com .
• Mostra “Van Gogh – Monticelli”,
Centre de la Vieille Charité, 2 rue de
la Charité, 13002 Marsiglia, tel.
0491145859.
• Dove dormire
–
A Marsiglia:
Sofitel Vieux Port, 36 Boulevard Charles
Livon, tel. 0491155900,
H0542@accor.com ,
www.sofitel-marseille-vieuxport.com
. Ad Arles:
Hotel Calendal, 5 Rue Porte de Laure,
tel. 0490961189,
contact@lecalendal.com ,
www.lecalendal.com . A
Saint-Rémy:
Hostelerie du Vallon de Valrugues,
Chemin De Canto Cigalo, tel. 0490920440,
resa@vallondevalrugues.com ,
www.vallondevalrugues.com .
• Dove mangiare e bere
– A Marsiglia:
Le 29 place aux huiles, Place Aux Huiles,
tel. 0491332644,
contact@29placeauxhuiles.com ,
www.29placeauxhuiles.com ; Bar de la
Marine, 15 Quai De Rive Neuve, tel.
049154952; Le Miramar, 12 Quai Du Port,
tel. 0491911040,
contact@bouillabaisse.com ,
www.bouillabaisse.com . A Les
Baux de Provence:
La Cabro d’Or (1 Maccaron Michelin),
Route d'Arles, tel. 0490543321,
www.lacabrodor.com . A
Saint-Rémy:
La Taberna Romana, Site archéologique de
glanum, Avenue Van Gogh, tel.
0490926597. Ad Arles:
Ristorante A Côté, 21 Rue Des Carmes,
tel. 0490476113.
• Pacchetti soggiorno
– L’Ente del Turismo e dei Congressi di
Marsiglia (
www.marseille-tourisme.co ), propone
un pacchetto di soggiorno per il
week-end, valido fino al 31 dicembre
2008: a partire da 77 € a testa, si ha
diritto a due pernottamenti in hotel (2,
3 o 4 stelle) in camera doppia con due
prime colazioni, al City Pass valido 2
giorni comprensivo dell’ingresso a 14
musei, della visita del castello d’If,
dell’accesso libero all’intera rete dei
trasporti pubblici cittadini e a
un’escursione con i trenini turistici.
• Come arrivare
a Marsiglia
–
In auto::
autostrade Nord A7, Littoral A55 ed Est
A 50. In treno:
stazione ferroviaria St Charles, a 10
minuti dal centro e con accesso diretto
alla metropolitana, info
www.sncf.com . In aereo:
l’aeroporto di Marseille Provence è a 25
minuti dalla stazione ed è collegato
alla città da un servizio di
bus-navetta, info:
www.marseille.aeroport.fr .
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