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Lessinia Alte Valli

 di Claudia Farina

 

Lessinia nord orientale con montagna e colline fuori dal traffico turistico, straordinaria per studiosi e appassionati di paleontologia. Sopravvive la cultura dei Cimbri, popolazione arrivata dalla Baviera intorno al 1300, in questo microcosmo dove il Medioevo incontra il XXI secolo, tra chiese assorte nel silenzio, case di pietra, trombini fumanti, aria tersa che pulisce i pensieri, l’erbecedario per la cura e il benessere, eliche al vento, pannelli solari. Generosa la natura e intelligenti coloro che accolgono vento e sole come energia rinnovabile. Includendo, nei doni naturali e nella laboriosità umana, l’energia gioiosamente rinnovabile dell’autoctono Lessini Durello Doc. Tradizioni e hitech sparse tra pascoli, sentieri della fede, creste boscose e una rete di musei che nutrono memoria e conoscenza. Dove curatori e associazioni (Gruppo Alte valli della Lessinia orientale, per esempio), prima di adeguarsi all’immaginario turistico, mettono in mostra “pezzi” scelti e meditati per sé, per le proprie passioni di ricercatori sull’origine delle cose e cultori del tempo perduto e ritrovato. Svetta sul Monte Pecora a Badia Calavena la prima pala per l’energia eolica del Veneto e Sprea, tre case e una chiesa raggiungibili zigzagando intorno al monte, ha fatto della secolare tradizione erboristica un centro benessere. Complice Don Zocca, il prete che nel secolo scorso raccoglieva le erbe, curava i valligiani e gli amici dei valligiani fino a dove si spargeva la voce dei suoi poteri. Una testimone oculare racconta da sessant’anni che quando le SS, dopo una feroce retata a S. Andrea, lo prelevarono per la deportazione, l’auto si fermava; sceso lui, l’auto ripartiva e così finchè non lo lasciarono mezzo morto sulla strada pur di tornare in Germania. Da vasi, alambicchi e quaderni polverosi in canonica, è nata un’erboristeria frutto delle preziose piante della Lessinia. Vicino, un ristorante di cucina tradizionale e vegetariana e un centro benessere detossinante e rivitalizzante, con antichi rimedi aggiornati come i cataplasmi di farine vegetali e le calze basiche, tipo calzettoni che riscaldando i piedi conciliano il sonno. Rete di associazioni che preservano e valorizzano il territorio e rete di musei sulla cultura materiale. Due esempi, uno noto in tutto il mondo, l’altro sconosciuto ai più: l’ecomuseo monotematico “La selce”, dove, al posto delle raccolte “antiquarie”, sono esposte pietre in divenire nei vari ambienti, dall’origine della selce al paleolitico superiore dell’homo sapiens sapiens (che esagerato due volte “sapiens”, quando continua a distruggere la terra in cui vive! Oppure è vero che i semi generanti vengono dallo spazio???). Davvero interessante il fatto che gli oggetti esposti sono realizzati con le tecniche dell’archeologia sperimentale. Vengono da tutto il mondo a visitare il museo dei fossili di Bolca (frazione di Vestenanuova), estratti da secoli dalla famiglia Cerato. Sono specie vegetali e animali bellissime e di grande valore scientifico, dai pesci angelo alle palme, risalenti agli ambienti lagunari dell’Eocene, ritrovati a m. 800 slm. Da qui, antichi sentieri conducono al vulcano spento di Purga, alla Pesciara dove si scavano i fossili, ai basalti colonnari, alle cave di lignite fino alla vecchia ghiacciaia (Giassara del Feo). Immancabile la festa: quella della Paleontologia si svolge a Bolca a luglio. Il settecentesco Mulino dei Gaji (Vestenanuova) ha funzionato fino al 1967 con acqua di torrente; ora gli ingranaggi si rimettono in moto per visitatori e scolaresche.

Focus sulle tradizioni popolari: sparano i trombini o pistoni, grossi fucili ad avancarica derivati dall’archibugio, che con scoppio assordante lanciano nuvole di fumo, richiamando fuoco e selce, azionati nelle feste dai Pistonieri dell’Abbazia. Il museo dei trombini con raro esemplare veneziano risalente al 1500 si trova a San Bortolo di Selva di Progno. Strano quel monumento all’inizio del paese di S. Andrea (Badia Calavena). Una lumaca? Sì, il monumento al bogon (lumaca) in bronzo. Tanta fama deriva dalla secolare fiera dei bogoni, a fine novembre, dove trionfa il piatto “polenta e bogoni”, con profumatissimo strascico di tartufo locale. Chi fa la staffetta tra ammoniti, trombini, pievi solitarie ma non abbandonate (restaurata quella di San’Antonio Abate a Vestenavecchia), corti storiche e sapori indigeni? Il Lessini Durello Doc, il bianco di quest’ambiente selvatico e preservato, custode delle quattro T: tradizione, tutela, territorio, tempo. Nel senso che occorre il tempo giusto per ottenere la giusta qualità e lo spumante a metodo classico è veramente artigianale, fatto a mano. Nasce nell’area dei Monti Lessini tra Verona e Vicenza da vitigno autoctono di uva Durella; la presenza preistorica dell’antenata vitifera è documenta nei fossili di Bolca. La produzione di 3 milioni di bottiglie comprende vini tranquilli e spumanti d’alta collina (ma anche recenti emozionanti passiti). Spiccata è la vocazione del Durello alla spumantizzazione, per la sua vivace acidità che rende le bollicine fresche, piacevolmente acidule, di spiccato corpo, ottime come aperitivo. Generose in tavola, le tipologie del Durello accompagnano un pasto intero, dall’aperitivo al dessert, esaltando pesce di mare, ostriche, trote, baccalà alla vicentina, minestre di erbe, lumache, polenta e “musso” (asino) formaggi…fino alla bocca dolce finale. Gioco piacevole è sperimentare la sua versatilità con le pietanze, per capire fino a dove si prolunga la qualità.

 

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NOTIZIE UTILI

Alte valli della Lessinia Orientale, testi di Giancarla Gugole, foto di Bruno Menaspà e all.
Consorzio Tutela Vino Lessini Durello - via Mattielli 11 - 37038 Soave (VR)
tel. 045 7681578 www.montilessini.com
Comune di Badia Calavena (Vr) tel. 045 7810503 www.badiacalavena.net
Comune di Vestenanova (Vr) tel. 045 6564017 www.comune.vestenanova.vr.it 
Erbecedario, Sprea (Vr), tel 045 6510130 www.erbecedario.it 
Consorzio Veronatuttintorno, largo Caldera 11, 37122 Verona, tel. 045 8009461 www.veronaitaly.it
Musei della Lessinia www.lessiniamusei.it
Parco naturale della Lessinia, 37021 Boscochiesanuova (Vr) tel. 045 6799211 www.lessiniapark.it




 

 

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