Una
grande donna fu al centro della storia
europea tra il 1000 e il 1100: Matilde
di Canossa, nata a Mantova probabilmente
nel 1046, alla quale è dedicata la
mostra “Matilde di Canossa, il papa,
l'imperatore. Storia, arte, cultura alle
origini del romanico”, presso la Casa
del Mantegna. E’ una mostra ma anche un
evento molto significativo per lo studio
sulle origini di gran parte dell’Italia
e occasione per riproporre il mito di
una donna straordinaria. La società dei
primi due secoli dopo il Mille è riletta
attraverso la vita di Matilde, che ha
tenuto il controllo dei territori chiave
tra Roma e le Alpi. La forza e la
solitudine di una donna eccezionale
eppure emblematica del suo tempo sono il
filo conduttore che guida alla scoperta
di un mondo in profonda trasformazione,
attraverso un viaggio per immagini e
suggestioni scandito da croci gemmate,
sigilli, arazzi, avori, gioielli,
sculture, altari, spade e strumenti di
lavoro, provenienti da musei italiani ed
europei. La concezione del potere e i
suoi simboli rivivono grazie a troni,
scettri, pallii e tessuti preziosi,
gioiellerie create per la corte
imperiale ottoniana e sassone, opere di
committenza papale, trattati, codici
normativi e liturgici. Le dispute, i
luoghi, i protagonisti delle riforme
della Chiesa e della questione delle
investiture si sviluppano in proiezioni
multimediali, inquadrando in uno
scenario dinamico la storia della
dinastia dei marchesi di Toscana e
l'episodio chiave dell'epoca: l'incontro
fra l'imperatore Enrico IV e papa
Gregorio VII, nell'inverno del 1077 nel
castello di Canossa, avvenuto grazie
alla mediazione di Matilde e di Ugo,
abate di Cluny. Le scelte politiche
della comitissa, gli eventi drammatici
della sua esistenza, il potenziamento
dei castelli, le donazioni a monasteri e
pievi, gli scontri armati con
l'imperatore e con i suoi sostenitori,
fino alla devoluzione dei beni al
patrimonio di San Pietro dopo la sua
morte (1115) sono documentati da
pergamene, oggetti carichi di valore
simbolico, opere d'arte. L'eco di quei
fatti, la fama di Matilde e l'esigenza
di farne un emblema del sostegno
politico al papato hanno alimentato un
mito che arriva fino a noi e che ha
ispirato anche Dante, Giulio Romano,
Gian Lorenzo Bernini, dando vita a
capolavori straordinari. Una sezione è
dedicata alla città natale di Mantova,
protagonista di duri scontri fra la
contessa e i sostenitori
dell'imperatore. Nel cortile della Casa
del Mantegna viene collocata
un’aerofotogrammetria calpestabile, con
la localizzazione dei domini dei
Canossa.
L’Abbazia di Matilde
La seconda grande mostra (una
terza è allestita presso il Museo
diocesano) “Arte e storia in un grande
monastero dell’Europa Benedettina
(1007-2007)“ è l’ evento culminante del
Millenario della fondazione del
monastero di S. Benedetto Polirone.
L’esposizione ripercorre i momenti
salienti della vicenda storica,
culturale, artistica ed economica
dell’abbazia fondata nel 1007 da Tedaldo,
nonno di
Matilde di Canossa, e da lei beneficato
e scelto per la sua ultima dimora, nella
cappella di Santa Maria, ornata da uno
straordinario mosaico pavimentale del
1151. In un percorso ampio e suggestivo,
sono recuperati ed esposti per la prima
volta opere d’arte e documenti
appartenuti alla grande abbazia
benedettina, dai documenti autentici di
Matilde, di papi e imperatori, agli
splendidi manoscritti dello Scriptorium
abbaziale fino ai fulgori delle altre
abbazie legate a Matilde in Europa:
Nonantola, Frassinoro, Marola,
Vallombrosa, Orval, St. Pierremont.
Itinerario turistico
Mostre di prestigio internazionale che
restituiscono, dopo un millennio,
conoscenza sull’assetto originario del
territorio mantovano e sulla formazione
dell’Europa, coinvolgendo, attraverso
esposizioni ed eventi, i numerosi luoghi
mantovani di Matilde, meritano di essere
affiancate da un itinerario turistico.
Ecco l’itinerario principale predisposto
per due giorni.
Primo giorno, San Benedetto Po: visita
guidata alla mostra “L’Abbazia di
Matilde” presso la basilica, dove la
comitissa fu originariamente sepolta.
Menù degustazione. Nel pomeriggio,
possibilità di escursione in bicicletta
per apprezzare le pievi, le corti
matildiche, il lavoro dei monaci
benedettini. Pernottamento in
agriturismo.
Secondo giorno, Mantova: il racconto
prosegue a bordo della littorina
storica; visita alla mostra presso la
Casa del Mantegna e nel centro storico
matildico. Pomeriggio, visita alla
mostra al museo diocesano, che sarà
possibile visitare in modo completo.
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di Mantova, clicca
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