Nei
piccoli, angusti bar dell’angiporto già
al mattino presto può capitare di vedere
uomini vigorosi sorseggiare vino o
slivovitz mentre chiacchierano e fumano…
come turchi, verrebbe voglia di dire, se
qui quest’espressione non avesse il
sapore di un controsenso storico. Già,
perché a Senj, i turchi sono stati visti
per secoli, è il caso di dirlo, come…
fumo negli occhi. Una moda ormai diffusa
fra i giovani di mezzo mondo oggi fa
passare questo look – fatto di capelli
lunghi, barbe incolte, tatuaggi e anelli
d’oro alle orecchie – quasi inosservato.
E’ probabile, tuttavia, che questa
estrosa “tenuta” virile qui non sia mai
passata di moda da quasi mezzo
millennio. La città di Senj – Segna,
secondo l’esonimo italiano – era infatti
la roccaforte dei temibili pirati
uscocchi (dalla parola croata e serba
uskok, “fuggiasco”, “profugo”), che, fra
il XVI e il XVII secolo, seminarono il
terrore nell’alto Adriatico, assalendo e
depredando le navi veneziane, turche e
ragusee che solcavano il mare fra
l’Istria e la Dalmazia.
Una Città Vecchia ricca di
suggestioni veneziane
Sulla città vigila, dalla cima di un
poggio ventoso che dista pochi minuti a
piedi dal centro, un tetragono maniero.
La Tvrdjava (fortezza) Nehaj
fu eretta a metà del Cinquecento dal
capitano uscocco Ivan Lenkovic per
controllare il porto e il braccio di
mare chiuso, di fronte, dal brullo
profilo dell’isola di Krk
(Veglia, in italiano), su cui il soffio
costante della bora vanifica da millenni
ogni velleità da parte della natura di
colonizzarne la superficie.
La Città Vecchia di Senj, un tempo
difesa da una poderosa cinta di mura
scandite da torri circolari di cui
rimangono notevoli resti, presenta un
aspetto essenziale e schivo che sembra
riflettere la natura difficile del luogo
e le tempeste storiche che hanno
investito per secoli i suoi vicoli e le
sue piazzette.
Forse per questo, passeggiando per le
sue austere viuzze (calli, verrebbe
voglia di dire) in cerca di un caffè o
di una trattoria appartata dove
assaporare piatti di mare, suscita
emozioni più intense scoprire un bell’angolo
nascosto o un pregevole dettaglio
architettonico che sembrano naufragati
qui per caso da un mondo vicino ma
estraneo, amato e odiato al tempo
stesso: una finestra gotica, una fontana
o un bel portale in pietra scolpito che
rimandano immancabilmente, come spesso
accade su questo versante
dell’Adriatico, a Venezia. Molto
pregevole la Cattedrale di Santa
Maria, in origine romanica ma
rimaneggiata in epoca barocca. Poco
distante, il Gradskij Muzej Senj,
ospitato nell’antica dimora di un pirata
uscocco, racconta la storia di questa
orgogliosa città che a lungo riuscì a
tenere in scacco le flotte militari più
potenti del Mediterraneo.
Cielo terso e mare cristallino grazie
alla bora
L’acqua, lungo il litorale roccioso, è
trasparente come il cristallo, il cielo
in genere azzurro e terso: tanta pura
bellezza è merito della bora, il
vento dell’Alto Adriatico che,
riversandosi impetuosamente giù dal
massiccio del Velebit, porta sulla costa
la fredda aria dell’altopiano della Lika
spazzando via ogni impurità. Allora,
nella stagione invernale, a Senj le onde
sono altissime e l’aria è gelida.
D’estate, invece, qui è possibile
trascorrere splendide vacanze marine,
molto più godibili se si dispone di
un’imbarcazione. Le coste sono infatti
rocciose e le baie sono poche e
raggiungerle a piedi può richiedere
buone gambe e, al ritorno, buoni
polmoni.
Ma su questo tratto del litorale si
trovano anche spiagge di ciottoli adatte
ai bambini e a coloro che non sanno
nuotare e lidi artificialmente
sistemati, con piattaforme in pietra e
praticelli erbosi. Nelle vicinanze della
spiaggia locale di Senj si
possono affittare, come in ogni lido che
si rispetti, ombrelloni, sdraio e
pedalò.
Il mare straordinariamente pulito ha
favorito negli ultimi anni un discreto
sviluppo turistico, piacevolmente
animata da negozietti e ristorantini
celati fra le strette vie che
confluiscono quietamente
verso il piccolo porto, un tempo
peschereccio e oggi riconvertito al
diporto. Nonostante tutto Senj è però
riuscita a non farsi snaturare troppo,
conservando in parte quell’atmosfera
riservata e un po’ schiva delle città di
mare di razza, dove la gente conduce la
normale vita di ogni giorno, facendo
spesa fra le semplici bancarelle del
mercato locale colme di frutta e
verdura, formaggi e soprattutto tanto
pesce fresco, e passeggiando la sera
sulle banchine del porto o ‘ciacolando’
con i vicini seduti sulle soglie delle
antiche case di pietra.
Il carnevale estivo di Senj
Oltre che per le sue perle
architettoniche, le bellezze naturali e
la lunga e ricca storia, Senj è nota
anche per un pittoresco e insolito
carnevale internazionale estivo, il
più antico del Paese. I festeggiamenti
cadono nel secondo fine settimana di
agosto e durano quattro giorni,
culminando in una grande sfilata cui
partecipano migliaia di maschere dalla
Croazia e dall’estero. Il maggior
contributo viene dato dai mascherati di
Segna che si preparano per mesi alla
grande sfilata: moltissimi costumi di
ogni genere, tradizionali e
contemporanei, guidati dal maestro del
carnevale, un gran numero di carri
allegorici, colori, musiche, e risa
rendono questo carnevale estivo
inconfondibile fra le tante
manifestazioni analoghe, estive o
invernali, che vivacizzano il nostro
continente.
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