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Vilnius, la magica “Roma del Nord”

 di Roberto M. Polce

 

Detta “Piccola Gerusalemme” – per via della numerosa comunità israelitica che fino alla seconda guerra mondiale ne aveva fatto un centro culturale e spirituale di prima grandezza – o ancora “Roma del Nord” – per essere edificata come Roma su sette colli attraversati da un fiume e per il preponderante carattere barocco dei suoi numerosi templi cattolici – Vilnius sembra rispecchiare la condizione, difficile e invidiabile al tempo stesso, della Lituania, al crocevia di tre differenti aree culturali: Europa Centrale, Settentrionale e Orientale. Riempie di meraviglia osservare come il rinascimento e il barocco italiano siano riusciti a spingersi così a nord, e soprattutto constatare come si armonizzino bene con lo stile bizantino russo o georgiano, gotico, anseatico o con gli elementi ebraici dei molti edifici sacri e profani che trapuntano il tessuto della Città Vecchia, iscritta fin dal 1994 nel Patrimonio Mondiale dell’Unesco.
E non è certo un caso se la capitale della Lituania è stata scelta per essere “Capitale europea della cultura” per il 2009.

Il quartiere di Gediminas
Non lontano dalla confluenza tra la Vilnia e la Neris su una vasta piazza si affaccia forse il più antico monumento di Vilnius, la Cattedrale, che sotto la candida veste neoclassica porta i segni delle diverse fasi di sviluppo della città. Qui, infatti, sorgeva probabilmente un edificio di culto pagano. Dopo la conversione al cristianesimo, nel 1387, vi fu eretta una chiesa cristiana, in stile gotico, rimaneggiata nel XVI e nel XVII secolo. L’attuale, neoclassica, risale al XVIII secolo ed è opera del migliore architetto locale del tempo, Wawrzyniec Gucewicz. Negli anni ’50 del Novecento le autorità sovietiche vi allestirono una galleria di dipinti, e la chiesa venne restituita al culto solo nel 1989. La torre campanaria, che campeggia isolata poco distante, fu edificata in tre fasi (XIII, XVI e XIX secolo). Accanto alla cattedrale sorge il monumento al granduca Gediminas, artefice della potenza della Lituania (ca. 1275-1341), al quale ogni cosa sembra dedicata in questa parte della città: oltre al monumento, portano il suo nome la collina alle spalle della chiesa, su cui sorgono i resti del Castello Superiore e la torre di Gediminas, nonché il Gedimino prospektas, il viale più rappresentativo di Vilnius. Questa lunga arteria commerciale che si snoda fra due quinte di begli edifici, in gran parte novecenteschi è la via più elegante.

Un grappolo di splendide chiese e il quartiere degli artisti
Di particolare fascino sono le vie della parte nord, fra la chiesa di Sant’Anna, l’università e la collina del Castello: Bernardinu gatve, Sv. Mykolo gatve e Literatu gatve, costeggiate da muri e case dal XVI al XVIII secolo. In fondo a via dei Bernardini, dopo aver superato sulla destra la chiesa di San Michele Arcangelo si arriva in Maironio gatve, su cui prospetta l’inconfondibile complesso gotico delle chiese di Sant’Anna e di San Bernardino. A proposito della chiesa di Sant’Anna – costruita nel 1495-1500 e conservatasi pressoché integra con la sua superba facciata in mattoni in stile gotico fiammeggiante – si racconta che fosse piaciuta a Napoleone Bonaparte (di passaggio a Vilnius nel corso della campagna di Russia) al punto che il condottiero francese espresse il desiderio di farla smontare e portare con sé a Parigi. Poco più a sud del grappolo di chiese di Sant’Anna, San Bernardino e San Nicola sorge il bianco edificio della chiesa ortodossa dei Vecchi Credenti intitolata alla Santa Madre di Dio. Edificata forse già nel XIV secolo per volere di Julijona, seconda moglie del granduca Algirdas, figlio di Gediminas, fu ricostruita nel XVI secolo in stile gotico bizantino, con le facciate e la cupola che ricordano l’architettura sacra georgiana.
Alle spalle della chiesa, sulla riva destra della Vilnia, si estende uno dei più antichi sobborghi di Vilnius, Uzupis (letteralmente: Oltrefiume): qui un tempo abitavano gli artigiani che avevano le loro botteghe sul torrente, i religiosi della vicina chiesa ortodossa e, dal XIX secolo, anche impiegati statali. A partire dagli anni ’90 del Novecento nelle sue case vecchie e trascurate hanno cominciato a insediarsi – attratti dai prezzi bassi – artisti e intellettuali, che lo stanno trasformando in un quartiere sempre più alla moda. Per un insieme di ovvie analogie Uzupis viene chiamato “la nostra Montmartre” dai suoi giovani, creativi abitanti che qui hanno fondato la Repubblica di Uzupis, dotata di una propria, originale, divertente costituzione. Le sedute del governo di Uzupis si tengono nel caffè Užupis in via Užupio 2, appena dopo il ponte, e nel fantasioso reame si organizzano spesso e volentieri manifestazioni di arte e moda alternativa, happening e feste (Giornata del Fiume, Notte dei Fiori…). La “festa nazionale” cade il 1° aprile e attira folle di visitatori.

La più grande Città Vecchia dell’Europa dell’Est
Pilies gatve, via del Castello, è l’asse intorno a cui è cresciuta la più vasta Città Vecchia dell’Europa Orientale. All’altezza della chiesa ortodossa di Santa Paraskevia, la strada cambia nome in Didzioji (Via Grande), e nel tratto finale, dopo la chiesa di San Casimiro diventa Aušros Vartu gatve, via della Porta dell’Aurora. Il primo tratto della Pilies gatve è affollato, colorato, chiassoso, multilinguistico. Quanto più ci si avvicina alla Porta dell’Aurora, tanto più si sente parlare in polacco: sono molti i polacchi che vanno a Vilnius soprattutto per rendere omaggio all’immagine miracolosa della Madonna che qui è conservata.
Vilnius ospita anche uno dei più antichi e prestigiosi atenei dell’Europa Orientale, voluto nel 1579 dal re Stefano Batory a partire dal Collegio dei Gesuiti, giunti in Lituania dieci anni prima. Il quartiere dell’Università di Vilnius è chiuso fra le vie Pilies, Sw. Jono, Universiteto e Skapo e si compone di una quindicina di edifici di diverse epoche e stili con 13 cortili, il più pregevole dei quali è il cinquecentesco Cortile Grande. Adiacente è la chiesa dei Ss. Giovanni Battista ed Evangelista, una delle più antiche della Lituania (XIV-XV secolo) sorvegliata da una torre campanaria che, con i suoi 63 metri, è la più alta costruzione della Città Vecchia.

La Fiera di San Casimiro e l’antica capitale Trakai
Nella settimana intorno al 4 marzo a Vilnius si celebra la festa detta Kaziuko muge, in onore di San Casimiro, patrono della Lituania, una tradizione polacca antica di quattro secoli conservatasi quasi intatta nella Vilnius del dopoguerra, quando la città – prima abitata soprattutto da polacchi ed ebrei – è diventata a maggioranza lituana. Si tratta di un’immensa sagra popolare, dove un gran numero di venditori e artisti riempiono le vie del centro storico, offrendo un vasto campionario di prodotti di artigianato artistico e popolare e allietando gli astanti con concerti, spettacoli, birra, vino e cibo caldi. Fra i tanti prodotti originali, spiccano le tradizionali palme pasquali, un’antica consuetudine polacca che ricorda l’ingresso di Gesù a Gerusalemme. In alcune regioni, la creazione di tali composizioni floreali è diventata una vera arte, e fra le palme dalle fogge più fantasiose si annoverano proprio quelle dell’area di Vilnius, storicamente abitata da una folta comunità polacca. Qui sembra non esserci più limite alla fantasia e alla creatività di chi prepara verghe e rami ornandoli con erbe, fiori, spighe, muschio, seccati e colorati, e spesso anche con materiali inusitati e poco “ortodossi”.
Immancabile infine una gita all’antica capitale Trakai, 28 km a ovest di Vilnius, con un affascinante castello trecentesco costruito in mattoni su un’isola al centro di un lago
 

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NOTIZIE UTILI

L’Ufficio del Turismo della Lituania è in Via Tito Lucrezio Caro 12, 00193 Roma; tel. +39 06 32600310; fax +39 06 32541379; info@turismolituano.it ; www.turismolituano.it . Un tour operator professionale e affidabile è Lithuanian Tours ( www.lithuaniantours.com ), con sede centrale a Vilnius; si può contattare Renata, che parla benissimo l’italiano: renata@lithuaniantours.com .
In libreria suggeriamo la nuovissima guida, in italiano, Bradt - FBE.
Vilnius è collegata direttamente via aerea con Roma Fiumicino e Milano Malpensa da FlyLal (www.lal.lt ) e AirBaltic ( www.airbaltic.com ), ma è anche ottimamente servita dalla compagnia di bandiera polacca LOT ( www.lot.com ) facendo scalo a Varsavia, comodamente raggiungibile con voli diretti da Milano Malpensa, Roma Fiumicino e Venezia (nonché da Bari, Catania, Palermo, Cagliari, Alghero, Torino via Roma Fiumicino grazie a un accordo di code share con AirOne).

Foto di Roberto M. Polce e Lithuanian State Department of Tourism

 

 

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