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Sud Africa, tra etnie e natura

di Giorgia Giacomelli

 

Il Sud Africa è vasto quattro volte l’Italia e racchiude dentro i suoi confini una varietà di paesaggi, climi, culture, religioni ed etnie, tanto, che è stato definito “un mondo in un solo paese”, anche perché è formato da nove regioni, tutte diverse l’una dall’altra. La politica di salvaguardia della natura ha consentito di mantenere nel paese decine di parchi e riserve naturali, dove flora e fauna si moltiplicano in habitat incontaminati, qui si possono ammirare da vicino gli animali: leoni, elefanti, bufali, ippopotami, rinoceronti, gazzelle, struzzi, ghepardi, leopardi, solo per citarne alcuni.
Le aree di maggior interesse sono il grande Parco Kruger, che offre un paesaggio di savana, la regione del Kwa Zulu Natal, in fascia subtropicale, ricca di acque e rigogliosa vegetazione, il Parco del Kalahari, un deserto di sabbia dalle dune rosse dove vive una particolare specie di leone e i paesaggi montani della catena del Drakensberg nel Transvaal e nel Kwa Zulu Natal, che si innalza fino a 3.000 metri, offrendo scorci mozzafiato su valli verdissime e strapiombi di roccia.
Oltre a questi variegati paesaggi, questo paese è famoso per le sue spiagge, infatti offre 3.000 Km di coste per ogni gusto ed esigenza, che si estendono dall’Oceano Atlantico a quello Indiano con un alternarsi di località marine caratterizzate da ampie superfici di sabbia bianca o circondate da verdi foreste. Queste baie sono perfette per tutti i turisti, sia per quelli che si vogliono rilassare nelle acque calde, sia per quelli che vogliono fare del surf, per le onde più entusiasmanti del mondo che si trovano.
Il Sud Africa è stato scelto per ospitare i Mondiali di Calcio del 2010 e sarà così il primo Stato africano ad organizzare un’edizione della manifestazione, questo evento è una grande gratificazione per un Paese che in tredici anni di democrazia e libertà ha saputo ottenere importanti riconoscimenti a livello internazionale. Ma questo non sarà il primo evento mondiale ospitato qui, infatti nel corso dell’ultimo decennio è stato la sede dei Mondiali di Rugby e di Cricket.

Le varie etnie e culture africane
Pur ospitando tantissime etnie, con le loro culture e tradizioni, in questo Paese c’è un clima di rispetto reciproco. Ora vorrei parlarvi proprio di questa moltitudine di popolazioni che mi hanno stregato per le loro culture e singolari tradizioni che vivendo in Italia si conoscono solo nei minimi particolari.
i Boscimani (san), cacciatori-raccoglitori che erano gli abitanti originari dello Stato, sono oggi l’etnia meno numerosa, ma una grande quantità di testimonianze della loro presenza si ritrova nelle pitture rupestri in caverne e ai ripari sotto roccia di varie località. In pochi continuano a vivere secondo i loro costumi antichissimi, in aree remote dell’Africa, come il deserto del Kalahari, un’area protetta dove possono andare a caccia e guadagnare un po’ di denaro dalla vendita di prodotti artigianali.
i Khoikhoi (ottentotti), allevatori di bovini e ovini, vivevano in comunità poligame dominate da un capo e abitavano in capanne circolari di legno con copertura di paglia che potevano essere facilmente smontate quando andavano alla ricerca di nuovi pascoli. Furono il primo popolo incontrato dagli olandesi sbarcati nella Table Bay, questi coloni si impossessarono delle loro terre e dei loro armamenti e la popolazione finì decimata da epidemie di vaiolo. L’unico gruppo sopravvissuto è quello dei nama, che vive attualmente nel Namaqualand e nell’adiacente Namibia.
i Xhosa è la popolazione insediata più a sud. I tipici edifici xhosa sono capanne circolari di fango dal tetto conico di paglia intrecciata, riprese spesso nella costruzione dei lodge delle riserve faunistiche. Le donne xhosa si spalmano il viso con una crema ocra e fumano lunghe pipe. Tipiche sono anche le acconciature del capo, costituite da pesanti sciarpe di lana in forma di turbante, e le collane di spago e legnetti. I braccialetti sono segno di distinzione sociale e sono fatti da filo metallico comprato nei negozi. Nella Riserva faunistica Shamwari, tra Port Elizabeth e Grahamstown a Kaya Lendaba esiste un villaggio tradizionale xhosa.
gli Zulu, noti nel passato per il loro coraggio in guerra, formano attualmente il più numeroso gruppo tribale del Sudafrica. Vivono tradizionalmente in capanne a forma di alveare, disposte a cerchio attorno ad un’area chiamata ‘kraal’. Le donne sposate manifestano il loro stato con acconciature a forma di piatto dall’orlo molto ampio, spesso decorate con perline. Nelle cerimonie tradizionali gli uomini indossano un gonnellino frontale di pelle d’animale, con gambali e bracciali di pelliccia, e brandiscono scudo e lancia.
gli Ndebele sono famosi per le loro case dipinte a colori vivaci con disegni a schema geometrico. Le donne sposate portano pesanti anelli di bronzo attorno alle gambe, alle braccia e al collo, spesso circondati da collari di perline. Vivono soprattutto nella parte nord-orientale dello Mpumalanga, vicino a Pretoria e nella regione di Middleburg (Gauteng).
i Sotho vivono soprattutto nelle province del Free State e Northern Cape. Caratterizzati da un copricapo in tessuto di forma conica e da coperte colorate usate nell’abbigliamento. Le loro case sono spesso in pietra, amano decorarle con tesserine di mosaico in pietra e pennellarle di squillanti colori. Per vedere come vivono bisogna visitare il Basotho Cultural Village vicino a Harrismith.
gli Tswana, anche le loro case sono a forma di capanne circolari. Le pareti non sono dipinte, ma le decorazioni vengono graffite o scolpite nel fango dei muri prima di farli seccare. Per un buon colpo d’occhio sul loro stile di vita si può visitare il Lotamoreg Dam and Cultural Village, vicino a Mafikeng.
i Venda abitano nella parte settentrionale. Secondo gli storici i venda si sarebbero mescolati con i mercanti arabi producendo i caratteristici tratti somatici semitici che li distinguono. Oggi mantengono vive le antiche consuetudini e le cerimonie di iniziazione. Un villaggio tipico si trova a Ditike Craft Centre, a ovest di Thohoyandou
gli Shangaan-Tsonga, le loro abitazioni sono caratterizzate da grandi tetti di paglia di forma conica, mentre i loro indumenti consistono in semplici pezze di tessuto colorato annodato su una spalla. Le incisioni sul viso, che all’origine dovevano scoraggiare i mercanti arabi di schiavi, sono ormai considerati un segno di bellezza. La transizione dall’adolescenza all’età adulta comporta cerimonie cruente.

Parco Kruger
Questo parco, nato nel 1898 per volere del presidente sudafricano Kruger, si estende su una superficie di 350Km da nord a sud e 70Km da est a ovest e include ben 14 differenti ecosistemi, bush, savana, foreste, formazioni granitiche, fiumi e piccoli e meno piccoli canyon che necessitano anche di lunghi tragitti per poter essere visti. Qui vivono 147 specie diverse di mammiferi, ma anche 300 specie di alberi e piante catalogate, 500 diverse specie di uccelli e 114 specie di rettili e anfibi. Visitare il parco è un'esperienza unica che consente d'incontrare alcuni tra i più grandi mammiferi del pianeta e, muniti dell'attrezzatura per le riprese, portare a casa dei ricordi indelebili, infatti potrete avvistare elefanti, rinoceronti bianchi e neri, bufali, leoni, leopardi, ghepardi, giraffe, impala, antilopi e zebre accanto ad innumerevoli specie di uccelli, rettili e anfibi. Nella zona, inoltre, ci sono molti siti archeologici con alcune delle più antiche pitture rupestri della terra.
Questo famosissimo parco conta una vasta rete di perfette strade asfaltate e ottime piste in terra battuta percorribili dai visitatori con le proprie autovetture (i fuoristrada, se non fosse che si sta un po' più in alto che in macchina, sono sprecati). Si ricorda sempre ai turisti di stare sulle strade principali e soprattutto di non scendere dalla macchina, se non si è in campi recintati, fatti apposta per i turisti, perché l’incontro con gli animali è facile e molte volte anche pericoloso se non si rispettano le regole.
Per aiutare i visitatori nel programmare il loro safari e le mete della giornata, in ogni campo troverete una mappa dove gli altri visitatori segnalano con degli spilli l’avvistamento di animali, infatti bisogna aspettare nel posto giusto, il momento giusto. A volte capita che non si veda niente per ore, poi nel giro di pochi minuti trovi un sacco di animali e rimani spiazzato, comunque i momenti della giornata migliori per l’avvistamento sono l’alba e il tramonto.
Per dormire nel parco si devono usare solo i campi, ce ne sono 12 e sono recintati e accessoriati, qui, infatti si trovano ristoranti, take away, bazar (detti curio shop), benzinai, ci si trova veramente di tutto: mangiare, bere, sigarette, rullini, cartoline, vestiti, souvenir..in poche parole una città in miniatura!
Per dormire ci sono dei bungalow (40/45 Euro in due) indipendenti, grandi, hanno 2/3 letti ognuno, bagno interno, doccia, frigo, aria condizionata, portico e barbecue, se si vuole ci sono alcuni con la cucina, ma ovviamente costano di più.
Se si vuole spendere meno ci sono anche gli hut che hanno il bagno all’esterno e in comune, tipo campeggio, ma sono ugualmente pulitissimi.
Se si programma di trascorrere nel parco alcuni giorni, si consiglia di pernottare in campi diversi, così si ha l’occasione di vedere più posti, paesaggi diversi.


Eventi

Dal 23 gennaio al 9 febbraio si svolge a Città del Capo “Die Burger Suidoosterfees”. Il 2008 è il V° anno di questo interessante festival artistico. In questi giorni potrete assistere a drammi, commedie, concerti, esibizioni artistiche, teatri per bambini, festival cinematografici e ritrovi per discussioni in merito. Per ulteriori informazioni visitate il sito web www.suidoosterfees.co.za  o scrivete all’indirizzo email: suidooster@media24.com



Per entrare nel mondo del Sud Africa, clicca qui per vedere il video

 

 

 

NOTIZIE UTILI

FUSO ORARIO: c’è un’ora in più rispetto all’ora solare italiana. Nessuna differenza oraria quando in Italia è in vigore l’ora legale.
VALUTA: la moneta locale è il Rand (simbolo: R), il cui cambio attuale è circa 9,50 Rand per 1 Euro. E’ consigliabile cambiare i Rand rimasti all’ufficio Cambi in aeroporto prima della partenza, perché una volta in Italia non è più possibile riconvertirli.
FORMALITÀ D’INGRESSO: è necessario il passaporto in corso di validità oltre la data di rientro. Il soggiorno massimo consentito è di 3 mesi e non è necessario alcun visto.
CLIMA: Le stagioni sono invertite rispetto al nostro emisfero, è perciò una destinazione perfetta se si vuole sfuggire agli inverni rigidi del nostro paese. Ma anche l’inverno qui è mite, quindi è una destinazione che si può visitare 12 mesi all’anno.
PRECAUZIONI SANITARIE: non ci sono vaccinazioni obbligatorie, è meglio fare la profilassi antimalaria soprattutto per la zona del Parco Kruger e nella zona costiera vicino alla città di Durban, ma solo tra marzo e ottobre.
COME ARRIVARE: Dall’Italia ci sono voli giornalieri che vi porteranno a Johannesburg o a Città del Capo con le seguenti compagnie: South African Airways ( www.flysaa.com ), Emirates (www.emirates.com ), KLM ( www.klm.it ), Lufthansa ( www.lufthansa.it ), Qatar Airways ( www.qatarairways.et ) e Swiss Air ( www.swiss.com ).
Per ulteriori informazioni visitate il sito www.southafrica.net  o scrivete all’indirizzo e-mail: info@turismosudafricano.com 
 

 

 

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