Il
Sud Africa è vasto quattro volte
l’Italia e racchiude dentro i suoi
confini una varietà di paesaggi, climi,
culture, religioni ed etnie, tanto, che
è stato definito “un mondo in un solo
paese”, anche perché è formato da nove
regioni, tutte diverse l’una dall’altra.
La politica di salvaguardia della natura
ha consentito di mantenere nel paese
decine di parchi e riserve naturali,
dove flora e fauna si moltiplicano in
habitat incontaminati, qui si possono
ammirare da vicino gli animali: leoni,
elefanti, bufali, ippopotami,
rinoceronti, gazzelle, struzzi,
ghepardi, leopardi, solo per citarne
alcuni.
Le aree di maggior interesse sono il
grande Parco Kruger, che offre un
paesaggio di savana, la regione del
Kwa Zulu Natal, in fascia
subtropicale, ricca di acque e
rigogliosa vegetazione, il Parco del
Kalahari, un deserto di sabbia dalle
dune rosse dove vive una particolare
specie di leone e i paesaggi montani
della catena del Drakensberg nel
Transvaal e nel Kwa Zulu Natal, che si
innalza fino a 3.000 metri, offrendo
scorci mozzafiato su valli verdissime e
strapiombi di roccia.
Oltre a questi variegati paesaggi,
questo paese è famoso per le sue
spiagge, infatti offre 3.000 Km di
coste per ogni gusto ed esigenza,
che si estendono dall’Oceano Atlantico a
quello Indiano con un alternarsi di
località marine caratterizzate da ampie
superfici di sabbia bianca o circondate
da verdi foreste. Queste baie sono
perfette per tutti i turisti, sia per
quelli che si vogliono rilassare nelle
acque calde, sia per quelli che vogliono
fare del surf, per le onde più
entusiasmanti del mondo che si trovano.
Il Sud Africa è stato scelto per
ospitare i Mondiali di Calcio del 2010 e
sarà così il primo Stato africano ad
organizzare un’edizione della
manifestazione, questo evento è una
grande gratificazione per un Paese che
in tredici anni di democrazia e libertà
ha saputo ottenere importanti
riconoscimenti a livello internazionale.
Ma questo non sarà il primo evento
mondiale ospitato qui, infatti nel corso
dell’ultimo decennio è stato la sede dei
Mondiali di Rugby e di Cricket.
Le varie etnie e
culture africane
Pur ospitando tantissime etnie, con le
loro culture e tradizioni, in questo
Paese c’è un clima di rispetto
reciproco. Ora vorrei parlarvi proprio
di questa moltitudine di popolazioni che
mi hanno stregato per le loro culture e
singolari tradizioni che vivendo in
Italia si conoscono solo nei minimi
particolari.
i Boscimani (san),
cacciatori-raccoglitori che erano gli
abitanti originari dello Stato, sono
oggi l’etnia meno numerosa, ma una
grande quantità di testimonianze della
loro presenza si ritrova nelle pitture
rupestri in caverne e ai ripari sotto
roccia di varie località. In pochi
continuano a vivere secondo i loro
costumi antichissimi, in aree remote
dell’Africa, come il deserto del
Kalahari, un’area protetta dove possono
andare a caccia e guadagnare un po’ di
denaro dalla vendita di prodotti
artigianali.
i Khoikhoi (ottentotti),
allevatori di bovini e ovini, vivevano
in comunità poligame dominate da un capo
e abitavano in capanne circolari di
legno con copertura di paglia che
potevano essere facilmente smontate
quando andavano alla ricerca di nuovi
pascoli. Furono il primo popolo
incontrato dagli olandesi sbarcati nella
Table Bay, questi coloni si
impossessarono delle loro terre e dei
loro armamenti e la popolazione finì
decimata da epidemie di vaiolo. L’unico
gruppo sopravvissuto è quello dei nama,
che vive attualmente nel Namaqualand e
nell’adiacente Namibia.
i Xhosa è la popolazione
insediata più a sud. I tipici edifici
xhosa sono capanne circolari di fango
dal tetto conico di paglia intrecciata,
riprese spesso nella costruzione dei
lodge delle riserve faunistiche. Le
donne xhosa si spalmano il viso con una
crema ocra e fumano lunghe pipe. Tipiche
sono anche le acconciature del capo,
costituite da pesanti sciarpe di lana in
forma di turbante, e le collane di spago
e legnetti. I braccialetti sono segno di
distinzione sociale e sono fatti da filo
metallico comprato nei negozi. Nella
Riserva faunistica Shamwari, tra Port
Elizabeth e Grahamstown a Kaya Lendaba
esiste un villaggio tradizionale xhosa.
gli Zulu, noti nel passato per il
loro coraggio in guerra, formano
attualmente il più numeroso gruppo
tribale del Sudafrica. Vivono
tradizionalmente in capanne a forma di
alveare, disposte a cerchio attorno ad
un’area chiamata ‘kraal’. Le donne
sposate manifestano il loro stato con
acconciature a forma di piatto dall’orlo
molto ampio, spesso decorate con
perline. Nelle cerimonie tradizionali
gli uomini indossano un gonnellino
frontale di pelle d’animale, con gambali
e bracciali di pelliccia, e brandiscono
scudo e lancia.
gli Ndebele sono famosi per le
loro case dipinte a colori vivaci con
disegni a schema geometrico. Le donne
sposate portano pesanti anelli di bronzo
attorno alle gambe, alle braccia e al
collo, spesso circondati da collari di
perline. Vivono soprattutto nella parte
nord-orientale dello Mpumalanga, vicino
a Pretoria e nella regione di Middleburg
(Gauteng).
i Sotho vivono soprattutto nelle
province del Free State e Northern Cape.
Caratterizzati da un copricapo in
tessuto di forma conica e da coperte
colorate usate nell’abbigliamento. Le
loro case sono spesso in pietra, amano
decorarle con tesserine di mosaico in
pietra e pennellarle di squillanti
colori. Per vedere come vivono bisogna
visitare il Basotho Cultural Village
vicino a Harrismith.
gli Tswana, anche le loro case
sono a forma di capanne circolari. Le
pareti non sono dipinte, ma le
decorazioni vengono graffite o scolpite
nel fango dei muri prima di farli
seccare. Per un buon colpo d’occhio sul
loro stile di vita si può visitare il
Lotamoreg Dam and Cultural Village,
vicino a Mafikeng.
i Venda abitano nella parte
settentrionale. Secondo gli storici i
venda si sarebbero mescolati con i
mercanti arabi producendo i
caratteristici tratti somatici semitici
che li distinguono. Oggi mantengono vive
le antiche consuetudini e le cerimonie
di iniziazione. Un villaggio tipico si
trova a Ditike Craft Centre, a ovest di
Thohoyandou
gli Shangaan-Tsonga, le loro
abitazioni sono caratterizzate da grandi
tetti di paglia di forma conica, mentre
i loro indumenti consistono in semplici
pezze di tessuto colorato annodato su
una spalla. Le incisioni sul viso, che
all’origine dovevano scoraggiare i
mercanti arabi di schiavi, sono ormai
considerati un segno di bellezza. La
transizione dall’adolescenza all’età
adulta comporta cerimonie cruente.
Parco Kruger
Questo parco, nato nel 1898 per volere
del presidente sudafricano Kruger, si
estende su una superficie di 350Km da
nord a sud e 70Km da est a ovest e
include ben 14 differenti ecosistemi,
bush, savana, foreste, formazioni
granitiche, fiumi e piccoli e meno
piccoli canyon che necessitano anche di
lunghi tragitti per poter essere visti.
Qui vivono 147 specie diverse di
mammiferi, ma anche 300 specie di alberi
e piante catalogate, 500 diverse specie
di uccelli e 114 specie di rettili e
anfibi. Visitare il parco è
un'esperienza unica che consente
d'incontrare alcuni tra i più grandi
mammiferi del pianeta e, muniti
dell'attrezzatura per le riprese,
portare a casa dei ricordi indelebili,
infatti potrete avvistare elefanti,
rinoceronti bianchi e neri, bufali,
leoni, leopardi, ghepardi, giraffe,
impala, antilopi e zebre accanto ad
innumerevoli specie di uccelli, rettili
e anfibi. Nella zona, inoltre, ci sono
molti siti archeologici con alcune delle
più antiche pitture rupestri della
terra.
Questo famosissimo parco conta una vasta
rete di perfette strade asfaltate e
ottime piste in terra battuta
percorribili dai visitatori con le
proprie autovetture (i fuoristrada, se
non fosse che si sta un po' più in alto
che in macchina, sono sprecati). Si
ricorda sempre ai turisti di stare sulle
strade principali e
soprattutto di non scendere dalla
macchina, se non si è in campi
recintati, fatti apposta per i turisti,
perché l’incontro con gli animali è
facile e molte volte anche pericoloso se
non si rispettano le regole.
Per aiutare i visitatori nel programmare
il loro safari e le mete della giornata,
in ogni campo troverete una mappa dove
gli altri visitatori segnalano con degli
spilli l’avvistamento di animali,
infatti bisogna aspettare nel posto
giusto, il momento giusto. A volte
capita che non si veda niente per ore,
poi nel giro di pochi minuti trovi un
sacco di animali e rimani spiazzato,
comunque i momenti della giornata
migliori per l’avvistamento sono l’alba
e il tramonto.
Per dormire nel parco si devono usare
solo i campi, ce ne sono 12 e sono
recintati e accessoriati, qui, infatti
si trovano ristoranti, take away, bazar
(detti curio shop), benzinai, ci si
trova veramente di tutto: mangiare,
bere, sigarette, rullini, cartoline,
vestiti, souvenir..in poche parole una
città in miniatura!
Per dormire ci sono dei bungalow (40/45
Euro in due) indipendenti, grandi, hanno
2/3 letti ognuno, bagno interno, doccia,
frigo, aria condizionata, portico e
barbecue, se si vuole ci sono alcuni con
la cucina, ma ovviamente costano di più.
Se si vuole spendere meno ci sono anche
gli hut che hanno il bagno all’esterno e
in comune, tipo campeggio, ma sono
ugualmente pulitissimi.
Se si programma di trascorrere nel parco
alcuni giorni, si consiglia di
pernottare in campi diversi, così si ha
l’occasione di vedere più posti,
paesaggi diversi.
Eventi
Dal 23 gennaio al 9 febbraio si svolge a
Città del Capo “Die Burger
Suidoosterfees”. Il 2008 è il V° anno di
questo interessante festival artistico.
In questi giorni potrete assistere a
drammi, commedie, concerti, esibizioni
artistiche, teatri per bambini, festival
cinematografici e ritrovi per
discussioni in merito. Per ulteriori
informazioni visitate il sito web
www.suidoosterfees.co.za
o scrivete all’indirizzo email:
suidooster@media24.com
Per entrare nel mondo
del Sud Africa, clicca
qui per vedere il video
|