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Katowice, il cuore dell’Alta Slesia, tutto da scoprire

testo e foto di Roberto M. Polce

 

Dismesse fabbriche e miniere di carbone, Katowice, il capoluogo dell’Alta Slesia, nel Sud della Polonia, si è lasciata per sempre alle spalle un triste passato di industria pesante, inquinamento e tragiche rivolte presentandosi ai nastri di partenza del terzo millennio in una veste tutta nuova. La città si sta riconvertendo a grandi passi in un moderno centro del terziario, tra un fiorire di attività accademiche, manifestazioni culturali e artistiche, grandi eventi sportivi e giovanili. Una metropoli piena di giovani sempre più stimolante e piacevole per chi ci vive e per il turista che voglia trascorrervi una breve vacanza, oltre che come base ideale per visitare Czestochowa, Auschwitz o i magnifici Monti Tatra. A Katowice oggi è difficile annoiarsi, fra gallerie d’arte, sale da concerto e locali, spuntati ultimamente come funghi nelle vie pedonali del centro storico, dove si può passare una bella serata chiacchierando, ballando o gustando i saporiti piatti della cucina locale annaffiati dalle ottime birre slesiane. Una città sempre più facile da raggiungere, grazie anche al dinamico sviluppo del suo aeroporto, Pyrzowice, che oggi ha collegamenti diretti con le maggiori città europee e, in Italia, con Roma, Milano e Torino.

Il centro storico si rifà il trucco
Katowice è il cuore di un agglomerato chiamato “Distretto Industriale dell’Alta Slesia”: una quindicina di città concentrate in un’area di pochi chilometri quadrati che insieme contano circa 3 milioni di abitanti. A simbolo dei cambiamenti che stanno mutando il volto dell’area si può eleggere il Rondo Zietka, snodo di comunicazioni del centro cittadino, fino a qualche anno fa sempre caotico e intasato da un traffico che scorreva faticosamente in superficie, mentre i pedoni erano relegati in cupi sottopassi. Oggi il Rondo è stato risistemato, ribaltandone la concezione: ai pedoni, ai mezzi pubblici e ai ciclisti è stata restituita la superficie, resa piacevole da una fontana, aiuole e panchine, mentre le automobili scompaiono in un tunnel sotterraneo. Sul lato ovest la moderna Galeria Rondo Sztuki, gestita dall’Accademia di Belle Arti, offre mostre, libri e caffè. A nord il palazzetto dello sport, chiamato per la sua forma Spodek (“Piattino”), terminato nel 1971, contiene fino a 11.000 persone e ospita eventi sportivi, spettacoli, fiere, esposizioni. Di fronte allo Spodek, un altro elemento inconfondibile del panorama di Katowice è il Monumento agli Insorti Slesiani: tre grandi ali di bronzo ricordano le insurrezioni (1919, 1920, 1922) che portarono al ricongiungimento dell’Alta Slesia con la Polonia.
Dopo il Rondo Zietka, anche la piazza del Mercato (Rynek), più a sud – un grande spazio concepito forse solo per le adunanze d’epoca socialista – è in attesa di un restyling che renda più accogliente questo cruciale luogo di passaggio e di incontro. Sul lato est, il Teatro Slesiano costituisce un modello della vivacità culturale che caratterizza Katowice, fucina artistica in molti campi, ma soprattutto in quello musicale: dalla sua Accademia sono usciti compositori polacchi oggi famosi nel mondo come Wojciech Kilar, Witold Szalonek, Henryk Mikolaj Gorecki. Poco più a ovest, la Stazione Ferroviaria, biglietto da visita della città, necessiterebbe solo di una rinfrescata, trattandosi di una pregevole e ardita opera contemporanea solo un po’ trascurata. Intanto, alcune vie nelle vicinanze si stanno trasformando in gradevoli aree pedonali su cui si aprono boutique, ristoranti, birrerie e caffè: sono le Ulice Wawelska e Stawowa, e un po’ più a est, la lunga Ulica Staromiejska.

Archeologia industriale, palazzi liberty e tanto verde
Per farsi un’idea del passato minerario e industriale del bacino slesiano bisogna recarsi negli altri centri dell’agglomerato, dove diverse ex fabbriche e miniere oggi ospitano musei o sono attrezzate per la visita. Tutte insieme costituiscono un vero e proprio “Itinerario dei Monumenti della Tecnica”. Alla periferia di Katowice sorgono invece i quartieri di Nikiszowiec e Giszowiec: costruiti per i lavoratori delle miniere nel 1908-15 e nel 1920-24, costituiscono esempi di villaggi operai fra i più interessanti d’Europa. Un esemplare recupero degli spazi industriali dismessi è costituito, alle porte di Nikiszowiec, dalla Galeria Szyb Wilson, inaugurata nel 1998: nei vasti ambienti (quasi 2500 mq) di questo capannone industriale giovani artisti emergenti presentano le loro opere e installazioni.
Il tessuto urbano di Katowice non è però solo moderno e industriale. Basta passeggiare in centro per vedere sfilare splendide facciate in stile eclettico, liberty e déco. Katowice, infatti, si sviluppò, grazie all’industria estrattiva e metallurgica, a partire dalla fine del XIX secolo. Deliziosi edifici negli stili in voga fra ’800 e ’900 si possono ammirare nelle Ulice Mlynska, Mickiewicza, Sokolska, Staromiejska, Korfantego, Warszawska, Francuska, e in diverse vie intorno a Plac Karola Miarki.
Tanto per sfatare un altro luogo comune, va detto anche che Katowice è una città dove boschi, parchi e giardini coprono quasi due terzi del territorio comunale. Fra i più belli e frequentati, il Park Tadeusza Kosciuszki, un grande polmone verde ideale per passeggiate e attività all’aria aperta, ma anche di manifestazioni culturali e d’intrattenimento nel periodo estivo. In questo parco sorge la tardogotica chiesa in legno di San Michele, del 1510, che sarebbe da considerare la più antica di Katowice – che non annovera edifici religiosi che risalgano più indietro del XIX secolo – se non fosse che questo gioiellino… non è affatto di Katowice! L’affascinante tempio cattolico venne infatti trasportato qui nel 1938 da una località rurale della regione.

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NOTIZIE UTILI

 

Per entrare in Polonia non c’è bisogno di visto, ma basta un documento valido per l'espatrio. La moneta polacca è lo Złoty (PLN), diviso in 100 Grosz e scambiato a circa 3,75 con l’euro.
Si può arrivare a Katowice in auto da Tarvisio via Bratislava o in treno da Venezia Mestre con cambio a Vienna, ma il mezzo più veloce è l’aereo: la compagnia polacca LOT (www.lot.com) opera voli diretti su Katowice da Torino; da Roma Fiumicino, Milano Malpensa e Venezia con scalo a Varsavia; e, in codeshare con AirOne, da diverse città del Sud (Bari, Catania, Palermo, Cagliari, Alghero) .
La compagnia low-cost Wizzair vola su Katowice da Milano Orio al Serio e Roma Ciampino (www.wizzair.com).
In libreria: “Polonia”, Touring Club Italiano - Guide Verdi d'Europa (2005); “Polonia”, Vallardi-Rough Guides (2006); “Polonia”, EDT-Lonely Planet (2005).
Per maggiori nformarzioni:
Ufficio Turistico Polacco, Via Barberini 50, 00187 Roma; tel.: 06 482 70 60; fax: 06 481 75 69; e-mail: infoturistiche@polonia.it  e turismo@polonia.it ; web: www.polonia.it
Centrum Informacji Miejskiej, Ulica Mlynska 2, 40-098 Katowice; tel.: +48 (0)32 259 38 08; tel./fax: +48 (0)32 259 33 69; e-mail: ciom@um.katowice.pl ; web: www.um.katowice.pl  e http://turystyka.silesia-region.pl  (anche in versione italiana).


 

 

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