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Tahiti…un paradiso marino

di Giorgia Giacomelli

 

Con la sua forma da otto inclinato,Tahiti è l’isola più grande dell’arcipelago che è formato anche da Moorea, Raiatea, Tahaa, Huahine, Bora Bora e Maupiti.
Quest’isola è definita “alta” perché ha al centro un picco montuoso e ricoperto di foreste e da una laguna chiusa dalla barriera corallina, è un vero e proprio paradiso terrestre con le sue spiagge dalla sabbia bianca come borotalco, e quelle particolari con sabbia nera ma in entrambi i posti con l’acqua cristallina e trasparente.
Anche le residenze turistiche sono da sogno: tutte le strutture sono realizzate in perfetto stile polinesiano con l’impiego di materiali locali come pandanus, palme di cocco intrecciate, bambù, legni preziosi e lampadari di conchiglie. Per non parlare dei bungalow su palafitte, diventato il simbolo del romanticismo e accoglienza: il servizio di colazione in piroga è un vero must che delizia i turisti al risveglio e inoltre i tavoli con il fondo di vetro permettono di ammirare i pesci tropicali della laguna stando comodamente seduti.
Tahiti e le sue isole si trova nella zona est del sud del Pacifico, in una fascia compresa tra l’Equatore e il Tropico del Capricorno.
Per la sua posizione nell’Oceano Tahiti offriva poco sviluppo alle varietà di piante e fiori, invece le specie importate dai colonizzatori si sono sviluppate meravigliosamente rendendo l’isola un vero e proprio giardino dell’Eden. La visita dei parchi e dei giardini botanici è un viaggio alla scoperta di una flora molto varia e con un esplosione di colori e profumi: gelsomino, gardenia, ibisco, tamarindo, limone, avocado, vaniglia…
La fauna marina è molto ricca e fantastica, infatti si trovano 800 specie di pesci tropicali dai mille colori e forme e un’infinità di crostacei tra cui aragoste, cicale marine, gamberi e gamberetti. Questo arcipelago è stato riconosciuto come “santuario per i grandi mammiferi marini” come la presenza delle balene e dei delfini.

Arte e cultura
Come in tutti i paesi tropicali, anche i tahitiani hanno la danza e la musica nel sangue. La danza tipica del posto, chiamata Tamure, un ballo molto erotico, è caratterizzato dal movimento rotatorio delle anche. Ciascun Tahitiano ne impara i primi passi fin dalla più tenera età. Nei movimenti che vengono eseguiti dalla vita in giù, il tamure assomiglia all’hula hula hawaiana, ma, rispetto a quest’ultima, risulta più vibrante, suggestiva ed a volte più violenta. Nei danzatori tahitiani i movimenti delle anche sono estremamente flessuosi e controllati: un’arte che deve essere vista per poter essere apprezzata. Il moderno Tamure deriva da forme di danza tradizionale, nelle quali un gruppo di ballerini mimano una leggenda o un episodio storico, impersonando guerrieri, re, eroi, pescatori, sacerdoti ed altri personaggi.
Le calde acque ospitano la “Pinctada Margaritifera”, una madreperla unica grazie all’ambiente lagunare puro. Questa perla è diventata negli anni simbolo di eleganza e bellezza nel mondo. Rotonda e perfetta, di forma allungata e romantica, barocca e moderna, dai colori: verde iridato, melanzana, dai riflessi blu, rosa, mordorè o grigia, è sempre affascinante, per il suo splendore e per la sua classe.
Qualsiasi turista, soprattutto le donne sperano di possedere una perla di queste e portarle a casa per sfoggiarle con le amiche. Per i visitatori che volessero conoscere i segreti della fabbricazione della perla tahitiana, la visita ad un’azienda perlifera è un’esperienza da non perdere. A Papeete troverete il Museo delle Perle dove arte, storia, mitologia e religione affiancano le spiegazioni tecniche sulle perle. (Visite guidate su prenotazione; Centro VAIMA Via J. D’Arc, BP 7; Apertura lunedì-sabato 9.30-12 / 13-17; Ingresso libero).

Gastronomia
A Tahiti si possono assaggiare le specialità di quattro diversi tipi di cucina: la francese, la vietnamita, la cinese e la tahitiana. Negli alberghi si possono trovare anche altri tipi di cucina, come quella europea, asiatica..
I tahitiani hanno un’abbondanza di frutti della terra e del mare e con questi preparano piatti sfiziosi e sofisticati: potrete trovare i leggendari frutti dell’albero del pane, molte varietà di banane, i tanti tipi di tubero (taro, tarua, ufi), papaye, manghi, angurie, pompelmi, limoni verdi.. Carne, pesce, verdura e frutta, vengono cucinati con il tradizionale “ahima’a”: si tratta di un forno scavato sotto terra, all’interno del quale la pietanza riposa su pietre incandescenti, avvolto da foglie di banano. Poi viene servito con latte di cocco fermentato e mangiato con le mani.
Uno dei piatti tipici di Tahiti e della Polinesia Francese è il poisson cru, si tratta di pesce crudo che viene fatto marinare nel succo di limetta, oppure in aceto e sale, e ricoperto da crema di cocco, olio e cipolle.
Un frutto locale che non dovreste perdere è il pamplemousse, una specie di pompelmo gigante, importato dall’Asia. Questo frutto è particolarmente dolce e gustoso e si può comprare fresco al mercato, oppure se ne può gustare il succo. Alcuni bar e ristoranti preparano delle spremute fresche: non lasciatevele scappare!

Gauguin e Tahiti
“Parto perché desidero vivere in pace e non essere influenzato dalla nostra civiltà. Desidero solo creare un’arte semplice. Per raggiungere questo scopo è necessario che io m’immerga nella natura vergine, che non veda nessuno all’infuori dei selvaggi, che condivida la loro vita” […]. Quando Paul Gauguin pronunciò queste parole prima di abbandonare la Francia, era convinto che Tahiti fosse ancora un paradiso incontaminato. Partì il 1° aprile del 1891 e giunse a Papeete 69 giorni dopo, a casa lasciava la moglie danese e cinque figli, per rimanere nell’isola quanto bastasse per dipingere un numero di quadri sufficienti per diventare famoso.
A Papeete fece il primo quadro su ordinazione, ma il quadro non destò entusiasmo, quindi decise che era meglio stare con gli indigeni, ma anche quella fu una delusione: dell’arte e della cultura locali era rimasto ben poco, ma Gauguin era contento di partecipare alla vita del villaggio.
Lavorò intensamente e nel 1893 ritornò in Francia con 66 quadri e una dozzina di sculture di legno per la mostra che aveva in mente già da tempo, ma la mostra si rivelò un fallimento. Quindi decise di partire di nuovo per Tahiti e li visse una vita nuova.
Nel 1901 ricevette un’offerta inattesa: un commerciante d’arte parigino era disposto a pagargli un salario in cambio di tutti i quadri che avrebbe dipinto. Finalmente liberato dalle preoccupazioni economiche, Gauguin si trasferì a Hiva Oa e lì visse in ricchezza, in quel paradiso il pittore morì.

Papeete
Papeete significa “acqua da una cesta” e probabilmente significa che in passato i tahitiani andavano a prendervi l’acqua. Oggi è il capoluogo ed un importante porto e aeroporto. Nonostante la presenza di nuovi uffici e appartamenti, la città mantiene ancora il fascino coloniale francese, con le case dipinte di bianco, costruzioni di legno dipinto con verande e tetti in lamiera ondulati, le strade strette, i parchi, un mercato all’aperto, i venditori ambulanti e un eccesso di odori che vanno dagli aromi di fiori e frutti al profumo delle bistecche. Papeete è una città fatta per camminare: lungo i viali e nei marciapiedi si trovano file di bancarelle che vendono collane di conchiglie, cappelli di paglia, dolci fritti.
Il momento migliore per addentrarsi nelle stradine strette e gironzolare tra i negozi è il mattino, quando fa ancora fresco, più tardi, i gas di scarico delle automobili e il caldo dell’asfalto rendono insopportabile la passeggiata.
Una visita è obbligatoria al giardino botanico e in seguito al museo Gauguin. I giardini botanici furono fondati nel 1919 da Harrison Smith che introdusse nell’isola varie specie di arbusti, alberi e fiori tropicali provenienti da tutto il mondo. La visita a questo giardino vi condurrà lungo i sentieri che attraversano diversi acri ricoperti di palme, ibischi, bambù, banani e molte altre specie, tutte perfettamente curate.
Di fronte ai giardini scorgerete un moderno edificio circolare, il Museo Gauguin, in cui sono esposti oggetti e opere che illustrano la vita dei personaggi più famosi che hanno soggiornato nell’isola. Alle pareti sono appesi documenti e fotografie dell’epoca del pittore, accanto alle riproduzioni dei suoi capolavori. Per ironia della sorte, questo museo non possiede opere originali dell’autore. (Orari d’apertura: 9-17; Ingresso libero)
Da non perdere la visita al mercato della capitale: con i suoi 7.000 mq di superficie, rappresenta il cuore più autentico e vivo della città. È aperto tutti i giorni dalle 5 alle 17 e la domenica dalle 4 alle 7.
Passeggiando fra le bancarelle, potrete assaporare la vera cordialità polinesiana e immergervi in un allegro tripudio di colori e sapori tropicali.
Al piano terra si vendono fiori, frutta, verdura come il taro, i tuberi e il pesce appena pescato, tra cui sarde, mahimahi, alalonghe, aragoste, gamberetti, molluschi ed altri pesci. Una regola non scritta qui stabilisce che i tahitiani debbano vendere pesce, il taro, l’igname e altri prodotti del posto, ai cinesi aspetta la verdura, mentre la carne e i dolci sono competenza degli europei.
Per lo shopping, l’appuntamento è al piano superiore del mercato dove vi attendono tutti i prodotti tipici artigianali: parei, copricapo di pandano intrecciato, stuoie, borse e cesti, oggetti lavorati in legno, tessuti coloratissimi, sontuosi copriletto con motivi vegetali o etnici, cuciti a mano, conchiglie di tutte le dimensioni e collane di conchiglie. Si trovano anche degli oggetti intagliati, Tiki (idoli scolpiti in legno), ciotole e ukulele.

I tatuaggi
Il tatuaggio polinesiano rappresenta ancora oggi l’espressione forte, immediata e visiva dell’antica cultura Maohi. D’ispirazione geometrica, privilegia l’uso del colore nero. A differenza dei tatuaggi europei, quelli polinesiani vengono fatti per essere mostrati e vengono sfoggiati da uomini, donne, bambini e anziani come ornamento del corpo. Essere tatuati significa maturare, diventare uomini o donne. Significa essere uomini potenti, nobili, valorosi; una donna tatuata è affascinante e desiderata.
Negli ultimi anni a Tahiti, come in tutta la Polinesia Francese, si è visto crescere una generazione di tatuatori con grandi capacità, tanto da partecipare in tutto il mondo a fiere e manifestazioni.
Da non perdere il Festival del Tatuaggio di Tahiti, che è giunto alla terza edizione e sarà ospitato per il secondo anno dall’Hotel Sheraton di Tahiti, dove per l’occasione verrà allestito il Villaggio Tattoonesia. L’evento, di importanza internazionale, sarà promosso da Tahiti Tourisme in collaborazione con il Ministero delle Politiche Giovanili della Polinesia Francese dal 7 all’11 novembre 2007.
Il Festival del Tatuaggio è una manifestazione di grande interesse non solo per i professionisti del settore. Saranno presenti tatuatori provenienti da tutto il mondo, ma anche artigiani e artisti polinesiani che esporranno opere ispirate al tatuaggio, si potrà assistere a conferenze, mostre fotografiche e proiezioni video, ma anche a spettacoli di danza e concerti. Cinque giorni per conoscere e scoprire la cultura del tatuaggio e quello della sua terra natia.


Per entrare nel mondo di Tahiti, clicca qui per vedere il video

 

 

 

NOTIZIE UTILI

La differenza di fuso orario rispetto al nostro paese è di 11 ore in meno, che diventano 12 quanto entra in vigore l’ora legale.
Il clima è tropicale e molto soleggiato. La temperatura media è di 27°, quella dell’acqua nelle lagune si aggira intorno ai 26° e l’isola è sempre rinfrescata dai venti Alisei.
L’unità monetaria è il Franco del Pacifico (CFP) e il cambio con l’Euro è: 1€ = 119,33 CFP

Come arrivare:
Il viaggio in aereo porta a destinazione in 22 ore, la rotta principale è via Los Angeles con partenza dall’Italia attraverso le principali capitali europee (Parigi, Londra, Francoforte). Si arriva all’aeroporto internazionale di Fa’a a Papeete.
La compagnia di bandiera è Air Tahiti Nui ( www.airtahitinui.it ) opera con più voli settimanali sulla rotta Parigi/Los Angeles/Papeete, oppure via New York, offrendo la possibilità di effettuare il “through check in” per le partenze da Milano e Roma su New York grazie agli accordi con Alitalia (www.alitalia.it ), Delta Airlines ed Eurofly.
Air France ( www.airfrance.it ) ha voli settimanali da Parigi/ Los Angeles/Papeete con collegamenti dall’Italia.
Air New Zealand ( www.airnewzealand.com ) ha diverse partenze settimanali dall’Italia via Londra o Francoforte/Los Angeles/Papeete.

Dove dormire:
Intercontinental Resort Tahiti Tel:(689) 86.51.10 Fax: (689) 86.51.30 reservationspf@interconti.pf  www.tahiti.interconti.com 
Le Meridien Tahiti Tel: (689) 47.07.07 Fax: (689) 47.07.08 reservations@lemeridien-tahiti.pf  www.lemeridien.com 
Radisson Plaza Resort Tahiti Tel: (689) 48.88.88 Fax: (689) 48.88.89 sales@radisson-tahiti.pf  www.radisson.com/aruefrp 


Ufficio del Turismo di Tahiti - Tel: 02-66980317 - www.tahiti-tourisme.it
 

 

 

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