Passeggiando alla scoperta dei suoi
angoli caratteristici, o godendo delle
sue placide atmosfere non è difficile
comprendere perché Copenaghen sia una
delle mete turistiche più attraenti
d’Europa. Si pensi, per esempio, alla
gran quantità di cafè, birrerie e locali
vari che riempiono molte vie del centro,
al numero di giovani che li frequentano,
al parco di attrazioni più carico di
storia (Tivoli), ai tesori artistici
antichi e moderni, ai molti musei,
ottimamente tenuti e sapientemente
allestiti, alla comodità delle
infrastrutture. Il centro di Copenaghen
è la Strǿget lunghissima strada
pedonale (non meno famosa della Fifth
Avenue di New York): negozi di ogni
genere e ristoranti esotici allettano il
visitatore, mentre suonatori ambulanti,
coretti di bambine e violinisti solitari
fanno della strada il salotto cittadino,
la passeggiata per eccellenza, la meta
abituale di mascherate e di
dimostrazioni. La coesistenza di questi
due richiami, lo shopping da una parte e
l’intrattenimento dall’altra, giustifica
la tendenza del turista a sostare entro
i confini della zona pedonale.
La capitale danese è ricca di musei e
monumenti, citarveli tutti mi servirebbe
un libro intero, quindi cercherò di
parlare di quelli più importanti. Questi
monumenti sono tutti molto vicini o
comunque facili da raggiungere.
Inizierei la nostra avventura dal
Rådhuset l’edificio del municipio
eretto tra il 1892 e il 1905, ha forme
che si ispirano al rinascimento
scandinavo e italiano. La facciata è in
laterizio e caratterizzata da due
finestre a sporto tondeggianti. Coronano
il tetto sei statue di sentinelle in
abiti rinascimentali; alle loro spalle
un alto fregio in laterizio con
merlatura stilizzata e due guglie
all’estremità. Sul fianco sinistro del
municipio si eregge la possente torre
dell’orologio alta 106m, con la guglia
campanaria, dalla sua sommità troverete
un meraviglioso panorama (salita a
pagamento alle ore 12; d’estate anche
alle 10 ed alle 14). L’interno del
municipio (visite a pagamento guidate
alle 15; il sabato anche alle 10 e alle
11; domenica chiuso) è articolato come
un grande quadrilatero, al cui centro
c’è la sala consiliare e la Rådhushallen
(visita gratuita) ampio spazio ornato da
busti di illustri personaggi danesi,
utilizzato per ricevimenti ufficiali e
mostre.
Vicinissimo al municipio si trova il
Tivoli celebre parco di
divertimenti, unico per storia ed
articolazione, creato nel 1843 da
Carstensen. Dalla sua nascita ad oggi il
Tivoli ha superato i 300milioni di
visitatori. Le oltre 20 attrazioni con
caratteristiche di un luna park sono
distribuite in un’area a giardino
illuminate da oltre 10.000 lampadine
colorate e abbellita da aiuole fiorite.
Ad esse ed a una ventina di ristoranti
di vario tipo si affiancano teatri e
scale da concerto: il Teatro dei Mimi
è ormai l’unico al mondo a rappresentare
la Commedia dell’arte italiana e il
Teatro Cinese dove avvengono
spettacoli che spaziano dalla musica
leggera al balletto, segnati dal
tradizionale sparo serale di fuochi
d’artificio. (Ingresso a pagamento ore
11-24 (venerdì e sabato finno all’1); in
inverno 11-21 (venerdì e sabato fino
alle 23).
Facendo quattro passi a piedi nella
città danese ci troviamo davanti alla
Vor Frue Kirke (cattedrale di Nostra
Signora) una delle più antiche chiese
della metropoli, costruita nel 500 fu
più volte incendiata e ricostruita.
L’attuale edificio neoclassico è opera
di C.F.Hansen, la costruzione ha
facciata preceduta da un grande pronao a
sei colonne doriche, con timpano ornato
da un rilievo bronzeo di Thorvaldsen ed
è dominata da un’alta e massiccia torre
campanaria. Il candido e luminoso
interno ha la navata principale coperta
a volta e matroneo colonnato; ai lati si
allineano statue degli Apostoli e di
Cristo.(Visite ore 8-17, domenica 12-16)
Tornando e sorpassando il Tivoli
incontreremo il Nationalmuseet,
il più importante museo di storia della
civiltà danese che occupa il palazzo
rococò costruito da Eigtved nel 1743-44.
Il museo si divide in sei sezioni:
etnografica una parte è dedicato ai
tesori della Groenlandia isola autonoma
nell’ambito del regno danese e una
riguardante i popoli della terra con
materiali di diverse civiltà; la
Preistoria dove potrete vedere accette
di selce del Neolitico, vasi con
decorazioni geometriche, carro del Sole
in
bronzo ed oro, e pietre runiche; il
medioevo e il rinascimento di grande
interesse fonte battesimale in granito,
crocifisso ricoperto in rame dorato,
quattro altari romanici in oro,
reliquario dei magi in oro e pietre
preziose; l’età moderna e contemporanea
sono esposti arredi barocchi e rococò
provenienti da palazzi danesi, arredi e
dipinti delle Indie Occidentali danesi;
la raccolta numismatica con la
collezione reale che copre tutto l’arco
di tempo dai primi esemplari ai giorni
nostri. Vi sono monete greche in oro,
argento ed electron, monete provenienti
dalla zecca di Alessandro Magno; le
antichità egizie e classiche ci sono dei
reperti frutto di missioni archeologiche
in Egitto, Vicino Oriente e Italia. Di
particolare interesse barca votiva
proveniente dalla tomba di Nakht-Kau,
mummie e sarcofagi, urne funerarie
etrusche e testa di marmo da Rodi.
(Visite ore 10-17; chiuso il lunedì)
Poco più in là si trova il Ny
Carlsberg Glyptotek (visite a
pagamento ore 10-16; domenica e
mercoledì ingresso gratuito; lunedì
chiuso) è un museo d’arte internazionale
e ospita più di 10.000 opere d’arte
divise in due collezioni principali. Una
comprende le opere che provengono dalla
culla mediterranea della cultura
occidentale, l’altra ospita l’arte
danese e francese del IX e XX secolo.
I due vecchi edifici, che sono uniti dal
Winter Garden, sono ora protetti. Con
l’apertura nel 1996 del Henning Larsen
Building, ospitante la collezione di
pittura francese, anche l’architettura
moderna è stata splendidamente
rappresentata. Più recentemente, una
sostanziale donazione della Fondazione
Carlsberg e della Fondazione Ny
Carlsberg ha reso possibile un
approfondito programma di rinnovamento e
miglioramento del museo, che fu
presentato al pubblico nell’estate del
2006. Su i due livelli del Kampmann
Building (stanze 1-25), la collezione
delle antichità si snoda in due
esposizioni parallele. Al piano terra è
presente “L’Antico Mediterraneo” che
offre l’opportunità di conoscere la
storia delle antiche culture
mediterranee dal loro inizio in Egitto e
nel Medio Oriente intorno al 6.000 a.C.,
attraverso la Grecia e l’Etruria fino
alla fine dell’Impero Romano nel V
secolo d.C. La mostra comprende una
collezione ricca di materiale diverso,
si trovano sarcofagi, bronzi, arte greca
e romana e ritratti. Il primo piano é
dedicato alla scultura proveniente dalle
civiltà del Mediterraneo. In aggiunta
alla scultura, la superba collezione
egiziana presenta mummie e tesori
funebri. Nella sezione greca sono
presenti opere originali arcaiche,
classiche ed ellenistiche risalenti al
periodo tra il 600 e il 100 a.C. La
Collezione Moderna comprende pittura e
scultura danese e francese del IX e XX
secolo. I quadri danesi sono esposti nel
Dahlerup Building (stanze 26-55). La
particolare forza della collezione
risiede nelle molte opere dell’Età
dell’Oro danese, 1800-1850 circa. La
scultura danese é rappresentata da opere
di artisti degni successori di
Thorvaldsen come J.A. Jerichau e H.W.
Bissen. La collezione della Scultura
Salon della seconda metà del IX secolo è
tra le più vaste fuori dalla Francia.
Uno dei più importanti artisti del
Modernismo, lo scultore Auguste Rodin, é
rappresentato da più di trenta opere. L’Henning
Larsen Building (stanze 56-66) é
dedicato alla pittura e alla scultura
francese. I punti fondamentali sono i
quadri di figura e paesaggio del periodo
1815-1850, come anche l’Impressionismo e
il Post- Impressionismo. La collezione
contiene opere di artisti del calibro di
Courbet, Corot, Manet, Degas, Sisley,
Monet e Pissarro. Tra i
post-impressionisti, Paul Gauguin è
particolarmente ben rappresentato con
più di quaranta opere, comprese
ceramiche e sculture in legno.
Vicino alle rive dell’ Inderhavnen
potrete visitare la residenza reale di
Amalienborg eretta da Eigtved nel
1750-68. è un armonioso complesso
costituito da quattro palazzi rococò con
corpo centrale affiancato da due ali
laterali, disposti intorno ad una piazza
ottagonale. Molto simili tra loro gli
edifici hanno facciate segnate da una
sorta di pronao a tre luci su sei
colonne con timpano trasformato in
elemento decorativo, riportante armi
nobiliari e balaustra di coronamento
ornata di statue. I nomi dei vari
palazzi ricordano quelli delle famiglie
aristocratiche che li fecero costruire.
I visitatori possono visitare De Danske
Kongers Kronologiske Samling (visite a
pagamento ore 11-16, lunedì chiuso) che
illustra la vita della famiglia reale
dal 1863 al 1947. si possono così
ammirare una parte dei saloni del
Palazzo, con collezioni di gioielli,
costumi, porcellane, vetri e argenti.
Ogni giorno a mezzogiorno sulla piazza
del palazzo si svolge la Vagtparade,
cerimonia del cambio della Guardia,
accompagnata dalla banda (se la sovrana
è presente nella reggia) che vede
protagonisti i soldati della Den
Kongelige Livgard (Guardia del Corpo
Reale) con belle uniformi dai
caratteristici colbacchi.
Siamo arrivati alla fine del nostro tour
cittadino e non potevamo lasciare per
ultima la visita all’icona della
capitale danese: la Sirenetta è
la statua posizionata su una roccia nel
porto della metropoli, in ricordo della
celebre fiaba La Sirenetta di Hans
Christian Andersen. La statua fu
commissionata nel 1909 da Carl Jacobsen,
il quale era rimasto affascinato da un
adattamento della fiaba come balletto.
Fu realizzata dallo scultore Edward
Eriksen e mostrata per la prima volta al
pubblico il 23 agosto 1913. Eriksen usò
sua moglie Eline come modella. Negli
anni, la statua è stata oggetto di
numerosi atti vandalici, ma è sempre
stata restaurata. Il 24 aprile 1964,
alcuni artisti del movimento
situazionista, tra cui Jørgen Nash,
segarono e sottrassero la testa della
statua; non venne mai ritrovata, e
dovette essere sostituita con una copia.
Il 22 luglio del 1984 fu la volta del
braccio destro, che però fu riconsegnato
due giorni dopo da due giovani vandali.
Nel 1990, un nuovo tentativo di segare
la testa della statua provocò un taglio
profondo 18 centimetri nel collo della
povera sirena. Il 6 gennaio 1998 la
testa fu nuovamente rimossa, ma questa
volta fu riconsegnata (in forma anonima)
e rimessa al suo posto il 4 febbraio. La
statua è stata più volte imbrattata di
vernice, e l'11 settembre 2003 è stata
addirittura sradicata dalla roccia che
le fa da piedistallo, forse per mezzo di
una piccola carica di dinamite.
Eventi:
Ogni anno in molte città della Danimarca
si svolge la notte della cultura con
performance musicali, rassegne
espositive, spettacoli teatrali, oltre
alla possibilità di visitare luoghi di
attrazione ed istituzioni normalmente
chiuse al pubblico.
Il prossimo 12 ottobre a Copenaghen
ci saranno più di 700 eventi
culturali in una sola notte e in più si
potrà visitare luoghi che solitamente
sono chiusi al pubblico come il palazzo
della Borsa Valori. Per accedere alle
varie manifestazioni ed anche ai mezzi
pubblici vi è un voucher apposito al
costo di 75 DKK (circa 10 Euro). Per
alcuni eventi il biglietto deve essere
acquistato in precedenza.
www.kulturenatten.dk
Inoltre dal 12 ottobre inizierà la
settimana di Halloween nel parco Tivoli
che si concluderà il 21 dello stesso
mese con ristoranti aperti la notte e la
possibilità di comprare gadget a tema (
www.tivoli.dk
) .
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