Non
è facile spiegare la gioia di vivere che
ispira Lisbona in ogni stagione. Solo
chi ha sperimentato i suoi panorami
movimentati, le salite spericolate in
cima alle colline, le discese a
perdifiato verso il fiume, con il cuore
in gola soprattutto se si guida una
macchina, e lo sferragliare dei suoi
pittoreschi electricos, può capire fino
in fondo il piacere di una passeggiata
in questa capitale sull’Atlantico. La
capitale più occidentale d'Europa, tutta
protesa, come la sua piccola nazione,
verso l'ampiezza dell'orizzonte
oceanico, su cui un tempo veleggiavano
caravelle e galeoni. Lisbona non sembra
rimpiangere il suo glorioso passato, ma
sorridere in un eterno presente in cui
si ricomincia ogni giorno da capo. Sono
finiti i tempi dell'impero commerciale
portoghese, quando il cruzero era la
moneta più importante del mondo e tesori
arrivavano in quantità inverosimile dal
Brasile, dal cuore dell'Africa, dalle
coste dell'India e dell'Indonesia, o da
quelle piccole oasi fondamentali per il
commercio piantate nel cuore di
sterminati continenti, come Goa oppure
Macao. E’ finito anche il tempo in cui i
marinai portoghesi preparati nella
scuola marinara di Sagres, sulla punta
estrema della nazione rivolta
all’Atlantico, un promontorio spazzato
dai venti, erano imbattibili nel
governare marosi e tempeste, aiutati
dagli strumenti nautici inventati
proprio qui. Merito della lungimiranza e
della passione del grande Henrique il
Navigatore, che nei primi cinquant'anni
del 1400 visse qui insieme a cartografi,
geografi, astronomi e comandanti di
navi. Un passato grandioso, quindi, che
già cominciava ad appannarsi quando
Lisbona visse la più terribile delle sue
tragedie: un giorno di novembre del 1755
un terribile terremoto la rase
praticamente al suolo, un terremoto
tanto grave da far vacillare perfino le
convinzioni più ottimistiche dei
filosofi illuministi. Eppure da quelle
macerie Lisbona risorse più bella e più
razionale di prima: il marchese di
Pombal, che oggi domina con la sua
statua imponente la bellissima piazza
dove si conclude l’Avenida de Libertade,
definì un piano di ricostruzione di
grande respiro. Per apprezzarlo fino in
fondo si può partire da praca do
Commercio, la grande spianata che
si affaccia sul Tago, dominata dal
grandioso arco di trionfo dedicato alla
Gloria che incorona Valore e Genio. Da
lì una comoda passeggiata porta
attraverso le strade parallele dedicate
ai nomi degli artigiani, orafi,
argentieri, calzolai, vivaci, animate e
piene di ristorantini, fino alla piazza
Dom Pedro IV, detta il Rossio, cuore
della Lisbona moderna. E’ questa la
Baixa pombalina, il quartiere nuovo
costruito nel secondo ‘700. Per ammirare
meglio l'imponenza degli edifici, il
gioco geometrico bianco e nero dei
marciapiedi, i pittoreschi abbaini sullo
sfondo delle colline che si alzano alle
spalle, bisogna assolutamente salire
sull’Elevador Santa Justa. E’
l'ascensore alto 32 m costruito nel 1901
con una monumentale struttura in ferro
da un ingegnere allievo di Eiffel. Dal
belvedere in alto tra i ghirigori
liberty si apre il panorama animato di
Lisbona aperta sull’estuario del Tago
che, più che mai dall'alto, sembra
davvero un mare, il Mar de Palha, come
lo chiamano qui per i riflessi dorati
del tramonto. I belvedere di Lisbona, o
miradouro, sono tanti, e tutti
pittoreschi, da quello silenzioso e
appartato, il più alto di tutti, di
nostra Signora del Monte a quello
affascinante e mondano di largo Portas
do Sol, a quello romanticissimo di Santa
Luzia, che tra buganvillee viola,
azulejos azzurri e vigne rampicanti
sembra studiato apposta per far
sbocciare giovani amori. Siamo qui in
uno dei quartieri più famosi di Lisbona,
l’Alfama, popolare e colorato,
arrampicato alle falde del castello di
San Giorgio, e scampato al terremoto del
1755. Per questo conserva tutte le
tracce del passato, da qualche resto
romano a frammenti di bastioni visigoti,
a fontane del periodo arabo. Lisbona
infatti, come gran parte del Portogallo,
ha conosciuto la presenza di tutti i
popoli e solo nel 1147 diventò
definitivamente cristiana con il re
Afonso. Piena di chiese che, soprattutto
all'interno, rivelano lo sfarzo di
splendide talhe dorate, altari barocchi
grondanti intagli in oro, è una capitale
che esprime tutti gli stili, dal gotico
solenne della Cattedrale, alle potenti
arcate cieche del mausoleo del Carmo,
intelligentemente conservato nella sua
struttura semidistrutta per dimostrarne
l'imponenza, dagli incredibili
decoratissimi portali manuelini del
monastero di San Geronimo, fino
all'eleganza floreale dei palazzi
liberty che percorrono le grandi
Avenidas. E sono tanti anche i centri di
Lisbona, piazze vivaci intorno a cui si
aggregano i vari gruppi di interesse:
giovani, intellettuali, artisti di
strada. La più famosa é praca Camoes,
al centro del quartiere Chiado, tutta
raccolta intorno a grandi figure di
letterati portoghesi, Camoes appunto,
Ribeiro e il mitico Fernando Pessoa,
che, immortalato in una scultura in
bronzo, siede meditabondo nel dehors del
famoso caffè Brasileira. Lisbona
ama queste sculture all'aperto in
atteggiamento informale, a cui viene
spontaneo avvicinarsi per chiedere
un'informazione. Così anche le piazzette
storiche e la solennità dei monumenti
antichi acquistano un tocco ironico e
vengono
drammatizzate da questi strani
personaggi silenziosi. Pessoa domina
dappertutto, proprio lui che era così
solitario e silenzioso, e l'ufficio del
turismo di Lisbona può offrire qualche
interessante suggerimento per scoprire
tutti i luoghi nominati nelle sue opere
e assaporare così le sue atmosfere.
Lisbona è molto orgogliosa di questo
intellettuale che l’ha celebrata, con i
suoi numerosi eteronomi, e la sua
presenza si può rintracciare proprio nei
caffè dove lo scrittore amava sostare,
studiare la sua città e scrivere
racconti e romanzi: soprattutto il cafè
Martinho da Arcada, in praca do
Commercio. Ma i caffè di Lisbona non
sono solo luoghi di testimonianze
letterarie: sono anche, e a maggior
ragione, luoghi di vere delizie,
soprattutto se abbinati alle
pastelarie artigianali. Diffusissime
dappertutto, alcune meritano
assolutamente una visita golosa prima di
riprendere l'aereo: la pastelaria Suica
che espone i suoi tavolini su due delle
piazze più belle di Lisbona, il Rossio e
praca da Figueira, la lateria Camponesa,
un po' defilata, in rua dos Sapateiros,
semplice per una degustazione in piedi,
ma arricchita da bellissimi azulejos
bianchi e azzurri e soprattutto,
imperdibile, la Antiga Confeteria de
Belem, vicina al monastero dos
Jeronimos, frequentatissima anche nelle
sale interne, che sforna almeno 10.000
pasteis al giorno. In realtà le pasteis
si trovano dappertutto in città, ma pare
che solo qui si trovi la ricetta
autentica di questi dolcetti di pasta
sfoglia con crema all'uovo spolverizzati
di zucchero a velo o cannella, inventati
nell'800. Da una grande vetrata si può
anche assistere al lavoro di decine di
cuoche, ma il segreto dei pasteis rimane
ben custodito.
Il mitico 28
Il modo migliore per conoscere Lisbona?
Salire sull’eléctrico 28, il tram
d’altri tempi che attraversa tutta la
città. Le coloratissime vetture d’inizio
secolo si inerpicano ovunque, imboccando
i becos, gli stretti vicoli sui quali si
affacciano bougainvillee in fiore,
palme, case decorate con azulejos e
campanili barocchi.
Partendo da praca do Comércio, il 28
risale la Baixa, il Bairro Alto,
quartiere delle tabernas e dei locali
più frequentati, il Chiado, zona delle
boutique e delle librerie, e l’Alfama,
cuore della Lisbona araba e medievale,
fino ad arrivare a largo Martim Moniz,
attraverso un percorso tanto
coinvolgente quanto labirintico. Fra le
tappe d’obbligo lungo il percorso del
28, nel quartiere del Chiado il caffè “Brasileira”,
il miradouro di Santa Luzia nell’Alfama,
vera e propria veranda sulla città e sul
Tago.
Waterfront Expo 2007 a Lisbona
L’evento internazionale per lo sviluppo
sostenibile dei litorali si terrà quest’anno
nella capitale portoghese. Dal 2 al 4
ottobre 2007 Lisbona ospiterà WaterFront
Expo, la più importante mostra e
conferenza internazionale sullo sviluppo
dei litorali. La manifestazione, che si
svolgerà presso il Centro Congressi di
Lisbona, affronterà il tema dello
sviluppo sostenibile delle città
costiere. Relatori di fama
internazionale per l’appuntamento
annuale che riunisce tutti coloro che si
occupano di progettazione, design e
sviluppo dei litorali.
www.waterfrontexpo.com
Per entrare nel mondo
di Lisbona, clicca
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