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Boemia del Sud: città d’arte e nostalgia del mare

di Donatella Sasso, Foto di Claudio Benedetto

 

La Boemia del Sud, come del resto tutta la Repubblica Ceca e l’intero mondo mitteleuropeo, sembra soffrire di un’atavica e irriducibile assenza: l’assenza del mare. Assenza che si traduce non solo in una malinconica sensazione di incompletezza, ma, paradossalmente, in una materialissima e sovrabbondante presenza di acqua, in ogni forma possibile e immaginabile: laghi grandi e piccoli, artificiali e naturali, stagni e paludi, fiumi navigabili e torrenti di montagna, fonti termali e piscine, all’aperto e al chiuso. Quasi il frutto di una spinta compulsiva a colmare quella perdita inconsolabile, una sorta di tentativo estremo di farlo arrivare fin dentro il cuore dell’Europa, questo mare lontano.

La terra delle acque

La Boemia del Sud gode di un ricchissimo patrimonio naturale di laghi e fiumi, ma anche di strutture sportive e turistiche e di laghi artificiali come l’immenso bacino del Lipno, il più grande della Repubblica Ceca, uno dei luoghi più visitati, in estate come in inverno. L’estrema vicinanza con l’Austria e con la Germania attira ormai ogni anno un gran numero di turisti, affascinati dalle bellezze naturali, dalla vicinanza dell’intatta Selva Boema, dalle specialità gastronomiche, dalle rarità artistiche, ma anche dai prezzi ancora eccezionalmente bassi.
La quiete regna sovrana in tutta la zona, al punto che dopo le undici di sera può essere difficile trovare un locale ancora aperto. Questo però non vuol dire che manchino ristoranti tipici, fumose birrerie e anche discoteche, locali notturni, casinò, con tanto di uscieri in divisa da cerimonia all’ingresso. E a volte perfino qualche ambiguo night-club che spunta inaspettato in mezzo alla campagna. Niente a che vedere con gli sfavillanti panorami mediterranei, ma anche qui la vita ferve, nelle cittadine come Frymburk, Horní Planá, Volary.

Lungo le spiagge dei laghi – anche quelli naturali e più piccoli, nelle vicinanze di città storiche e antiche come Telc o Trebon – i bambini giocano in costume da bagno, si tuffano in acqua, obiettivamente un po’ fredda, senza troppe esitazioni e, dopo il bagno, si affollano ai chioschetti per mangiare un gelato o i “parky”, le tipiche salsicce simili ai würstel. Non mancano gli ombrelloni, la sabbia, i pedalò e persino l’ingresso a pagamento agli stabilimenti balneari. Altre volte però è possibile prendere il sole, che spesso nel pomeriggio cede la scena a forti piogge, su semplici prati verdi, ben curati, che diventano sabbia solo in prossimità dell’acqua.
Sul lago Lipno si incrociano spesso canoe e kayak, ma gli sportivi più avventurosi si concentrano dove i corsi d’acqua diventano ripidi e quindi adatti al rafting. La Vltava (Moldava), quando esce dalla calma artificiale del lago e si dirige verso Praga, diventa impetuosa. Seguirne il percorso su strada può essere un’ottima guida per avvicinarsi alle città storiche della Boemia del Sud. Proprio sotto la rocca del castello dei Rosenberg, nel cuore della cittadina di Cesky Krumlov, si radunano, infatti, molti appassionati di questo sport.
In tutta la Repubblica Ceca è, comunque, molto facile coniugare la passione per lo sport ad itinerari artistici, culturali, storici. I castelli, le residenze nobiliari e le fortezze sono distribuiti su tutto il territorio e sono collegati da percorsi ciclistici molto agevoli e ben segnalati. Le strade poco trafficate e immerse nel verde rappresentano un invito a pedalare rapidamente, anche se a rilassanti discese si alternano salite inattese e piuttosto faticose.

Castelli e fortezze
I castelli (hrady) e le residenze (zámky) sono numerosi almeno quanto le famiglie nobiliari di origine feudale che governarono in Boemia attraverso i secoli e attraverso le differenti e tumultuose dominazioni. Nel XVI secolo, che rappresenta un periodo di relativa tranquillità politica e sociale, i signori più in vista decidono di rinnovare le proprie dimore, spesso nate come fortezze difensive in epoca medievale, prive di quell’eleganza prospettica, che caratterizza invece le architetture rinascimentali. Chiamano, quindi, alle loro corti molti artisti italiani e svizzeri, fra cui Baldassarre Maggi, che lavora al già citato castello dei Rosenberg a Cesky Krumlov, a quelli di Telc e Jindrichuv Hradec e realizza interamente la villa Kratochvíle (Passatempo) nei pressi di Ceské Budejovice, la capitale della Boemia del Sud. Ulrico Aostalli rinnova il più famoso dei castelli boemi, quello di Karlstejn, a trenta chilometri da Praga, voluto, a metà del ‘300, da re Carlo IV come luogo di raccolta di vessilli e documenti del Sacro Romano Impero.
Nel XVIII secolo nuove “incursioni” di artisti stranieri impreziosiscono castelli, residenze, chiese e cattedrali. Il castello di Cesky Krumlov si arricchisce di una fastosa sala da ballo, detta Sala delle Maschere, e di un suggestivo teatro barocco, che conserva ancora oggi macchine di scena originali, complesse e sicuramente strabilianti per l’epoca. Non mancano neanche i conventi che si incontrano numerosi in questa terra attraversata nei secoli da profondi turbamenti di carattere religioso. Tra tutti si ricorda il movimento riformista di Jan Hus, rettore dell’Università di Praga, condannato al rogo nel 1415 dal Concilio di Costanza e oggi immortalato in un monumento che svetta nella piazza principale di Praga. La sua predicazione non solo richiamava i fedeli ai valori originari del Vangelo contro gli eccessi della Chiesa di Roma, ma si legava anche alla protesta del popolo ceco contro la minoranza tedesca, smisuratamente ricca, potente e autoritaria.
Per questo generò molte ostilità, ma anche entusiastiche adesioni come quella della comunità della cittadina di Tábor, che diede vita a una sperimentazione di società in cui la proprietà privata era bandita ed era ammesso anche il proselitismo armato. Una prospettiva troppo radicale anche per gli stessi hussiti moderati, che intervennero con l’esercito, guidato dall’eroe nazionale Jan Zizka. Ancora oggi sono visitabili i cunicoli sotterranei usati nei giorni dell’attacco per collegare il centro con i luoghi fortificati della cittadina.

Verso Praga
La Boemia del Sud è una terra dolce, né proprio di montagna, né proprio di pianura, che si lascia attraversare senza ostacoli. Le cittadine sono belle non solo per le cattedrali e i castelli, ma anche per le ampie piazze rettangolari, le piccole case dai colori pastello, i portici bassi, i lampioni dalla luce tenue, le vinárny (osterie) dove si mangiano trote e carpe dei fiumi e dei laghi o l’ottimo gulas, un po’ più dolce di quello ungherese. Non mancano poi le attrattive per gli appassionati di arte moderna e contemporanea, in cerca di quello stile improntato all’estetica ruvida e severa del socialismo reale, che sorse un po’ in tutti i paesi dell’Est europeo, dal dopoguerra in avanti. In verità in Repubblica Ceca non sono moltissimi i monumenti che lo richiamano: tutti edifici ampi, luminosi, in gran parte strutture in vetro, cemento e metallo, che accolgono oggi musei, mostre temporanee, ma anche scuole, uffici postali, abitazioni private.

Dopo aver visto Cesky Krumlov e Ceske Budejovice, Trebon e Telc sarà quasi un attimo arrivare a Kutná Hora, la “montagna delle miniere”, così detta per la vicinanza delle miniere d’argento da cui i regnanti traevano la materia prima per coniare le loro monete. La città è dominata dalla Cattedrale di Svety Jakub, collegata al Vlassky dvur, la corte italiana, sede della zecca di corte realizzata nel ’300 con l’ausilio di numerosi artigiani italiani. Ma la vera sorpresa di Kutná Hora è Svetá Barbora, imponente chiesa in stile gotico, che si affaccia su una zona di verde intatto entro cui scorre il fiume Vrchilce.
Da qui a Praga sono ormai pochissimi chilometri. La capitale boema, di cui è universalmente nota l’inimitabile bellezza, può essere la tappa finale di un viaggio nella Boemia del Sud, oltre che l’eventuale luogo di partenza e di arrivo per il ritorno.

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NOTIZIE UTILI

 

Per viaggi organizzati, lo specialista è Caldana: www.caldana.it  - info@caldana.it
da giovedì a domenica: in bus - da 139 Euro p.p.- formula mezza pensione con cena o pranzo in hotel; da 169 Euro p.p. - formula pensione completa con cene e pranzi in hotel; giornata intera con guida locale parlante italiano, escursione in battello sulla Moldava. Svariate possibilità anche in aereo per viaggi singoli o di gruppo

Come arrivare:
Czech Airlines (ČSA), la compagnia aerea di bandiera, collega giornalmente Milano Malpensa, Bologna, Roma Fiumicino e Venezia a Praga. Check-in online (per partenze da Milano e Roma) e prenotazioni voli su www.czechairlines.it , al call center 199 309 939 o nelle agenzie di viaggio.
SkyEurope, la principale compagnia aerea low cost low fare dell’Europa centrale e orientale, vola su Praga da Milano Orio al Serio, Napoli e Roma Fiumicino. Check-in online (per partenze da Napoli e Milano Orio al Serio) e prenotazioni voli su www.skyeurope.com , al call center 166 205 304 o nelle agenzie di viaggio.
Ferrovie Ceche
Una volta arrivati in Repubblica Ceca, il treno è tra i mezzi di trasporto migliori per poter raggiungere le diverse mete all’interno del Paese.
Le Ferrovie Ceche (České dráhy) dispongono di una fitta rete di collegamenti interni. Sul portale in inglese http://jizdnirady.idnes.cz/JRCis.asp?tt=c&p=MF&cl=E5  è possibile inserire la città di partenza e di arrivo e controllare le connessioni e gli orari ferroviari.
Per chi viaggia in automobile la strada più breve passa attraverso il Brennero per poi proseguire verso Linz fino alla frontiera nei pressi di Freistadt. Un secondo itinerario per chi va verso nord, ma da preferire anche nei periodi di affollamento del Brennero, passa per la Svizzera attraverso il valico di Como-Chiasso, prosegue verso il lago di Costanza, passa da Norimberga per condurre a Cheb.
Le autostrade sono a pagamento; il bollo da apporre sul parabrezza è in vendita alla frontiera.

La Repubblica Ceca è parte dell’Unione Europea dal 2004, e per entrarvi è sufficiente la carta d’identità, anche se i minori devono essere registrati sui passaporti dei genitori.
La moneta è la Corona ceca, vale circa 2,8 euro.

Per maggiori informazioni:
Ente Nazionale Ceco per il Turismo - CzechTourism
Tel. 02 74201624 - info-it@czechtourism.com  - www.CzechTourism.com
www.kraj-jihocesky.cz/foreign/ita/foreign.php 
Sito ufficiale della regione della Boemia meridionale, versione italiana
www.motortravel.info/boemia.php
Sito italiano di viaggi e itinerari
www.czecot.com/it/?id_region=4
Sito con informazioni su alberghi, ristoranti, monumenti.

   

 

 

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