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Andalusia… tra città, parchi e spiagge

di Giorgia Giacomelli

Segnata da una storia di indigenza e povertà e dalle profonde radici islamiche, l’Andalusia è una delle regioni più culturalmente lontane dall’Europa occidentale. Terra di flamenco, fieste e tauromachia, questa regione offre all’Europa un patrimonio, d’origine tanto spagnola quanto moresca, in cui si sono annoverati artisti tra i più illustri della nostra cultura quali Picasso e Lorca. La bellezza dell’Andalusia ci coglie nell’esotismo dei palazzi islamici, nei minuscoli villaggi senza tempo, negli aspri paesaggi montuosi e nelle lunghe spiagge. Non è un segreto che qui, per una buona parte dell’anno, potrete farvi una straordinaria abbronzatura, non solo nelle baie ma anche passeggiando per le strade delle città. Solare anche la popolazione Andalusa, amante della compagnia e del divertimento. La sua intensa vivacità si esprime meglio nel flamenco, una combinazione coinvolgente e appassionata di danza, canto e musica, nonché una delle più grandiosi invenzioni di questo popolo.

L’Andalusia ha molte città bellissime e particolari, ci soffermeremo su Granada, la città dal fascino arabesco, infatti nessun’altra città incarna l’attrazione e il mistero della Spagna islamica. Visitando la città non potete non vedere l’Alhambra che domina la metropoli dalla sommità di una collina e sembra uscito da una fiaba. Osservata dall’esterno, la fortezza dalle mura e le torri rosse ha un aspetto spoglio e si leva sopra boschi di cipressi e olmi con lo sfondo della Sierra Nevada.
L’interno è straordinario, soprattutto il palazzo degli emiri e il Generalife, ossia i giardini.
L’Alhambra è composta da due gruppi principali di edifici, il Palacio Nazaries e l’Alcazaba (cittadella). Dell’Alcazaba rimangono i bastioni e alcune torri, la più alta ed imponente delle quali è la Torre de La Vela, con una stretta scala che porta in cima a una terrazza da cui si gode una bellissima visuale sulla città. Oggi la campana della torre suona solo in occasione delle festività, ma un tempo i suoi rintocchi regolavano il sistema di irrigazione della Vega, la pianura dove sorge Granada.
Palacio Nazaries è un autentico gioiello della struttura ed è l’edificio arabo più imponente d’Europa. Il Palazzo Nasridi, con le sale e i cortili dalle proporzioni perfette, le pareti dagli stucchi elaborati, gli splendidi rivestimenti in piastrelle, i bei soffitti di legno intagliato e le elaborate volte a nido d’ape, il tutto decorato con incantevoli disegni geometrici dal significato simbolico è tutt’altra cosa rispetto all’austera Alcazaba. Il Generalife il cui nome significa “giardino dell’architetto”. Questa bella composizione di sentieri, cortili, laghetti, fontane, siepi curate, alti alberi secolari e, in stagione, fiori di tutti i colori, situata su un pendio di fronte all’Alhambra. Qui l’acqua diventa una forma d’arte, e anche dall’esterno il suono dell’acqua che scorre e il verde delle piante vi trasportano in un mondo lontano. Orari d’apertura: 8.30-20 da marzo ad ottobre; 8.30- 18 da novembre a febbraio. www.alhambra-patronato.es 

Un altro bellissimo monumento è la Cattedrale (orari d’apertura: 10.45-13.30 e 16-20 da lunedì a sabato, 16-20 domenica, chiude tutti i giorni alle 19 da novembre a marzo) in stile gotico-rinascimentale costruita tra il 1521 e il XVIII secolo dall’architetto Diego de Siloè, ed è ricca di cappelle e altari ornatissimi e di molte opere di celebri pittori. Annessa alla cattedrale c’è la Capilla Real (orari d’apertura: 10.30-13 e 16-19 da aprile a ottobre; 10.30-13 e 15.30-18.30 da novembre a marzo; a partire dalle 11 la domenica tutto l’anno www.capillarealgranada.com ) in stile gotico-isabelliano. Nella sua cripta vi sono i sepolcri dei Re cattolici Ferdinando e Isabella, di Giovanna, di Filippo il Bello e dell'infante Miguel.
Una passeggiata per le ripide vie e gli incantevoli vicoli dell’Albayzin, il vecchio quartiere di Granada è un’esperienza da non perdere. Un tipico quartiere islamico-zigano con strade strette e anguste, cortili con alberi e fiori, terrazze, cisterne e stagni. Il quartiere si trova di fronte all'Alhambra dall'altra parte del fiume Dauro (Duero), così chiamato perché nell'antichità vi si trovavano pepite d'oro. Costituisce il primo nucleo della città e sorse come insediamento iberico. Fu qui che si stabilirono i sovrani musulmani prima di ampliare l’Alhambra e giunse ad avere 27 moschee e continuò ad essere abitato da arabi per parecchi decenni dopo la conquista cristiana del 1492. Di quel periodo rimangono ancora oggi bastioni, case, porte, fontane e molte chiese e ville sorte successivamente inglobando gli arabi.

Non si può perdere il dormire in una Casa-Cova. Dormire in una Casa-Cova è un'esperienza che permette al visitatore di immergersi nella cultura e nella forma di vita di più di 3.000 famiglie granadine. Incavate nelle viscere della terra, queste case costituiscono un magnifico esempio dell'integrazione dell'uomo con la natura e il paesaggio. Gli alloggi in grotte sono tipici delle regioni di Guadix e Il Marchesato, in Baza-Huéscar: ne El Altiplano, e nel granadino quartiere del Sacromonte. Una trentina di stabilimenti sono registrati e catalogati come alloggi turistici in cove. I denominatori comuni di tutte le case-cove sono il servizio di qualità e il rispetto per l’ecosistema. In esse l'ospite si sentirà come a casa, perché tutte offrono le comodità esigibili ad un alloggio turistico di qualità. Ognuna delle cove è differente dalle altre; in esse si può osservare come l'architettura popolare si adatta alle caratteristiche dell’ambiente circostante. Le terre dure e secche si scavano senza difficoltà, sono compatte e impermeabili e rendono l’ambiente fresco in estate e caldo in inverno. Alloggiare in una casa cova significa partecipare al recupero e alla conservazione di una delle tradizioni costruttive e architettoniche più peculiari d’Europa.

Il Parco Naturale De Cazorla, Segura e Las Villas
Con i suoi 2.143 Kmq è il parco più grande della penisola iberica, non solo per la sua estensione, ma anche per l’orografia, per la flora e la fauna, i paesaggi ed i paesi. È uno degli spazi naturali protetti più affascinanti del nostro continente, il suo territorio rappresenta una quinta parte della superficie totale della provincia di Jaén. Qui nasce il più grande e importante fiume dell’Andalusia, il Guadalquivir.
Nel parco alloggiano quasi mille e trecento specie di piante, il che rappresenta il 20% della ricchezza botanica del territorio spagnolo. Esistono 24 specie floreali, tra tutti spicca la violetta di Cazorla, un narciso di straordinaria bellezza che fiorisce nelle zone più alte del parco, mentre la pineta rappresenta il 70% del territorio forestale del luogo.
In una regione così piena di verde e vegetazione non è strano trovare un assortito elenco delle specie animali, infatti qui vengono ospitati 36 varietà di mammiferi, nelle quali si devono menzionare popolazioni di cervi, mufloni, stambecchi, gatti selvatici, cinghiali, genette e schive nutrie; 125 tipi di uccelli differenti, rappresentati dall’aquila reale, gufi reali, grifoni, falchi, e avvoltoi leonati; 19 famiglie di rettili, 10 categorie di anfibi e 9 tipi di pesci come le trote autoctone e numerose comunità di nutrie marine.
Fra le molte attrattive del parco c’è la possibilità di fare magnifiche escursioni, visitare pittoreschi villaggi e osservare i numerosi animali selvatici nel loro ambiente naturale. Le stagioni migliori per visitarlo sono la primavera e l’autunno, perché la vegetazione è nel momento di maggiore splendore e mostra i suoi colori più belli.


Cucina Andalusa
Quando si parla della cucina andalusa di solito le prime cose che vengono in mente non sono i carciofi in salsa di mandarino, le sardine con i capelli d’angelo o i blinis agli agrumi, ma una serie di proposte più semplici quali la paella, la tortilla e le tapas.
La sua cucina rivela influenze romane, giudaiche, gitane, latinoamericane e arabe. Sulla tavola compaiono ingredienti quali arance, limoni, albicocche, melanzane, menta, spinaci e spezie come il cumino, ma non mancano anche la cacciagione e il pesce.
La cucina andalusa è tipicamente mediterranea dato il largo uso di olio d’oliva, aglio, cipolle, pomodori e peperoni. L’interno della regione è il regno dei prosciutti stagionati e della selvaggina, mentre sulla costa prevale il pesce.
Il manchego, il più famoso formaggio spagnolo, proviene da una regione al centro del paese. Prodotto secondo la tradizione con latte di capra, salato e ricco di sapore. Quando è fresco questo formaggio ha una consistenza morbida e cremosa, quando è mediamente stagionato è più duro ed ha un sapore deciso, mentre quando è stagionato per oltre tre mesi assume il caratteristico sapore piccante e un odore pungente.
Il vero gazpacho, tipico piatto andaluso, è una minestra fredda preparata frullando pomodori, peperoni, cetrioli, aglio, croste di pane, limone ed olio. A volte è servito in una caraffa con cubetti di ghiaccio, con a parte verdure crude a pezzetti come cetrioli e cipolle.

 

Per entrare nel mondo dell'Andalusia, clicca qui per vedere il video


 

NOTIZIE UTILI

 

Come arrivare:
In aereo: Malaga, principale scalo aereo andaluso, è raggiungibile dal nostro paese grazie ad Alitalia (www.alitalia.it) con voli giornalieri da Milano Malpensa e Roma Fiumicino.
In alternativa, potete raggiungere Granada, Jerez de la Frontera, Malaga e Siviglia con uno dei numerosi voli Iberia ( www.iberia.com ) in partenza da Bologna, Milano Linate, Milano Malpensa, Pisa, Roma Fiumicino, Torino e Venezia.
Dove dormire:
All’interno del Parco:
Hotel Coto del Valle**** Tel. 953 12 40 67 www.hotelcotodelvalle.com 
Villa Turistica de Cazorla *** Tel. 953 72 17 00 www.villacazorla.com 
A Granada:
Parador de Granada**** Tel. 958 22 14 40 www.parador.es 
Hotel Zaguan*** Tel. 958 21 57 30 www.hotelzaguan.com 

Per maggiori informazioni:
www.turismospagnolo.it  - www.dipujaen.com  - www.andalucia.org
 
 


 

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