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Bianco, blu e verde… il fascino di Santorini

di Sahara Sebastiani

 

E’ bello arrivarci al tramonto, quando il sole radente accarezza i tetti di Oia e le pale del suo mulino a vento sembrano spiccare il volo incontro ai gabbiani. Lo sguardo vaga intorno soggiogato dalla brezza marina. E ci si accorge che tutto il paese emana magia. Il bianco abbagliante delle case, distese in bilico sull’orlo di un precipizio che le separa dalle onde dell’Egeo, abbraccia l’azzurro delle cupole delle chiese finché i colori, fusi armonicamente insieme, sembrano indecisi su dove tuffarsi: se nel blu intenso del mare o in quello cobalto del cielo.
Basterebbe questo spettacolo per giustificare un viaggio a Santorini, la più meridionale delle 56 isole che compongono l’arcipelago greco delle Cicladi. Ma non ci vuol molto per capire che una vacanza nell’antica Kallisti, o Thirà come la ribattezzarono i Dori (e come ancora oggi viene chiamata) riserva ben altre sorprese. A cominciare dalla forma stessa dell’isola: oggi è una mezzaluna con la gobba rivolta a Oriente e le punte protese verso quattro isolotti più piccoli (Thirassia, Paléa Kamméni, Néa Kamméni e Aspromìssi), ma un tempo, prima della grande eruzione vulcanica che, intorno al 1500 a.C., ne sconvolse l’aspetto e la vita, era un tutt’uno dove fioriva una grande civiltà. E non è un caso che Platone, nel Timeo e nel Crizia, identifichi Santorini con la mitica Atlandide. Chissà? Forse non è vero, ma quando sbarchi a Santorini ti fa piacere crederci.

A dorso di mulo
Seicento gradini separano il porto da Fira, il capoluogo dell’isola, santuario hippy degli anni Settanta il cui fascino permane inossidabile nonostante il duro attacco inferto dal proliferare di gioiellerie, negozi di souvenir e tavernas-fast food che di greco hanno ormai ben poco. Un business inevitabile, messo lì per calamitare i turisti mordi e fuggi che sbarcano al mattino dalle navi da crociera e alla sera salpano le ancore carichi di paccottiglia, ma felici. Eppure, neanche il trambusto commerciale basta soffocare la romantica atmosfera di Fira. Se non ve la sentite di arrancare sotto il sole contando da 600 a zero, potete sempre arrendervi al servizievole invito della funicolare. Anzi no, scegliete qualcosa di più tipico, affidatevi ai muli: fanno su e giù tutto il giorno lungo la scalinata scorazzando turisti stanchi, o pigri, o solo curiosi di sperimentare un mezzo di trasporto altrove ormai desueto.
Una volta su, perdetevi per i vicoli pittoreschi e, alla fine, cercate ristoro gustando un ouzo in uno dei tanti bar affacciati sul golfo, che altro non è se non l’antico cratere del vulcano. Da quassù, lo spettacolo naturale è straordinario: si resta catturati dalla voragine scura della caldera, dal rincorrersi delle falesie mirabilmente disegnate grazie all’alternanza di strati di lava e di pomice, dal volo lento dei gabbiani che dominano su tutto e scompaiono all’improvviso in nidi arroccati chissà dove.

Vigneti e archeologia
Poi, quando tutto questo vi avrà riempito gli occhi e la memoria di ricordi indelebili, scendete con calma verso la costa orientale, fermandovi qua e là, regalandovi deviazioni solo perché il cuore vi dice che lassù, o laggiù, c’è qualcosa che vale la pena di vedere. Chi segue il cuore non sbaglia mai. Soprattutto a Santorini. Così scoprirete il riposante susseguirsi degli orti nascosti dagli uliveti, il canto delle fronde di eucalipto mosse dal vento, il verde delle vigne coltivate a terra. E non vigne qualsiasi: Thira ha una grande tradizione vitivinicola e la produzione locale è eccellente. Un fiore all’occhiello? Il Nichteri, un bianco secco terribilmente invitante, prodotto senza pigiatura meccanica, semplicemente per autoschiacciamento dell’uva nel corso di una notte.
Ma scoprirete anche l’alone di mistero che ammanta gli scavi archeologici di Akrotiri e quelli dell’antica Thira, i ricordi bizantini di Imerovigli, i ruderi dei castelli edificati dalla popolazione per proteggersi dall’attacco dei pirati, i mulini a vento, gli ozi balneari di Kamari e Perissa, il richiamo di spiagge protette come la Red Beach e la White Beach, il silenzio carico di storia e tradizione del Monastero Profitas Elias, eretto in cima al monte omonimo quasi a sottolineare, simbolo tangibile, l’imponenza del punto più alto dell’isola.

La cena da Manolis
E per concludere degnamente la giornata, fatevi un regalo: concedetevi una cena con i fiocchi alla Taverna Galini, un pugno di tavoli apparecchiati sulla spiaggia a due passi dal centro di Kamari, ma in un’oasi così incredibilmente tranquilla che vi sembrerà di essere lontano da tutto e da tutti.
Chiedete di Manolis, il giovane proprietario, e fidatevi dei suoi consigli e delle sue scelte. Vi farà gustare i miglior pesce di tutta l’isola, vi coccolerà con assaggini a sorpresa, vi stuzzicherà con mille tentazioni del palato, vi verserà un vino che è un nettare degli dei e, alla fine, non vi costringerà a un mutuo per pagare il conto. Anzi: vi vorrà suo ospite per brindare assieme con un bicchiere di Vinsanto o di grappa locale. Insomma: complice la luna, la melodia garbata della risacca, la brezza della sera soffiata dalle stelle, Manolis vi farà trascorrere una delle vostre migliori serate a Santorini. Provare per credere.

 
Per entrare nel mondo di Santorini, clicca qui per vedere il video

 

 

 

NOTIZIE UTILI


Per maggiori informazioni:
www.ente-turismoellenico.com , www.santorinigrecia.it  e www.santorini.info/italiano.html 
La Taverna Galini di Manolis Prekas si trova in Agia Paraskevi, Vothonas, tel. 22860-32924.
Per organizzare escursioni in barca verso la caldera o le spiagge, ci si può rivolgere alla Gats Travel di Kamari, tel. 22860-32458.

Molti tour operator italiani propongono l’isola nei loro cataloghi, lo
specialista per la Grecia è sicuramente Mediterraneo ( www.mediterraneo-to.it  , info@mediterraneo-to.it ).
Per una bella vacanza a
Santorini, ci propone le seguenti offerte speciali:
- SANTORINI prestige - Hotel Chromata - cat Lusso - sulla caldera, 7 notti BB eu 1.320
- SANTORINI low cost - Hotel Alexandra - 3 stelle - sul mare - 7 notti BB eu 628

All’aeroporto internazionale di Santorini atterrano, oltre ai voli di linea della compagnia di bandiera che effettuano collegamenti con Atene, le maggiori compagnie charter di tutta Europa. In alternativa, si può raggiungere Thira in nave o in traghetto. 

 

 

 

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