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Barcellona tra cultura e divertimento

di Giorgia Giacomelli

 

Barcellona è la capitale della Catalogna e da sempre ha una rivalità con Madrid, la capitale spagnola. Ma le due città sono molto diverse e questa differenza salta subito all’occhio, infatti Madrid è la vetrina di un’architettura “spagnoleggiante”, mentre Barcellona si distingue per le sue immaginifiche rappresentazioni realizzate dai grandi artisti catalani (Gaudì e Mirò su tutti).
Non bisogna pensare a Barcellona come una città assorta negli affari (turismo, commercio, industria) ed intenta solo ad arricchirsi, infatti, la capitale catalana affianca a un ingente patrimonio artistico una ricca offerta culturale e numerose possibilità di svago, rivolte a tutte le fasce d’età: ai bambini, in riva al mare e nei parchi di divertimento; ai giovani, nei tanti locali alla moda e nelle vie animate; agli amanti della buona tavola, che trovano una cucina di grandi tradizioni, ottimi piatti e numerosi ristoranti. E non hanno certo modo di lamentarsi i patiti dello shopping, che possono trascorrere giornate intere tra negozio di abbigliamento e di gran moda, designer affermati e vecchie botteghe. E poi a Barcellona, proprio nel cuore della città, ci sono spiagge attrezzate, passeggiate lungomare, porti turistici, locali a ridosso delle onde: tutte quelle attrazioni che siamo abituati a trovare nelle stazioni balneari non in una metropoli. Se la capitale catalana è, oggi, una delle destinazioni turistiche più attraenti al mondo, lo si deve certo ai suoi monumenti, al suo clima, alle spiagge, ma soprattutto a una vita sociale animatissima, che si svolge vivace in un’infinità di locali ricchi di colore e di fascino. Accanto ai ristorantini di tutti i tipi e con una cucina varia ma che quasi mai si dimentica gli insegnamenti della gastronomia catalana, troviamo una miriade di bar, che spaziano dai cafè, ai “locali di tendenza”, passando per un’ampia gamma di proposte.

Il nostro tour alla scoperta delle bellezze barcellonesi parte dal Museu Nacional d’Art de Catalunya è ospitato all’interno del Palau Nacional e possiede la più vasta collezione al mondo di affreschi medievali. L’eccezionalità delle opere ha trovato una degna cornice nell’allestimento curato da Gae Aulenti che, attraverso una magica successione di nicchie e volte, ha realizzato un percorso di visita affascinante. Oggi, questo è tra i musei più importanti della Spagna. Tra le opere più note di epoca romanica spiccano la decorazione murale della chiesa di san Joan de Boì (lapidazione di Santo Stefano); gli affreschi dell’abside della chiesa di Ginestrarre de Cardos; le riproduzioni della chiesa di Sant Climent di Taüll; il nucleo maggiore della produzione di epoca gotica è formato dai dipinti su tavola nei quali si nota già l’influenza italiana come l’antepedium di Santa Colomba de Gramenet. Le raccolte di questo museo comprendono anche opere dal XVI al XIX, ma è una sezione più povera rispetto a quella medioevale. La presenza della collecciò Cambò allarga invece il panorama alla pittura internazionale, si tratta infatti di una preziosa collezione privata (appartenente al finanziere Cambò) che conta pezzi di grande rilievo. Aperto dalle 10 alle 19 da martedì al sabato; domenica 10-14.30; ingresso: € 4.80, ingresso libero il primo giovedì del mese; visite guidate su appuntamento. www.mnac.es 

Lasciando il museo si arriva in visita ad un altro importantissimo esponente dell’arte catalana: la Fundació Joan Miró fu fondata nel 1975 dallo stesso Miró che si distingue da altri autori per il suo eclettismo: fu litografista, pittore, scultore, sperimentando l’uso di tecniche e materiali innovativi, infatti alcuni dei suoi capolavori più suggestivi sono lavori di tessitura, con enormi e colorati “gomitoli” che formano figure oniriche. Questa fondazione ospita 217 pitture, 153 sculture, 9 opere su tessuto, oltre 5000 tra disegni e bozzetti e tutta l’opera grafica dell’artista. Nelle sale del museo e negli spazi all’aperto vi sono sezioni permanenti e mostre temporanee dei lavori dell’artista. Le sale della fondazione ospitano poi una raccolta scelta di altri maestri dell’arte contemporanea, in particolare si segnala la font de mercuri (tributo antifascista in memoria dell’attacco alla città di Almadén) disegnata da Alexander Calder, che venne messa in mostra insieme alla celebre Guernica di Picasso. Aperto 10-19 martedì, mercoledì, venerdì e sabato; 10-21.30 giovedì e 10-14.30 domenica. Ingresso € 7.20 (collezione completa); € 3.60 (mostre temporanee). www.bcn.fjmiro.es  .

Lasciando la fondazione, con i mezzi pubblici, arriviamo nel cuore della città vecchia dominata dalla Cattedrale che è una delle più alte espressioni del gotico catalano fu iniziata nel 1298 sotto re Juame II il Giusto e terminata nel 1459. L’esterno presenta linee semplici, tipiche del gotico catalano, ciò fa risaltare maggiormente la porta Sant Iu, la porta è una degli elementi più antichi della cattedrale e conserva parti della decorazione romanica. A fianco dell’imponente ingresso ci sono due campanili gemelli, vetrate decorate moderniste e 100 angeli scolpiti. La facciata ottocentesca è alta 70m. L’interno, austero e solenne, è a tre navate su pilastri a fascio, con transetto e coro a deambulatorio, le volte sono a crociera. Sulla destra dell’altare maggiore, una porta dà accesso al tesoro (visita solo su autorizzazione) che conserva reliquari e oggetti di culto, notevoli una croce professionale a smalti e un reliquario del ‘400 tempestato di pietre preziose. Dal transetto destro si passa al chiostro attraverso il quale si arriva al Museu de la Catedral (visita a pagamento ore 10-13 e 16-18.30; sabato e domenica 10-13) nel quale vengono conservati elementi della cattedrale romanica, sculture e dipinti catalani e spagnoli del ‘400 e ‘500. Cattedrale: aperta tutti i giorni dalle 8 alle 19.30, €4.

Facendo quattro passi nel centro città si arriva al famosissimo Museu Picasso che è nato grazie a tre donazioni: quella di Picasso, quella del critico Juame Sabartés e quella più cospicua di Jacqueline Picasso. Qui si rende omaggio al più acclamato artista del XX secolo. Con occhio di riguardo alla sua formazione, il museo vanta la più grande raccolta delle sue opere giovanili e della sua vita artistica, qui si trovano dai primi schizzi sui quaderni di scuola e i ritratti della sua famiglia alle opere dei periodi Rosa e Blu (soprattutto quest’ultimo). Spiccano tra le opere: El paseo de Colón, Barcellona, Hombre con Boina, Schizzo per la Guernica, El loco. Aperto 10-19.30 martedì-sabato e festivi; domenica 10-14.30. Ingresso: €5 (mostra permanente), €5 (mostre temporanee), €8 (biglietto cumulativo, ingresso gratuito la prima domenica del mese. www.musupicasso.bcn.es  .

Per chi si vuole riposare un po’, dopo tanto camminare, e magari fare anche uno spuntino può rifugiarsi all’interno del Parc de la Ciutadella una tranquilla oasi verde ideale per rilassarsi, passeggiando tra cascate, laghi, alberi e prati. All'interno sono conservati gli edifici eretti in occasione dell'Esposizione Universale del 1888, tra cui il Castello de tres Dragones, dell'arch. Domenech i Montaner, sorto come café dell'Esposizione e oggi sede del Museo di Zoologia dove spiccano gli scheletri di una balena e di un mammut; mentre le serre - Imbraculo e Invernaculo, con navate in legno e ferro battuto progettate per l'Esposizione Universale, ospitano il Museo di Geologia (1878) il primo museo di Barcellona, dedicato alle varie classi di minerali e pietre preziose.
All' interno de la Ciutadella c’è il Parlament de Catalunya, dove si incontrano il presidente della Catalogna e i vario gruppi politici. Passeggiando si trova una serie interessante di architetture moderniste, in particolare attraverso il passeig Picasso, che ne costituisce il confine sud: l' Umbracle, la serra delle palme, tutta in metallo per reggere vetrate su 3 campane, racchiude una ricca flora esotica; continuando il cammino si raggiunge lo Zoo, dove fino al 2003 era possibile vedere l' unico esemplare al mondo (in cattività) di gorilla albino. Poco distante troviamo il Palau de la Ciutadella, oggi in parte sede del Museu D' Art Modern, con opere di pittura e scultura di artisti catalani modernisti, noucentisti e dell' avanguardia, fra cui Salvadòr Dalì, Joan Mirò e Antoni Tàpies.
Nella parte nord del parco, oltre il laghetto artificiale, dove volendo si può noleggiare una barca a remi per una piccola e romantica gita, c'è una fontana a cascata dell’800 in stile barocco alla costruzione della quale partecipò anche Gaudì, in giovane età; cavalli alati con code di serpente sorvegliano la cascata e paffuti cherubini giocano fra i getti d’acqua.
Nel 1888 come ingresso di rappresentanza al parco fu scelto il passeig Lluis Companys che ricorda i viali di Parigi; poco fuori troviamo anche l' Arc de Triomf, alto 30 mt e opera di Josep Vilaseca i Casanovas, di stile moresco e completamente in mattoni, celebrante il commercio, l' industria, l' agricoltura e l' arte.
Il parco è aperto tutti i giorni dalle 9 alle 22.30.

Dopo esserci riposati e aver passeggiato in mezzo alla natura riprendiamo il nostro viaggio per arrivare alla Sagrada Familia è il monumento più conosciuto e visitato della città e ottava meraviglia del mondo. A prima vista colpisce soprattutto la grandiosità della concezione di questa imponente chiesa. A essa Gaudì iniziò ad occuparsi nel 1883 e dal 1915 al 1926, anno in cui morì, vi lavorò gratuitamente. Gaudì ideò per la chiesa una complessa simbologia, legata a moduli numerici: tre facciate: Natività (in questa facciata ci sono scolpite circa 100 specie animali e vegetali), Passione e Morte (iniziata nel 1978 e finita nel 2002 rappresenta la Passione e il Sacrificio di Gesù) e Gloria di Cristo; tre porte principali (le virtù teologali: Fede, Speranza e Carità); un torrione centrale (Gesù Cristo); circondato da quattro torri (gli Evangelisti) e altre 12 torri sulla facciata della Natività (gli Apostoli) una torre Absidale (la Vergine), e in più tutti gli ornamenti e sculture poste in rifinitura degli esterni ed interni dovevano riprendere motivi religiosi del Vecchio e Nuovo Testamento. Per comprendere questa simbologia è indispensabile visitare il Museu del Temple Espiatori de la Sagrada Famiglia allestito nella cripta. Il museo è l’unico spazio interno che abbia senso visitare visto che per il resto è un cantiere aperto. Invece è possibile la salita sulle guglie per vedere il meraviglioso panorama della città, ma questo non è consigliato a chi soffre di vertigini. Aperto nov-febb 9-18 tutti i giorni; mar-ott 9-19 tutti i giorni; apr-set 9-18 tutti i giorni; ingresso €8.

Antonio Gaudì è l’architetto, decoratore e scultore più famoso di Barcellona e portabandiera del movimento modernista. Per il primo ventennio della sua carriera Gaudì si impegnò come architetto e scultore e realizzò opere importanti ma non memorabili.
Fu invece determinante per l’artista l’assegnazione della direzione dei lavori per la costruzione della Sagrada Familia, dal 1914 si dedicò esclusivamente ed ossessivamente a questo progetto finendo per andare a vivere in una baracca all’interno del cantiere.

Il nostro giro turistico si conclude nella visita della Pedrera che è uno dei lavori più rappresentativi di Gaudì. Completato nel 1910 è un condominio dalla facciata costituita da piani orizzontali ondulati fissati a travi invisibili. Le intricate ringhiere in ferro battuto esemplificano la maestria artigianale tipica del modernismo e il tetto da fiaba costituito da camini che sembrano guerrieri medievali e condotti di ventilazione dalle bizzarre forme organiche. E da qui si ha una bellissima vista sul quartiere di Eixample.
Dentro questo edificio ci sono due cortili pieni di mosaici, pitture murali, stupefacenti decorazioni sui soffitti e scale ricurve ed elaborate che sembrano uscite dalle favole.
Al primo piano sono allestite le mostre temporanee, mentre nel bellissimo attico con soffitto a volta con mattoni a vista si trova Espai Gaudì una mostra di disegni, foto, modellini e installazioni multimediali per conoscere meglio l’artista.

Mi raccomando non andate via da Barcellona prima di aver percorso La Rambla un sistema di cinque grandiosi viali a platani, per una lunghezza totale di 1180m, che scorre dalla Plaça de Catalunya fino al mare, brulicante di attività di giorno e di notte, un paradiso per i voyeur. Queste le caratteristiche che distinguono tra di loro i viali:
Rambla Canaletes è la prima e la più corta, qui potrete noleggiare sedie (per tutta la giornata), mentre altre sono fissate al suolo gratuitamente per la sosta. È caratterizzata dalle numerosissimi negozi. All’inizio troverete la Font de Canaletes se berrete da questa fontana sarete certi di tornare nella città. Infatti un’iscrizione riporta la leggenda secondo cui tutti coloro che berranno le acque “si innamoreranno di Barcellona e vi faranno ritorno”.
Rambla del Estudis anch’essa punteggiata da grandi e coloratissimi spazi. Viene chiamata anche Rambla del Ocells sia per la colonia di passeri che nidifica sia per le numerose e chiassose bancarelle di venditori di uccellini (ma ci sono anche fagiani, quaglie, galli).
Rambla de Sant Josep detta anche Rambla dels Folors: fu sede del mercato dal ‘200 all’’800, la colorata esposizione di fiori nei chioschi che la animano è l’eredità di questa tradizione. Qui si trova il Mercat de la Boqueria caotico scrigno di cibi, questo mercato offre di tutto, da montagne di frutta a maialini grufolanti fino alle aragoste vive.
Rambla Caputxins è il tratto più turistico della passeggiata, sui lati si allineano affollatissimi bar e fast-food, affiancati da negozietti di memorabilia a uso turistico della città, ma soprattutto della squadra del Barça. La passeggiata centrale è il regno dei mimi, dei suonatori e delle “statue viventi”: qui gli artisti di strada si mettono in mostra e offrono saggi della loro abilità cercando di guadagnare qualche Euro.
Rambla Santa Monica si apre progressivamente verso il mare, è molto animata e luogo d’incontro della città. Numerosi pittori di strada affollano con il loro cavalletti la passeggiata: alcuni si propongono per eseguire ritratti e caricature, altri invece sperimentano tecniche pittoriche d’avanguardia. Alla fine della Rambla si trova il Monument a Colom, con il dito teso a indicare il mare, la statua di Colombo (1888) celebra il ritorno del navigatore in Spagna dopo la scoperta dell’America. Un ascensore conduce i visitatori sulla cime dove vedrete un panorama mozzafiato.

Per entrare nel mondo di Barcellona, clicca qui per vedere il video
 

 

 

NOTIZIE UTILI


Ufficio Spagnolo del Turismo: tel.0272004612 – 066783106
www.turismospagnolo.it - www.barcelona-on-line.es/ita/

Come arrivare:
In aereo: Barcellona è servita dalle maggiori compagnie aeree internazionali e l’aeroporto dista a 12 Km dalla città.
Iberia offre voli giornalieri da e per Barcellona da tutte le capitali europee. www.iberia.es 
Alitalia ha voli giornalieri da e per Milano e Roma per Barcellona. www.alitalia.it
Meridiana offre un volo giornaliero da e per Firenze. www.meridiana.it
In treno: treni Eurocity “Salvador Dalì” in partenza tre volte alla settimana da Milano-Torino per la stazione Sants. D’estate il servizio viene intensificato.
La durata del viaggio è di 13 ore.
In pullman: La Eurolines ( www.eurolines.it  ) ha corse da Roma, Venezia e Milano con frequenza trisettimanale durante l’anno e una frequenza giornaliera a luglio e agosto.
Dove alloggiare:
Rivoli Ramblas ***** La Rambla, 128
Tel: 93 481 76 76 www.rivolihotels.com 
Hotel Montecarlo**** La Rambla, 124
Tel: 93 412 04 04 www.hotelmontecarlobarcellona.com 
Hotel Sant Augustì*** Pl Sant Augustì, 3
Te: 93 318 16 58 www.hotelsa.com 
Hotel Duc de la Victòria** Duc de la Victòria, 15
Tel: 93 270 34 10 www.hotelnhducdelavictoria.com


 

 

 

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