Verona,
città di bellezza e primati, dove la
forma dà sostanza alla storia e ai
sentimenti. L’ha riconosciuto nel 2000
l’Unesco, iscrivendola nel patrimonio
mondiale dell’umanità non solo per il
centro storico, ma per l’intera area
urbana, estesa su 777, 9 ettari.
Protetta, autentica, originale e
stratificata in un tempo lungo duemila
anni. Epoche e stili sono disseminati in
armonica continuità da piazza Bra a
piazza Erbe, da Castelvecchio alle Arche
scaligere, dalle porte rinascimentali
alle fortificazioni austriache, fino al
cuore della rappresentanza
internazionale : l’ Arena, la più
antica, Palazzo della Gran Guardia la
più moderna. Questa è la forma che dà
sostanza alla storia; Giulietta dà
importanza ai sentimenti, come
testimoniano le 5000 lettere che riceve
in un anno da tutto il mondo.
Cosa incanta, diverte e appassiona di
Verona, quarta città turistica italiana
e secondo centro finanziario d’Italia?
Il respiro ininterrotto di beni
culturali romani e romanici; medioevali
e scaligeri; rinascimentali e veneziani;
ottocenteschi e neoclassici. Esserci,
quando mille e mille candele accendono
di bagliori le notti areniane, dove
Aida, Rigoletto, Butterfly, Carmen
cantano l’eterno duetto di amore-morte.
Esserci, certe notti, intorno all’8
marzo, quando le colonne di Palazzo
Barbieri, fasciate di luce nel
chiaroscuro di piazza Bra, diventano
baluginanti, ancestrali figure
femminili. Se il migliore anfitrione
della città è stato Shakespeare ( “non
c’è mondo fuor dalle tue mura” scrisse
nella tragedia Romeo and Julet, senza
mai esserci stato ), il Teatro Romano
gli dedica, con dovuta riconoscenza, la
migliore rassegna shakespeariana
d’Italia.
Talenti urbani
La provincia scaligera ha il primato
nazionale di produzione di vino Doc;
stella fissa dell’enologia mondiale, per
business e glamour è Vinitaly, salone
internazionale del vino e dei
distillati, another love story
felicemente replicata ogni aprile. Nuove
interpretazioni riserva Verona
all’architettura militare che ne fa
città fortificata di valore europeo per
mura romane, fortezza scaligera e
veneta, segni napoleonici e piazzaforte
asburgica.
Ai visitatori di Verona un consiglio e
un’avvertenza: camminare lentamente e
guardare in ogni direzione, dalle
pavimentazioni ai tetti, dai portali ai
poggioli (segni diffusi di un’elegante
architettura civile), dalle piazze ai
vicoli ai cortili, dall’Adige alle
colline. La sorpresa può stare sotto le
scarpe: i lastroni di pietra del Liston
e di corso Borsari esibiscono con
millenaria, frequente naturalezza le
ammoniti fossili, testimoni dell’atollo
corallino che ricopriva la zona 40
milioni d’anni fa. E’ città di pietre,
Verona, più che di mattoni, da quelle
bianche e rosate ricavate dall’ala
esterna dell’Arena, cadute e
riutilizzate dai costruttori di ogni
epoca, all’eccellenza del marmo veronese
esportato in tutto il mondo. Se il 22
maggio, giorno di S. Rita da Cascia, vi
trovate a Verona con un mazzo di rose,
fatele benedire nella Chiesa di Santa
Maria Antica. La santa dell’impossibile
intercede per far sbocciare il
possibile: basta guardare in alto e
appaiono i cavalieri scaligeri stagliati
nel cielo. Sono le Arche scaligere
(1300), le tombe dei Della Scala
innalzate su colonne di marmo, tra
guglie e cancellate in ferro battuto,
lievi e flessibili, culminanti con le
statue equestri di Cangrande, Mastino e
Cansignorio, che cavalcano alte su
Verona. Chi lascia Verona, ha sempre un
motivo per tornare, come la visita al
maestoso Castelvecchio, il
fortilizio-residenza dei Della Scala,
collegato con un largo ponte, belvedere
sulla città, all’altra riva dell’Adige.
Conserva la maggiore collezione d’arte
di Verona, tra cui la pittura veneta dal
‘400 al ‘700 (opere di Paolo Veronese,
Mantegna, Tintoretto, Tiepolo) e il
“tesoro della pignata”, i gioielli
d’epoca scaligera rinvenuti casualmente
in una pentola.
Eventi di primavera
Verona in love, 10-14 febbraio 2007
“Se ami qualcuno portalo a Verona:
città dell’amore” questo lo slogan della
manifestazione organizzata
dall’assessorato al Turismo del Comune
di Verona e dal Consorzio Verona
Tuttintorno. Tra le iniziative
(spettacoli, concerti, mostre)
all’insegna dell’amore, si segnalano:
l’illuminazione a cuori rossi sul
percorso che da piazza Bra conduce alla
casa di Giulietta, per un’atmosfera
suggestiva e romantica; alla casa di
Giulietta si potranno vestire i panni
dei due amanti veronesi, scattare
particolari foto ricordo e spedire
lettere d’amore con uno speciale annullo
filatelico. Per chi ama festeggiare il
giorno degli innamorati con un
appuntamento romantico al ristorante, è
indetto il concorso Due cuori a Tavola
con estrazione di simpatici premi. (
www.veronainlove.it ).
Passeggiata sopra Castelvecchio
Con il restauro dei camminamenti di
ronda, il recupero della torre
dell’orologio ospitante la statua
equestre di Mastino II della Scala e
l’adiacente giardino pensile, si apre al
pubblico, da marzo, un nuovo percorso
museale di grande fascino con visione
panoramica sulla città.
Il Settimo Splendore. La Modernità
della Malinconia
Palazzo della Ragione 25 marzo - 27
luglio 2007
Centottanta capolavori dal Botticelli al
Tintoretto, da Michelangelo a El Greco
fino a De Chirico e Modigliani saranno
in mostra nel restaurato Palazzo della
Ragione, a cura di Giorgio Cortenova,
direttore della Galleria d’arte moderna
e dell’Assessorato alla cultura del
Comune di Verona. La ricerca del
curatore ruota intorno a quell’
intreccio di amore ideale, malinconia e
meditativa riflessione che
caratterizzano il settimo cielo, ovvero,
“il settimo splendore” del Paradiso
dell’Alighieri. Sono principi e
sentimenti che attraversano i secoli e
sono fortemente presenti nella
sensibilità contemporanea.
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