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Cicloviaggio in Guadalupa

di Carlo Ferrari

 

Marie Galante significa una qualità di vita che appartiene ormai a pochi angoli del Mondo, facile da riconoscere ed assaporare appena sbarcati, una realtà che cammina su ritmi e tra silenzi magari facili da immaginare ma che per capire devi venire a provare. Gente semplice,così semplice che si entusiasma per una foto al punto di volerne una in nostra compagnia con tanto di consegna di recapito postale per averne una copia in regalo. Simpaticamente curiosa con il forestiero che fa notizia con bicicletta e borse appese ai lati, che si ferma a chiedere acqua e che srotola la cartina sotto il loro naso cento volte al giorno timoroso non tanto di perdersi lui, quanto di perdersi qualcosa di quanto c’è da vedere. Allegra ma mai invadente, amante del ballo e della musica ma non del chiasso e degli eccessi. Anime che non conoscono l’ ansia e la fretta, anche perché c’è ben poco bisogno della fretta visto che sta tutto in un girotondo piccolo così, tanto è questo ovale di erba, sabbia e canna da zucchero delle Piccole Antille. Un territorio né particolarmente fotogenico né ricco di manifestazioni naturali particolarmente entusiasmanti, dove non c’è canna ci sono pascoli e le macchie boschive sono rare, ma proprio questa connotazione campagnola in ambiente tropicale ne fa un soggetto a modo suo originale. E poi quando si arriva dalla caotica Europa, la sola sensazione di spazio e silenzio che regna a Marie Galante è quell’atmosfera in cui ti immergi subito e che subito ti conquista. Fisicamente molto simile all’estremo nord scozzese con la drammaticità delle scogliere della Gueule Grand Gouffre e di Caye Plate, con le mucche che brucano allo stato bravo per ogni dove ma splendidamente tropicale con le trasparenti lagune di Plage d’Anse Canot, Plage de Moustique, Plage du Vieux Fort e Plage de la Feuillère, coronate da bianca arena come si conviene alla più caraibica delle terre insulari. Con i resti dei vecchi mulini a vento disseminati sul territorio e lasciati purtroppo decadere, quando potrebbero rallegrare non poco, come il “Moulin de Bèzard”, l’unico conservato, vero totem per turisti curato e circondato di fiori. Con Saint Louis, Grand Bourg e Capesterre che più che essere i tre centri maggiori sono tre piccoli paesi dove ogni finestra è quella del proprio vicino e dove dalla maggior parte delle finestre delle vecchie case creole in legno salti direttamente sulla spiaggia. La chiesa, la piazzetta, il negozio di commestibili, il barbiere, l’immancabile baretto, et voilà, le presentazioni sono fatte! La bicicletta è il mezzo ideale per visitarla, senza barriere di lamiera attorno, per far propri odori, suoni, panorami e soggetti. E dal molo di Marie Galante le nostre bici hanno fatto rotta su Point-à-Pitre per andare alla scoperta della Guadalupa, dove il viaggio è cambiato un poco. Un poco tanto riguardo alle strade, decisamente più ingombre di veicoli se si percorre l’arteria principale che compie il perimetro di tutto il “papillon”, molto ma molto più rilassanti non appena ci si discosta da essa. Tendenzialmente piatte od al massimo collinari sull’ala di Grand Terre ed in specialmodo se ci si addentra nei pascoli dei Grands Fonds, ma con salite decisamente costanti e dure a Basse Terre, sia sulla sua costa occidentale, sia sulla bella Route de la Traversèe che attraversa da un lato all’altro l’ala. Salite non troppo ripide, dato che la sofferenza della scalata è sempre ben ripagata dal panorama che si gode mano a mano che si guadagna dislivello, e comunque quasi sempre immerse in una varia e rigogliosa vegetazione. Non dimenticate, giusto per spezzare le fatiche di pedale giornaliere, le visite alla “Maison du Cacao” di Grand Plaine, nei pressi di Pointe Noire, una ricerca storica e culinaria su tutto quanto riguardi il prezioso frutto tropicale, con tanto di degustazione e piccola piantagione annessa, ed al “Musèe du Rhum” di Bellevue, nei pressi di Sainte Rose, dove oltre ad una completa collezione di articoli e macchinari che nella storia sono stati usati per la raccolta della canna e la distillazione del suo succo, si può ammirare una colossale esposizione di insetti e coleotteri endemici della Guadalupa. Oppure ad una delle tante distillerie di rhum dove assisterete all’ intero ciclo di produzione, ed allo spaccio potrete acquistare il regalo più “gustoso” e “guadalupense”, come la Distillerie Longueteau di Bel Air, nei pressi di Sainte Marie, la più antica distilleria dell’isola ancora in attività e funzionante a vapore. E se vi affascina la botanica, non avrete che l’imbarazzo della scelta tra “ Le Jardin Crèole de la Guadeloupe, a 2km. da Sainte Rose, e “Le Jardin Botanique de Deshaies”,1,5 km. a sud dell’ omonima cittadina. Consiglierei di mettere nel programma di viaggio un paio di giornate per visitare Point-à-Pitre, magari per scegliere dei bei scampoli di colorata stoffa “madras”, altro presente tipico, o per fare incetta di aromi al mercato delle spezie, per addentrarsi nel colorato mercato della frutta e del pesce o anche solo per godersi la frescura della sera sulla bella Place de la Victoire adornata di alberi, fiori e vecchie case di legno, dove si concentrano tutti e dove c’è sempre una buona occasione per assistere a qualche spettacolo di musica e balli, magari dopo avere ascoltato la messa alla chiesa di Saint Pierre et Paul. La scenografia bretone di Pointe des Chàteaux, le architetture dell’insenatura della Porte d’ Enfer, le falesie di Pointe du Piton, il viale dei “cocotiers” detto anche Allèè Dumanoir di Capesterre-Belle Eau, l’ isolotto di Gosier, la litoranea attorno a Pointe de la Vigie, Saint Anne e la sua spiaggia, la Plage de Trois Rivières, la Plage de Deshaies, la Plage du Lagon di St. François, non traspirano forse il senso di pace di Marie Galante, ma sicuramente sono parte di questo simpatico, divertente ed indubbiamente bello cicloviaggio caraibico. Una meta un poco lontana ma ottima per accorciare l’ inverno di una dozzina di giorni. Una meta alla portata di tutti, comodamente servita direttamente dall’ Italia e molto meno dispendiosa dell’ Europa. Una meta leggera, con poche fatiche, tappe corte e mai estreme. Una meta adatta a moltissimi, dove il principiante inizia a prendere confidenza con l’ incedere delle tappe, ed il veterano gode appieno sentendosi sempre due gradi sopra la difficoltà massima. Una meta dove il bello non è solo pedalare ma anche arrivare senza patemi in tempo laddove c’è una spiaggia dove sdraiarsi un paio di ore a contemplare uno dei tanti, piccoli paradisi che questo nostro mondo può ancora offrirci e che nell’ arcipelago della Guadalupa esistono ancora.

 

 

 

NOTIZIE UTILI

 

Come arrivare:
AIR FRANCE tel.848 884466 (chiamata urbana) www.airfrance.it  da undici aeroporti italiani raggiunge Point-à-Pitre via Parigi due volte al giorno con prezzi a partire da 641€
Marie Galante è raggiungibile da Point-à-Pitre con i traghetti Brudey Frères ed Express des Isles, sei volte al giorno in 45’ per 39€ A/R bicicletta compresa.
NOTA: Dovendo andare a Marie Galante consiglio di dormire a Pointe-à-Pitre che, contrariamente a quanto dice una famosissima e costosa nonché sottilissima guida, è una città piacevole e con ottimi alberghi e ristoranti, che merita sicuramente una giornata piena. Un ottimo albergo è l’Hotel Saint John, 85€ la doppia con grande colazione a poco più di 1km. dal traghetto. Da non perdere gli spaghetti ai frutti di mare del Caraibe Cafè in Place de la Victoire.

Documenti ed altro
Siamo in un paese della CEE, quindi è necessaria la sola carta di identità. Portare appresso il tesserino sanitario da esibire per l’assistenza medica. Consiglio tuttavia una buona polizza assicurativa come la “Viaggi no-stop” di EUROP ASSISTANCE che oltre a coprire le spese sanitarie ed un eventuale rientro forzato vi cautela da eventuali danni causati ad altri.
La moneta è ovviamente l’ Euro. E’ possibile il prelievo di contante dai bancomat con il PIN e la carta usati in Italia (informarsi sulla commissione dalla propria banca). Per telefonare molto convenienti le “telecartes” da usarsi nei telefoni pubblici, in diversi tagli e molto belle per i collezionisti.
Il fuso orario è 5 ore indietro nella stagione invernale e 6 ore indietro in quella estiva.

Quando andare
La stagione più asciutta e soleggiata va da Gennaio ad Aprile, mentre la più umida e piovosa va da Luglio a Dicembre. Agosto e Settembre sono i mesi dei cicloni. Maggio e Giugno sono intermedi come precipitazioni, ma i servizi hanno prezzi più bassi e le fioriture sono nel momento migliore.

Dove dormire
Chambre d’ Hotes in B&B ed hotels. I prezzi sono nettamente inferiori a quelli italiani ed il servizio, negli hotels, è eccezionale. Ce ne sono ovunque e per tutte le tasche.
Questi i siti da consultare:
www.gites-de-france.fr  www.ecotourisme.org  www.guadeloupe-fr.com 

Dove mangiare
Non c’è che l’imbarazzo della scelta. Da buoni ciclisti a metà giornata erano biscotti, banane, frutta in genere e talvolta una baguette al prosciutto acquistati nei negozietti lungo la strada. La colazione era inclusa nel prezzo della stanza, mentre le cene sono valide sia consumate in hotel sia nei ristoranti. Ottime, generose ed a buon prezzo le portate di pesce.

Cosa comperare
Due sono gli articoli che significano un viaggio in Guadalupa, una bottiglia di rhum e la stoffa “madras”. A seguire spezie e pesci colorati in legno laccato, oggetti in legno, figurine intagliate nella latta e dipinti stile haitiano a motivi caraibici.

Cosa portare
Vestiario estivo, con sandali da viaggiatore per i momenti di riposo. Per pedalare ottimi gli scarponcini bici-trekking “Runaway” NORTHWAVE, molto più pratici e versatili delle scarpe rigide. Aggiungete un giacchettino leggero antiacqua ed è tutto. Tra bici e spiagge sarete sempre sotto il sole, dunque procuratevi un buon paio di occhiali polarizzati come i leggerissimi REVO 4011. Tenetevi ben idratati, magari portandovi buone dosi di Fit-Aktiv HALEKO ed un reintegratore come il Top Perform HALEKO. Usate comunque borse stagne e con sistemi di fissaggio rapidi e bloccati, come le SCI-CON art.38. Mettete il doppio portaborraccia e portate tutto il necessario per eventuali guasti della bici, perché non mi risulta esistano ciclomeccanici fuori da Point-à-Pitre.

Indirizzi utili
Maison de la France, Via Larga 7 – 20122 Milano tel. 899 199 072 (0,52€+IVA /min.) - info.it@franceguide.com  www.franceguide.com  www.cr-guadeloupe.fr 

Le carte e le guide
Una buona carta è “Guadeloupe”, foglio No. 510 pubblicata dall’ Institut Gèographique National (IGN) scala 1: 100 000.
La guida più completa ed aggiornata in assoluto è “Guadeloupe-St.Martin-St.Barth” della collana “ROUTARD” edizione 2006- 12,90€ – www.routard.com   

 

 

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