Marie
Galante significa una qualità di vita
che appartiene ormai a pochi angoli del
Mondo, facile da riconoscere ed
assaporare appena sbarcati, una realtà
che cammina su ritmi e tra silenzi
magari facili da immaginare ma che per
capire devi venire a provare. Gente
semplice,così semplice che si entusiasma
per una foto al punto di volerne una in
nostra compagnia con tanto di consegna
di recapito postale per averne una copia
in regalo. Simpaticamente curiosa con il
forestiero che fa notizia con bicicletta
e borse appese ai lati, che si ferma a
chiedere acqua e che srotola la cartina
sotto il loro naso cento volte al giorno
timoroso non tanto di perdersi lui,
quanto di perdersi qualcosa di quanto
c’è da vedere. Allegra ma mai invadente,
amante del ballo e della musica ma non
del chiasso e degli eccessi. Anime che
non conoscono l’ ansia e la fretta,
anche perché c’è ben poco bisogno della
fretta visto che sta tutto in un
girotondo piccolo così, tanto è questo
ovale di erba, sabbia e canna da
zucchero delle Piccole Antille. Un
territorio né particolarmente fotogenico
né ricco di manifestazioni naturali
particolarmente entusiasmanti, dove non
c’è canna ci sono pascoli e le macchie
boschive sono rare, ma proprio questa
connotazione campagnola in ambiente
tropicale ne fa un soggetto a modo suo
originale. E poi quando si arriva dalla
caotica Europa, la sola sensazione di
spazio e silenzio che regna a Marie
Galante è quell’atmosfera in cui ti
immergi subito e che subito ti
conquista. Fisicamente molto simile
all’estremo nord scozzese con la
drammaticità delle scogliere della
Gueule Grand Gouffre e di Caye Plate,
con le mucche che brucano allo stato
bravo per ogni dove ma splendidamente
tropicale con le trasparenti lagune di
Plage d’Anse Canot, Plage de Moustique,
Plage du Vieux Fort e Plage de la
Feuillère, coronate da bianca arena come
si conviene alla più caraibica delle
terre insulari. Con i resti dei vecchi
mulini a vento disseminati sul
territorio e lasciati purtroppo
decadere, quando potrebbero rallegrare
non poco, come il “Moulin de Bèzard”,
l’unico conservato, vero totem per
turisti curato e circondato di fiori.
Con Saint Louis, Grand Bourg e
Capesterre che più che essere i tre
centri maggiori sono tre piccoli paesi
dove ogni finestra è quella del proprio
vicino e dove dalla maggior parte delle
finestre delle vecchie case creole in
legno salti direttamente sulla spiaggia.
La chiesa, la piazzetta, il negozio di
commestibili, il barbiere, l’immancabile
baretto, et voilà, le presentazioni sono
fatte! La bicicletta è il mezzo ideale
per visitarla, senza barriere di lamiera
attorno, per far propri odori, suoni,
panorami e soggetti. E dal molo di Marie
Galante le nostre bici hanno fatto rotta
su Point-à-Pitre per andare alla
scoperta della Guadalupa, dove il
viaggio è cambiato un poco. Un poco
tanto riguardo alle strade, decisamente
più ingombre di veicoli se si percorre
l’arteria principale che compie il
perimetro di tutto il “papillon”, molto
ma molto più rilassanti non appena ci si
discosta da essa. Tendenzialmente piatte
od al massimo collinari sull’ala di
Grand Terre ed in specialmodo se ci si
addentra nei pascoli dei Grands Fonds,
ma con salite decisamente costanti e
dure a Basse Terre, sia sulla sua costa
occidentale, sia sulla bella Route de la
Traversèe che attraversa da un lato
all’altro l’ala. Salite non troppo
ripide, dato che la sofferenza della
scalata è sempre ben ripagata dal
panorama che si gode mano a mano che si
guadagna dislivello, e comunque quasi
sempre immerse in una varia e rigogliosa
vegetazione. Non dimenticate, giusto per
spezzare le fatiche di pedale
giornaliere, le visite alla “Maison du
Cacao” di Grand Plaine, nei pressi di
Pointe Noire, una ricerca storica e
culinaria su tutto quanto riguardi il
prezioso frutto tropicale, con tanto di
degustazione e piccola piantagione
annessa, ed al “Musèe du Rhum” di
Bellevue, nei pressi di Sainte Rose,
dove oltre ad una completa collezione di
articoli e macchinari che nella storia
sono stati usati per la raccolta della
canna e la distillazione del suo succo,
si può ammirare una colossale
esposizione di insetti e coleotteri
endemici della Guadalupa. Oppure ad una
delle tante distillerie di rhum dove
assisterete all’ intero ciclo di
produzione, ed allo spaccio potrete
acquistare il regalo più “gustoso” e “guadalupense”,
come la Distillerie Longueteau di Bel
Air, nei pressi di Sainte Marie, la più
antica distilleria dell’isola ancora in
attività e funzionante a vapore. E se vi
affascina la botanica, non avrete che
l’imbarazzo della scelta tra “ Le Jardin
Crèole de la Guadeloupe, a 2km. da
Sainte Rose, e “Le Jardin Botanique de
Deshaies”,1,5 km. a sud dell’ omonima
cittadina. Consiglierei di mettere nel
programma di viaggio un paio di giornate
per visitare Point-à-Pitre, magari per
scegliere dei bei scampoli di colorata
stoffa “madras”, altro presente tipico,
o per fare incetta di aromi al mercato
delle spezie, per addentrarsi nel
colorato mercato della frutta e del
pesce o anche solo per godersi la
frescura della sera sulla bella Place de
la Victoire adornata di alberi, fiori e
vecchie case di legno, dove si
concentrano tutti e dove c’è sempre una
buona occasione per assistere a qualche
spettacolo di musica e balli, magari
dopo avere ascoltato la messa alla
chiesa di Saint Pierre et Paul. La
scenografia bretone di Pointe des
Chàteaux, le architetture
dell’insenatura della Porte d’ Enfer, le
falesie di Pointe du Piton, il viale dei
“cocotiers” detto anche Allèè Dumanoir
di Capesterre-Belle Eau, l’ isolotto di
Gosier, la litoranea attorno a Pointe de
la Vigie, Saint Anne e la sua spiaggia,
la Plage de Trois Rivières, la Plage de
Deshaies, la Plage du Lagon di St.
François, non traspirano forse il senso
di pace di Marie Galante, ma sicuramente
sono parte di questo simpatico,
divertente ed indubbiamente bello
cicloviaggio caraibico. Una meta un poco
lontana ma ottima per accorciare l’
inverno di una dozzina di giorni. Una
meta alla portata di tutti, comodamente
servita direttamente dall’ Italia e
molto meno dispendiosa dell’ Europa. Una
meta leggera, con poche fatiche, tappe
corte e mai estreme. Una meta adatta a
moltissimi, dove il principiante inizia
a prendere confidenza con l’ incedere
delle tappe, ed il veterano gode appieno
sentendosi sempre due gradi sopra la
difficoltà massima. Una meta dove il
bello non è solo pedalare ma anche
arrivare senza patemi in tempo laddove
c’è una spiaggia dove sdraiarsi un paio
di ore a contemplare uno dei tanti,
piccoli paradisi che questo nostro mondo
può ancora offrirci e che nell’
arcipelago della Guadalupa esistono
ancora.
|
NOTIZIE UTILI
Come arrivare:
AIR FRANCE tel.848 884466 (chiamata
urbana)
www.airfrance.it da undici
aeroporti italiani raggiunge
Point-à-Pitre via Parigi due volte al
giorno con prezzi a partire da 641€
Marie Galante è raggiungibile da
Point-à-Pitre con i traghetti Brudey
Frères ed Express des Isles, sei volte
al giorno in 45’ per 39€ A/R bicicletta
compresa.
NOTA: Dovendo andare a Marie
Galante consiglio di dormire a
Pointe-à-Pitre che, contrariamente a
quanto dice una famosissima e costosa
nonché sottilissima guida, è una città
piacevole e con ottimi alberghi e
ristoranti, che merita sicuramente una
giornata piena. Un ottimo albergo è
l’Hotel Saint John, 85€ la doppia con
grande colazione a poco più di 1km. dal
traghetto. Da non perdere gli spaghetti
ai frutti di mare del Caraibe Cafè in
Place de la Victoire.
Documenti ed altro
Siamo in un paese della CEE, quindi è
necessaria la sola carta di identità.
Portare appresso il tesserino sanitario
da esibire per l’assistenza medica.
Consiglio tuttavia una buona polizza
assicurativa come la “Viaggi no-stop” di
EUROP ASSISTANCE che oltre a coprire le
spese sanitarie ed un eventuale rientro
forzato vi cautela da eventuali danni
causati ad altri.
La moneta è ovviamente l’ Euro. E’
possibile il prelievo di contante dai
bancomat con il PIN e la carta usati in
Italia (informarsi sulla commissione
dalla propria banca). Per telefonare
molto convenienti le “telecartes” da
usarsi nei telefoni pubblici, in diversi
tagli e molto belle per i collezionisti.
Il fuso orario è 5 ore indietro nella
stagione invernale e 6 ore indietro in
quella estiva.
Quando andare
La stagione più asciutta e soleggiata va
da Gennaio ad Aprile, mentre la più
umida e piovosa va da Luglio a Dicembre.
Agosto e Settembre sono i mesi dei
cicloni. Maggio e Giugno sono intermedi
come precipitazioni, ma i servizi hanno
prezzi più bassi e le fioriture sono nel
momento migliore.
Dove dormire
Chambre d’ Hotes in B&B ed hotels. I
prezzi sono nettamente inferiori a
quelli italiani ed il servizio, negli
hotels, è eccezionale. Ce ne sono
ovunque e per tutte le tasche.
Questi i siti da consultare:
www.gites-de-france.fr
www.ecotourisme.org
www.guadeloupe-fr.com
Dove mangiare
Non c’è che l’imbarazzo della scelta. Da
buoni ciclisti a metà giornata erano
biscotti, banane, frutta in genere e
talvolta una baguette al prosciutto
acquistati nei negozietti lungo la
strada. La colazione era inclusa nel
prezzo della stanza, mentre le cene sono
valide sia consumate in hotel sia nei
ristoranti. Ottime, generose ed a buon
prezzo le portate di pesce.
Cosa comperare
Due sono gli articoli che significano un
viaggio in Guadalupa, una bottiglia di
rhum e la stoffa “madras”. A seguire
spezie e pesci colorati in legno
laccato, oggetti in legno, figurine
intagliate nella latta e dipinti stile
haitiano a motivi caraibici.
Cosa portare
Vestiario estivo, con sandali da
viaggiatore per i momenti di riposo. Per
pedalare ottimi gli scarponcini
bici-trekking “Runaway” NORTHWAVE, molto
più pratici e versatili delle scarpe
rigide. Aggiungete un giacchettino
leggero antiacqua ed è tutto. Tra bici e
spiagge sarete sempre sotto il sole,
dunque procuratevi un buon paio di
occhiali polarizzati come i leggerissimi
REVO 4011. Tenetevi ben idratati, magari
portandovi buone dosi di Fit-Aktiv
HALEKO ed un reintegratore come il Top
Perform HALEKO. Usate comunque borse
stagne e con sistemi di fissaggio rapidi
e bloccati, come le SCI-CON art.38.
Mettete il doppio portaborraccia e
portate tutto il necessario per
eventuali guasti della bici, perché non
mi risulta esistano ciclomeccanici fuori
da Point-à-Pitre.
Indirizzi utili
Maison de la France, Via Larga 7 – 20122
Milano tel. 899 199 072 (0,52€+IVA /min.)
-
info.it@franceguide.com
www.franceguide.com
www.cr-guadeloupe.fr
Le carte e le guide
Una buona carta è “Guadeloupe”, foglio
No. 510 pubblicata dall’ Institut
Gèographique National (IGN) scala 1: 100
000.
La guida più completa ed aggiornata in
assoluto è
“Guadeloupe-St.Martin-St.Barth” della
collana “ROUTARD” edizione 2006- 12,90€
–
www.routard.com
|