Quando
nel 1304 vi nacque Francesco Petrarca,
Arezzo, fiorente città della
Toscana orientale, già vantava
un’origine antica. Abitata fin dalla
preistoria, come dimostra il
ritrovamento risalente al Paleolitico
del cosiddetto "uomo dell'Olmo" portato
alla luce nell’omonima frazione aretina,
in epoca etrusca (di cui si conservano
esempi come la Chimera) la città fu sede
di una delle 12 lucumonie per poi
divenire città romana di importanza
strategica e centro di fiorenti attività
commerciali. Nel Medioevo Arezzo fu
libero comune di inclinazione ghibellina
prima di soccombere al dominio della
guelfa Firenze ed essere annessa al
granducato mediceo.
Le notevoli testimonianze d’arte e
storia sono conservate nel bel centro
storico che si arrampica su un colle e
all’interno dei musei cittadini. Primo
fra tutti il Museo Archeologico
nei pressi dell'Anfiteatro romano, dove
si possono ammirare raccolte di monete,
bronzi, statue, resti di pavimenti
romani, vasi greci ed etruschi e i "vasi
corallini", per i quali Arezzo fu famosa
nel mondo romano. Oppure il Museo
Statale d'Arte Medievale e Moderna,
che ospita una notevole rassegna della
pittura aretina e una splendida
collezione di maioliche. Di grande
suggestione è poi la Casa Vasari
con annesso Museo Vasariano.
Cuore della città è la rettangolare
piazza S. Francesco con la basilica di
S. Francesco. Nel suo interno, dalle
semplici eppure grandiose forme
gotico-francescane, si alternano
numerosi affreschi tra i quali hanno
raggiunto fama universale quelli
rievocanti la Leggenda della Vera Croce,
che Piero della Francesca eseguì
tra il 1453 e il 1464, realizzando una
delle massime testimonianze della
pittura italiana del Rinascimento
(visita su prenotazione allo 0575
352.727 o su
www.apt.arezzo.it
). Poco
distante, su Corso Italia, si leva una
delle più belle testimonianze dell’arte
romanica in Toscana: la chiesa Santa
Maria della Pieve. Il suo campanile,
detto “dalle cento buche” per le
numerose bifore abbinate, è uno degli
elementi caratterizzanti il profilo
cittadino. Percorrendo via di Seteria,
così chiamata perché popolata nel 1300
dalle botteghe dei setaioli, si entra in
Piazza Grande. Resa famosa dal film di
Benigni “La vita è bella” ma soprattutto
dalla tradizionale “Giostra del
Saracino”, la piazza è adattata su
di un piano inclinato. Considerata una
vera e propria antologia di stili
architettonici (dal romanico al gotico,
dal rinascimentale al barocco), Piazza
Grande è una delle più originali e
pittoresche piazze d’Italia circondata
da case, palazzi nobiliari e torri, dal
prezioso Palazzo della Fraternità dei
Laici e dal Loggiato del Vasari.
Vale la pena di continuare la visita in
salita del centro per arrivare fino alla
Cattedrale di San Donato e alla Fortezza
Medicea. Costruita in uno slanciato
gotico toscano, la cattedrale custodisce
nel suo grandioso interno pregevoli
opere d’arte, come il famoso affresco di
Piero della Francesca raffigurante la
Maddalena e le vetrate istoriate di
Guglielmo de Marcillat. Prima di
ridiscendere si può e, anzi, ci si deve
concedere una pausa nel passeggio del
Prato, l’ampio giardino pubblico che
porta alla Fortezza Medicea dalla quale
si gode un bellissimo panorama sulla
città e la piana aretina. Prima di
lasciare la parte alta della città non
bisogna farsi mancare una visita alla
Chiesa di San Domenico, esempio di
gotico lineare con campanile asimmetrico
a vela, dove si trova un mirabile
Crocifisso che un giovane Cimabue
dipinse prima di lavorare a Firenze e
Assisi.
Ma Arezzo non è solo un grande centro
culturale e artistico. Se si vuole
cedere alla tentazione di fare shopping,
nel centro storico si incontrano
numerosi negozi di antiquariato,
oreficeria (per cui Arezzo è famosa),
prodotti tipici e belle boutique
d’abbigliamento e accessori. E se è lo
stomaco a recriminare un po’
d’attenzione, l’enogastronomia locale è
a base di piatti semplici ma gustosi,
come i crostini neri, la minestra di
pane, la zuppa del Tarlati, il gattò
(dolce tipico), tutto accompagnato dai
vini dei colli aretini e da un ottimo
vinsanto.
Eventi tutto l’anno
Nella splendida cornice di Piazza
Grande e del centro storico si tiene
ogni prima domenica del mese e
il sabato precedente la Fiera
Antiquaria, nota in tutta Italia sia per
la lunga tradizione che per la bellezza
dei luoghi in cui si svolge. Sui banchi
disseminati per le piazze cittadine si
trova ogni tipo di oggetto di
antiquariato, modernariato e
collezionismo. Ad Arezzo partecipano
diverse centinaia di espositori,
provenienti non soltanto dalla Toscana
ma un po' da tutta Italia. Agli spazi
espositivi allestiti nelle vie e piazze
cittadine, si affiancano un numero
considerevole di negozi specializzati di
antiquariato e gallerie private che, in
occasione della Fiera, rimangono aperti
e sono quindi visitabili.
La musica come cultura: ad Arezzo note
antiche e moderne risuonano in armonia
in occasione del Concorso Polifonico
Internazionale “Guido d’Arezzo”
(ogni anno a fine agosto,
www.polifonico.org
) e di “Arezzo Wave” (ogni anno a luglio,
www.arezzowave.com
), festival di
musica rock tra i più importanti
d'Europa.
Il calendario degli eventi annuali
aretini non è completo senza la
Giostra del Saracino, una
rievocazione medievale con corteo
storico che si svolge ad Arezzo da
secoli, presumibilmente dal XIII secolo.
La Giostra è un gioco cavalleresco che
si corre nella Piazza Grande il
penultimo sabato del mese di giugno
(Giostra di San Donato, patrono della
città) e la prima domenica del mese di
settembre (Giostra di Settembre) e alla
quale prendono parte gli antichi
quartieri aretini di Porta S. Andrea,
Porta Crucifera, Porta del Foro e Porta
S. Spirito. Il gioco consiste nel
colpire un bersaglio, posto sullo scudo
del Buratto (un automa girevole che
impersona il "Re delle Indie"), con un
colpo di lancia al termine di una veloce
carriera a cavallo. Il tutto senza farsi
colpire dal mazzafrusto, imbracciato dal
Buratto stesso. Vince la “Lancia d’oro”
il cavaliere che colpisce più al centro
lo scudo del Saracino e realizza il
punteggio più alto.
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