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In Calabria alla scoperta delle “Città del Sole”

di Nicola Fudoli

 

Le hanno ribattezzate “le città del sole”. Perché in questo lembo di Calabria, un tempo Magna Grecia, il sole non si fa certo desiderare. In estate, certamente, ma anche in inverno. E rappresentano un ideale circuito alla scoperta degli angoli più caratteristici della Regione, che si snoda lungo la Riviera dei Gelsomini fino alla Riserva naturale marina di Capo Rizzuto, sullo Jonio, per concludersi, sul Tirreno, a Tropea, la cittadina che domina il Capo Vaticano.
Il tour potrebbe cominciare da Isola Capo Rizzuto, al centro dell’omonimo promontorio che raffigura il tallone della Calabria, nella provincia di Crotone. Basta pensare che la sua fondazione risale al 1200 a.C. per capire quanta storia è transitata da questi lidi che videro
bizantini, greci ortodossi, turchi e saraceni, spagnoli ed aragonesi, che vi lasciarono castelli, cinte murarie e torri di avvistamento, ma anche edifici religiosi. Molte le cose da vedere durante il soggiorno: il Castello aragonese, che sorge su una antica fortezza fatta edificare da Annibale;la cinquecentesca Chiesa di S. Marco, il Vecchio Borgo, la Chiesa Arcipretale di epoca rinascimentale con campanile dell’epoca e il Palazzo Arcivescovile. Da ricordare che proprio qui, nel tratto costiero che va da Capo Donato a Barco Vercillo, sul promontorio di Capo Colonna, dove svetta l’unica colonna rimasta a testimonianza del tempio di Hera Lacinia, si estende la Riserva naturale marina che custodisce una preziosa “macchia mediterranea”, mentre nella frazione Le Castella sorge l’omonimo villaggio turistico, tra i più noti e frequentati della regione.
Percorrendo in senso orario l’Autostrada del Sole (A3 Sa-Rc), si raggiunge Soverato, la “perla dello Jonio”, adagiata su una collina che domina il Golfo di Squillace. Fondata dai Siculi e successivamente passata sotto l’influenza greca, la cittadina vanta oggi, assieme all’incanto di una natura generosa, strutture ricettive e balneari di grande efficienza.
Suggestivo l’antico borgo medioevale, nelle cui vicinanze sorge la bella Chiesa parrocchiale, nella quale si possono ammirare due pregevoli opere del Gagini. Da vedere l’imponente monastero agostiniano di Santa Maria della Pietà, lungo il corso del torrente Beltrame, la Torre di Carlo V, il Parco Archeologico della Calabria. A pochi chilometri si trova la Baia di Caminia, una bella spiaggia incastonata tra una parete collinare ed una incantevole teoria di grotte, dove sorge il Villaggio Blanca Cruz, costituito da 22 comode abitazioni rustiche in muratura che possono ospitare fino a 75 villeggianti.
Proseguendo sempre lungo l’Autosole si raggiunge Locri e da qui Gerace, che domina la “Riviera dei gelsomini” dall’alto di una rupe a 479 metri d’altezza. Antica colonia greca assieme a Locri, raggiunse il suo massimo splendore sotto i normanni dopo la conquista da parte di Roberto il Guiscardo. Quasi integra la struttura urbana del borgo medioevale che conserva notevoli testimonianze artistiche, tra cui una splendida cattedrale in stile bizantino-normanno, diverse bellissime chiese, tra cui quella gotica di S. Francesco, con un altare marmoreo del 1600, e ruderi di un castello medioevale. Qui sono ancora vive tradizioni artigiane, come la tessitura, la lavorazione del ferro, della ceramica e della terracotta. Da non perdersi un assaggio del “Greco”, un vino tipico della zona, ormai quasi una rarità.
Attraversando la Calabria dallo Jonio al Tirreno, si raggiunge Tropea, uno dei centri più pittoreschi della provincia di Vibo Valentia, arroccato su una rupe arenaria tra i golfi di Sant’Eufemia e Gioia Tauro. Anche qui testimonianze di frequentazioni greche e romane e di presenze arabe, normanne e aragonesi. Anche qui un centro storico tra i più belli e meglio conservati della regione, nel quale si possono ammirare: una Cattedrale normanna e pregevoli chiese del ‘400 e del ‘600, tra le quali la suggestiva Santa Maria dell’Isola, che sorge su una piccola lingua di terra che si insinua nel mare; la Madonna della Libertà e il Porticato del ‘300. Siamo a Capo Vaticano, che si affaccia in un mare straordinariamente limpido e azzurro, tra splendide scogliere frastagliate con spiagge bianche e incantevoli insenature. Rinomati l’artigianato e la gastronomia ed eccellenti i prodotti agro-alimentari tra i quali la “cipolla rossa di Tropea” conosciuta in tutto il mondo.


 

 

 

NOTIZIE UTILI

Come arrivare = Aeroporto di Crotone, per Isola Capo Rizzuto; aeroporto di Lametia Terme, per Soverato; aeroporto di Reggio Cal., per Gerace.
In auto: Autostrada A3 SA-RC: per Isola Capo Rizzuto, uscita Lametia e proseguimento Superstrada Lametia-Catanzaro direzione Taranto; per Soverato, direzione Reggio Calabria; per Gerace, uscita Rosarno e proseguimento Superstrada Rosarno-Gioiosa fino a Locri; per Tropea, uscita Pizzo e proseguimento Superstrada per Tropea.

Curiosità = Artigianato tipico: oggetti artistici di ceramica, tessuto a mano e capi di abbigliamento. Degustazione di prodotti tipici locali. Attività: a Isola Capo Rizzuto, osservazione della flora e fauna della Riserva naturale con visita a bordo di apposite imbarcazioni. A Soverato, pesca subacquea, wind surf, vela e nautica da diporto. A Tropea , pesca ed attività nautiche, visite ai siti archeologici e speleologia (scogli di Riace e delle Formiche).

Per maggiori informazioni: www.turismo.regione.calabria.it  




 

 

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