Terra
fascinosa e di anime antiche è la
Puglia, dove per tanti e tanti secoli si
sono alternate e stratificate molte
civiltà del Mediterraneo e dell’Europa,
crocevia tra Occidente e Oriente, alcuni
popoli hanno desiderato conquistarla,
altri vi sono arrivati cercando rifugio
e accoglienza, altri ancora sono
approdati pacificamente; ognuno dei
quali ha lasciato un indelebile orma di
sé. Greci, Romani, Ostrogoti, Bizantini,
Longobardi, Saraceni, Normanni,
Francesi, Spagnoli e tanti altri popoli
nel corso dei secoli hanno fatto sì che
i Pugliesi siano persone amabili e che
stando tra loro ci si possa sentire a
casa propria.
Bisognerebbe percorrerla tutta per
godere a fondo della sua bellezza, ma si
possono percorrere anche alcuni
itinerari estremamente interessanti, tra
i quali quello che vede coinvolti
Barletta, Canosa e Cerignola, un vero e
proprio "gioiello" d'Italia.
Barletta chiamata in età romana
come Barduli, Baruli o Bardulos, è
situata sul Mar Adriatico, di fronte al
promontorio del Gargano, posta su un
bassopiano a 10-15 metri sul livello del
mare. Il suo insediamento risale
probabilmente ad epoca precedente, si
ingrandì notevolmente quando accolse gli
abitanti di Canosa, fuggiti in seguito
all’invasione dei Longobardi (fine VI
sec.), e di Canne nel 1083. Durante il
Medioevo la città godette di un lungo
periodo di splendore economico e
culturale, soprattutto all’epoca delle
crociate, quando divenne uno dei porti
più importanti dell’Adriatico per il
trasporto di pellegrini, mercanti e
cavalieri diretti in Terrasanta. A
questo periodo risalgono le chiese più
belle della città:
la Chiesa del Santo Sepolcro,
testimonianza dei rapporti con l’Oriente
latino, faceva parte di quel sistema di
edifici (chiese, ospizi, ospedali),
destinati ad accogliere i pellegrini in
viaggio verso i luoghi santi, di grande
interesse gli affreschi
tre-quattrocenteschi e il Tesoro che
conserva oggetti di notevole pregio
(argento, oro, smalti, cristalli) che la
tradizione vuole provenienti dalla
Palestina; sul fianco della chiesa vi è
il famoso Gigante di barletta, simbolo
storico della città, statua bronzea alta
più di cinque metri raffigurante un
imperatore, inizialmente ritenuto
Eraclio, ma tutt’oggi non ancora
identificabile con certezza.
La Cattedrale di Santa Maria Maggiore in
stile romanico pugliese, ha attraversato
diverse fasi costruttive conclusesi solo
nel 1600; sorge su precedenti strutture:
una necropoli d’età dauno-romana e due
basiliche del VI e X-XI secolo.
All’epoca di Federico II di Svevia, si
collega il bellissimo Castello
riedificato su una precedente fortezza
normanna, al di là dell’interesse
architettonico, il castello, punto di
riferimento culturale della città, che
attrae i visitatori anche per le opere
d’arte scultoree e pittoriche esposte.
Di notevole rilievo è anche il materiale
lapideo, molto eterogeneo, che abbraccia
un arco cronologico che si estende
dall’età romana fino alla prima età
moderna.
Canosa: è circondata da sette
colli, collocata sul margine
nord-occidentale dell'altopiano delle
Murge, proprio la sua posizione
geografica è stata determinante per la
sua storia iniziata verso il 1400 a.C.
E’ considerata uno tra i principali
centri archeologici della Puglia e
rappresenta uno dei casi più
significativi di città a lunghissima
continuità di vita, assume notevole
importanza vivendo nel IV secolo a.C. un
periodo di intesa vivacità economica e
culturale, come testimoniano le vaste
necropoli, poco dopo entrò nella sfera
di influenza romana e le culture si
iniziarono a sovrapporsi e si
integrarono. Nella lunga decadenza
dell’Impero, Canosa ritrova slancio
grazie all’impulso dei suoi Vescovi che
imprimono alla città un nuovo sviluppo
arricchendola di importanti monumenti
paleocristiani. In questo periodo (sec.
V-VI d.C.) si diffonde la tecnica del
riutilizzo dei materiali e la
sovrapposizione di stili architettonici
e di destinazione dei siti, ad esempio
il tempio dedicato a Minerva venne
trasformato in basilica cristiana e, più
avanti negli anni, l’edificazione della
Cattedrale esalterà in forme inedite
questa pratica.
Cerignola sorge a 124 metri sul
mare, su una piccola collina che si
affaccia sulla parte marginale della
grande Pianura del Tavoliere. Nel 1731
un terremoto distrusse gran parte degli
edifici e dei monumenti del paese, la
città di fatti oggi si divide in due
parti: una antica, il borgo medioevale,
detto "Terra Vecchia", con strade
anguste ed intricate, ed una di più
recente costruzione che si articola
secondo un disegno di strade rettilinee.
Cerignola rappresenta fin dall'antichità
uno dei principali centri agricoli di
tutta la Puglia, all'intensa attività
rurale sono collegate efficienti
industrie alimentari, soprattutto
olearie ed enologiche. Nonostante abbia
rappresentato il centro di secolari
avvicendamenti storici, non conserva
considerevoli tracce artistiche, fatta
eccezione per il Duomo Tonti, costruito
in seguito del lascito, e della volontà
del facoltoso concittadino Paolo Tonti;
l’elemento più interessante è la cupola,
fra le più grandi mai realizzate nelle
chiese italiane.
Infine non si può non visitare “Il Piano
delle Fosse Granarie”, ultima
testimonianza di una modalità di
conservazione del grano, formata da 646
cavità a forma di campana scavate nel
terreno e adibite alla conservazione di
cereali, mandorle, fave, semi di lino,
capaci mediamente di contenere 500
quintali di prodotto, sono distribuite
su un area di 26.000 mq posta in
prossimità del centro del paese: sono
individuate in superficie attraverso dei
cordoli in pietra che ne delimitano
l'imboccatura e da un cippo su cui sono
scolpiti un numero progressivo e le
iniziali del proprietario.
Ed infine non si può non fare un piccolo
accenno alla cucina pugliese, parte
integrante della bellezza paesaggistica;
in Puglia c'è la cultura, l'arte, la
civiltà del mangiar bene. Il sapore del
mare e quello della terra si esaltano a
vicenda in questa cucina, che ha poi una
particolarità che la distingue dalle
altre, di offrire piatti diversi in
relazione alle diverse stagioni, così,
durante le stagioni più miti, si
preferiscono le verdure e il pesce,
mentre nelle altre stagioni predominano
i legumi e la pasta fatta in casa
condita con diversi sughi… sicuramente
da provare!
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