about us

contact us

archives

online press agency

 

 

 

 

 

 

 

 

Scopello, la Sicilia da scoprire

di Maria Valeria Palumbo

 

Per chi ama la Sicilia che, «E' […] il paese delle arance, del suolo fiorito la cui aria, in primavera, è tutto un profumo; ed essa accende, ogni sera, sopra il mare, il mostruoso fanale dell'Etna, il più grande vulcano d'Europa»1, non può non visitare la costa nord occidentale e soprattutto Scopello. Scopello dal greco "scopelos" e dal latino "scopellum" (scoglio) è situato all'interno del suggestivo e pittoresco Golfo di Castellammare. E' un piccolo borgo sorto verso la fine del settecento attorno al Baglio (Isonzo), sul sito di un precedente casale arabo.

La tonnara
In basso, nella stupenda cala limitata dai faraglioni e protetta da vecchie torri di avvistamento, si trova la tonnara, conosciuta da tempo immemorabile (è citata in documenti del 1200) ed attiva fino a pochi anni addietro, con il baglio, gli edifici e i magazzini. Abitata sin dalla preistoria, la zona era conosciuta per l'abbondanza dei tonni che si pescavano nel suo mare, tanto da essere chiamata dai greci "Cetaria" cioè "terra dei tonni". E' all'interno della tonnara che si concludeva il cammino «placido e invisibile del tonno verso la tonnara costretto nella camera della morte dove avviene la mattanza (cattura del tonno)» .
Se siete dei cinefili sarete ben lieti di sapere che alla tonnara di Scopello è stata girata la scena di Ocean's Twelve di Soderbergh, con Catherine Zeta Jones e Albert Finney. Mentre a Castellammare si sono svolte alcune peripezie di Tanino (Corrado Fortuna), protagonista del film di Paolo Virzì My Name is Tanino.

Le torri saracene
Le torri saracene che circondano Scopello contribuiscono a dare al paesaggio un alone di mistero ed un fascino che mescola insieme natura e storia. Risalgono a epoche diverse e facevano parte di un sistema di difesa e di comunicazione distribuito lungo tutto il perimetro della Sicilia: comunicando tra esse di notte per mezzo di fuochi e di giorno con fumo, si poteva informare in pochissimo tempo tutta l'Isola di qualsiasi notizia di carattere militare. La più antica, probabilmente edificata dagli Arabi a protezione della tonnara, è quella che si erge sul faraglione un tempo collegato alla terraferma, a cui si accedeva forse con un ponte o con una scala intagliata nella stessa roccia. La torre Doria, dal nome del nobile spagnolo che la fece costruire sul terrazzo che si affaccia a strapiombo sulla baia, risale al XVII secolo. Un'altra, la torre Bennistra, è quella costruita nel XV secolo su un cocuzzolo a sud del baglio e che domina dal suo eccezionale punto di osservazione l'intero golfo di Castellammare. A chi piace pernottare in luoghi suggestivi è possibile dormire in una delle torri ( www.torrediscopello.it  ).

La riserva naturale dello Zingaro
Per chi ama il contatto con la natura, a meno di 1km della tonnara inizia la riserva naturale dello Zingaro, parte da Scopello sino ad arrivare a capo San Vito, si può accedere infatti da entrambi i lati. Lo Zingaro (come comunemente si chiama), istituita nel 1981, è stata la prima riserva regionale della Sicilia; si estende per 1600 ettari e al suo interno sono operanti e visitabili tre musei: naturalistico, civiltà contadina e marinara. Un bel tuffo (in tutti i sensi…) nel passato se pensiamo che 10000 anni fa a calpestare questa terra incantata erano i cavernicoli che abitavano quella a noi oggi nota come la grotta dell'Uzzo. Le prime frequentazioni umane nell'ampia cavità risalgono, infatti, al Paleolitico superiore,circa 12000 anni fa, e nel sottosuolo si è rinvenuta una ricca necropoli mesolitica. L'Uzzo diventa ancora più suggestiva se si pensa che prima dei cavernicoli, tra circa 50000 e 38000 anni fa, a cadere tra le braccia di Morfeo vi erano ghiri giganti, lontre, piccoli elefanti, ippopotami, uri (mammiferi ruminanti selvatici, progenitori del bue), bisonti, orsi e lupi. Ma non abbiate paura in tutti questi anni di escursioni allo zingaro mi sono imbattuta solamente in qualche pacifico "turisauro" che cercava refrigerio sotto una palma nana.
Oggi la vegetazione dello zingaro è ben lontana dalla foresta preistorica, ma è altrettanto affascinante: palme nane, siepi di fichi d'india, carrubi, gelsi, albicocchi, orchidee selvatiche e molte altre specie da intenditori, per i profani, comunque, non serviranno libri o erudite spiegazioni ma solo i cinque sensi!

Scopello offre un'ampia scelta di calette rocciose, raggiungibili sia via mare che via terra: cala dell'Ovo, cala Mazzo di Sciacca, cala Bianca, Rossa ed altre ancora. A chi preferisce, invece, raggiungere la spiaggia in auto e ama le comodità: sdraio, ombrelloni e punti di ristoro, consiglio di immergersi nelle acque limpide della Baia di Guidaloca, dalla forma ad anfiteatro e dai ciottoli bianchi. Scopello è in punto strategico per le escursioni: Palermo 55 Km; Trapani 40 Km; Erice 33 Km; Segesta (sito archeologico) 15 Km; San Vito Lo Capo 45Km; Acque Solfuree 10 Km; Isole Egadi 48 Km; Alcamo (barocco minore) 18km.

 

 

 

 

 

NOTIZIE UTILI

 

Come raggiungere Scopello
· Da Palermo (aeroporto Falcone-Borsellino), prendere l'autostrada A29 Palermo-Mazara del Vallo, uscendo allo svincolo per Castellammare del Golfo. Seguendo la SS187 in direzione Trapani, si trova alla destra il bivio per Scopello
· Da Trapani (aeroporto), come sopra seguendo la direzione TP-PA
Per maggiori informazioni:
· Azienda Provinciale per il Turismo di Trapani: Trapani, via San Francesco d'Assisi, 27, 91100; Tel: 0923/545511; Fax: 0923/29430; Web: www.apt.trapani.it ; e-mail: apttp@apt.trapani.it 

Guy de Maupassant, "Viaggio in Sicilia", p. 19, Palermo 1998, Sigma ed
P. Pavesi, "L'industria delle Tonnare"
P. Pavesi, "L'industria delle Tonnare"
 




 

 

Clicca sulle immagini per ingrandirle

 
torna alla homepage
 
viaggivacanze.info - autorizzazione Tribunale di Milano n 750/02 - tutti i diritti riservati
Redazione: viale Brianza, 33 - 20127, Milano - 02.6694202 - redazione@viaggivacanze.info