Certamente l'omonimo film
di animazione e il nuovo volo diretto
Milano – Antananarivo hanno contribuito
a rendere popolare questa straordinaria
isola tropicale. Già da qualche anno,
però, il Madagascar è diventata meta
turistica ambita per un pubblico
piuttosto variegato. Sì, perché l''isola
rossa' - dal materiale ferroso presente
nella sua terra- è il luogo di vacanza
ideale per chi è in cerca di spiagge
bianche e barriere coralline; per chi
preferisce scoprire la natura in un
micro-continente ricco di specie
endemiche; per chi ama l'esotico e
l'avventura ma non rinuncia alle
comodità turistiche.
Antananarivo, la capitale, rappresenta
l'occasione perfetta per immergersi fin
dall'inizio nell'atmosfera malgascia,
con una popolazione ospitale e gioviale,
ricchissima da un punto di vista etnico
– per l'influenza indonesiana e, allo
stesso tempo, africana e francese – e
fortemente legata alle tradizioni.
Camminando su e giù tra le strade
collinari della città – da non perdere
la vista panoramica dalle rovine di Rova,
l'antico palazzo della regina – il
rumore dei venditori e le grida dei
bambini si mischiano agli aromi della
cucina tipica del paese: riso saltato,
bistecche di zebù, kitoza (sottili fette
di carne affumicate), saporiti frutti
tropicali. Da Tanà, così chiamata dalla
gente del luogo, si può poi scegliere se
scoprire i paradisi marini o perdersi
tra gli innumerevoli parchi naturali.
Le isole minori
Sono principalmente due le mete
turistiche su cui i maggiori tour
operator stanno puntando: Saint Marie e
l'ormai famosa Nosy Be. Qui arcipelaghi
di straordinaria bellezza fanno da
cornice a numerosi villaggi turistici
ben integrati nella natura. Come
perdersi un giro in barca in mezzo ad
atolli ancora sconosciuti, entusiasmanti
tuffi tra pesci multicolore, rilassanti
passeggiate al tramonto? St. Marie,
sulla costa orientale, pur rimanendo
ancora fuori dai circuiti turisti
tradizionali, dispone di strutture
alberghiere dagli standard europei,
offrendo sicuramente una maggiore
contatto con la vita sociale del luogo.
Da segnalare la possibilità di seguire
da vicino il passaggio delle balene –
nei mesi di luglio e agosto
principalmente, mentre durante il nostro
inverno l'isola è impraticabile a causa
degli uragani – percorsi da affrontare
in bicicletta o in moto alla ricerca di
baie incontaminate; vari punti dove
effettuare immersioni indimenticabili.
La natura
Ma i veri protagonisti del Madagascar
sono la flora e la sua fauna. Numerose
le aree protette dove effettuare
interessanti trekking a piedi o a
cavallo: scendendo dalla capitale verso
sud, troviamo i parchi naturali di
Ranomafama e dell'Isalo, la riserva
privata di Berenty... E, ancora, la
riserva integrata di Tsingy de Bemaraha
a ovest, e, a settentrione, il parco
nazionale della Montagne d'Ambre. I
lemuri sono il simbolo per eccellenza
della varietà
caso,
ad assaggiare le nostre merende.
Tra le piante, ricordano il 'Piccolo
Principe' della nostra infanzia gli
straordinari baobab e gli anomali
pachypodium (zampe d’elefante).
Variegate piante di aloe e preziose
orchidee solo alcuni ulteriori esempi
della biodiversità dell'isola.
Per chi “non è vacanza se non c'è
avventura”, la zona occidentale da
Anakao a Fort Douphin, è una scoperta da
non perdere. Chilometri di fuoristrada
senza indicazioni stradali, immersi
nella caratteristica 'foresta spinosa',
tra tartarughe, fichi d'india, tombe
tradizionali, popolazioni che sembrano
non avere mai incontrato un turista e ti
scrutano così come noi osserviamo loro.
E poi baie immense, onde perfette per il
surf, suggestive albe. Arrivati
sull'estrema punta sud, si riaprono
dolci colline e verdi vallate, fino a
raggiungere la baia del Locaro: una
spiaggia bianca, totalmente deserta,
dove godersi tutta la forza della
natura.
Ricordi
L'artigianato malgascio è ricchissimo
per l'originalità della sua offerta:
lungo le strade, caratteristici i
mercati che presentano oggetti di legno
e di rafia. Molti i centri conosciuti
per la lavorazione di pietre preziose.
Famosissimo il cosiddetto 'Papier
Antaimoro', ricavato da una pianta
semi-acquatica, con il quale si
producono inusuali oggetti di carta.
Inoltre, i colorati tessuti delle donne
o i cd con selezioni di musica
tradizionale possono essere un'ottima
idea per condividere coi propri amici le
atmosfere dei luoghi. Ma ciò che più
rimane nei nostri cuori sono senza
dubbio le immense distese delle
coltivazioni di riso, adagiate tra mille
colline rosso fuoco; i bambini che
urlando 'vasah' – 'bianco' – ti offrono
gustose patate dolci alla griglia; i
suoni della foresta. Ed una sensazione
di tranquillità e pace che ti fa capire
perché il motto più amato dai malgasci è
'mora-mora'.
|