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Sole e miniere in Valle Aurina

di Franca Dell’Arciprete Scotti

 

Luccichio dorato sotto il sole. “Nomen omen”. La Valle Aurina sembra proprio una valle d’oro, chiusa a nord di Brunico tra le cime delle Alpi dello Zillertall e i boschi di abeti. Ultima valle dell’Alto Adige, é la più settentrionale d’Italia. L’oro c’era tanto tempo fa. Almeno così racconta una leggenda. Un’altra leggenda, più vicina al vero, racconta che un contadino, mentre voleva domare un toro, vide uno sfolgorio di pagliuzze luccicanti, sollevate per aria dalle corna puntate sul terreno. Non era oro, ma polvere di rame, che rivelava una miniera ricchissima, tanto da richiamare in questa valle i minatori dei monti Tauri. La fortuna e la ricchezza della valle derivarono da questa scoperta, che dette lavoro per 400 anni a tutti gli abitanti. Fino al 1893 tutta la vita ruotava intorno alle miniere di Predoi, l’ultimo paese ad est che chiude la valle: minatori, escavatori, selezionatori del metallo, fonditori, trasportatori. Gli imprenditori erano all’inizio i minatori stessi, legati tutti nella Fratellanza, poi, quando i metodi di escavazione diventarono più impegnativi con la polvere da sparo, gli imprenditori minerari diventarono pochi e ricchissimi. Tanto da fare concorrenza ai grandi mercanti tedeschi come i Fugger. Fino al conte Hugo von Enzenberg, che raccolse nelle sue mani la proprietà unica delle miniere di Predoi, ma dovette anche decretarne la chiusura nel 1893, facendo precipitare nella catastrofe l’economia della zona. Che nel frattempo aveva subito una profonda opera di disboscamento per realizzare legna da ardere e facilitare la fusione del minerale, ma con la conseguenza di provocare slavine e smottamenti.
Oggi tutta questa storia si può leggere nel bel Museo delle Miniere nel Granaio di Cadipietra che, con una esposizione moderna e intelligente, racconta una realtà piuttosto lontana. Comprese superstizioni e leggende. Per esempio che le donne in miniera portavano male, che gli spiriti maligni conducevano a gallerie pericolose e allagate, che i minatori erano considerati birbanti ribelli e selvaggi, ma anche che bisognava rivolgere una preghiera a Santa Barbara ogni mattina, quando ci si inoltrava nei pozzi scavati, a cercare i preziosi filoni di calcopirite. Il Museo è nel Granaio, cioè il magazzino di generi alimentari della miniera, che raccoglie dal 2000 modellini, carte minerarie e documenti per lo più della famiglia Enzerberg. (tel. 0474/651043, www.granaio.info )
Per conoscere più da vicino la vita della miniera, si può anche andare alla miniera di Predoi, dove il trenino porta lungo la galleria S.Ignaz, dentro i cunicoli a 1000 metri di profondità, tra strette gallerie e pozzi sotterranei: si possono vedere le diverse tecniche di lavoro nell’arco dei secoli e si attraversa una vena mineraria che non è stata sfruttata fino all’esaurimento.
Un altro trenino invece conduce alla Galleria Climatica, consigliata per le terapie relative all’asma, allergie e disturbi respiratori. Il Centro Climatico, realizzato nelle viscere della montagna, é il primo centro di questo tipo a livello nazionale: è possibile effettuarvi rilassanti sedute di “speleotraining”, la tecnica del respiro all’interno di una miniera, utilissimo per rinforzare l’apparato respiratorio, ad una temperatura incredibilmente stabile e con un’aria priva di polveri e pollini.

La Valle Aurina così ha convertito le sue ricchezze minerarie in nuove ricchezze più adatte alle esigenze del mondo moderno. Come le esigenze di relax e benessere per compensare lo stress cittadino.
A questo scopo è davvero irrinunciabile una lunga sosta all’Hotel Alpin Royal, collocato a St Johann, proprio al centro della valle. Affacciato nel sole e negli abeti accanto ad un fiumicello trasparente, l’Hotel Alpin promette il comfort di un bellissimo centro benessere aperto di recente. Mentre l’atmosfera esterna parla di un paese nordico tipicamente sudtirolese, nel centro benessere si parlano tutte le lingue del mondo. I trattamenti si ispirano alla Polinesia con il lomi- lomi-nui, all’Egitto e al Medio Oriente con i Sali del Mar Morto depuranti, all’Estremo Oriente con il bagno Serraglio, al Nord Europa con i bagni di fieno, di mele, di olio di cembro, la sauna finlandese, la grotta delle erbe aromatiche.
La cucina, per merito di un giovanissimo chef, promette altre esperienze invitanti: terrina di formaggio fresco con scaglie di mandorle arrostite su insalata invernale, crema alla noce di cocco con spiedino di gamberetti alla griglia, risotto allo spumante e rosmarino con petto di quaglia arrostito e caviale, soufflé di ricotta con sorbetto di frutta della passione e fragole marinate con erba cipollina info@alpinroyal.com , www.alpinroyal.com 

Proprio davanti all’Hotel, lungo un sentiero idilliaco, si apre la casa/laboratorio di uno scultore in legno. Un grande sole intagliato, simbolo della valle, brilla sulla facciata: dentro un mondo bizzarro fatto di mascheroni, giochi per bambini, animali buffi ricavati da pezzi di legno vecchio duecento anni e soprattutto pazzi strumenti musicali fatti da padelle, tegamini, clacson, fischietti, assi da lavare e maschere colorate. Un’atmosfera incantata regna invece nel Museo Maranatha a Lutago, dedicato ai presepi popolari tirolesi, orientali e moderni: in vetro, cartapesta, cera, terracotta, avorio, alabastro, con abiti di stoffa vera ed elefanti bardati sotto il cielo stellato spruzzato di argento qua e là. www.krippenmuseum.com

 

 

 

 

NOTIZIE UTILI

 

La valle Aurina, lunga 40 chilometri ed attorniata da oltre 80 cime delle Alpi centrali con ghiacciai superiori ai 3.000, come il Gran Pilastro, il Coll`Alto, il Gran Mesule e il Turnerkamp, è facilmente raggiungibile dall’Autostrada del Brennero: si esce a Bressanone e si prosegue attraverso la Val Pusteria fino a Brunico, da cui in direzione nord si apre la Valle Aurina che, insieme alla Valle di Tures, fa parte del Parco Naturale Vedretti di Ries, istituito nell'anno 1988 e che si estende su una superficie di 31.505 metri quadrati. Il Parco è il secondo per estensione tra i parchi naturali provinciali.
Per maggiori informazioni: Consorzio turistico Area Vacanze Valli di Tures e Aurina www.tures-aurina.com  - info@tures-aurina.com 




 

 

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