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Fuerteventura, l’isola per tutti

di Stefania Predoti

 

A volte, quando passiamo per periodi stressanti abbiamo bisogno di rilassarci, di calmare il corpo e la mente, e chiudendo gli occhi cerchiamo di rievocare un momento speciale o un paesaggio meraviglioso. Ebbene, con un viaggio a Fuerteventura si potranno memorizzare immagini, profumi, suoni e sapori che ci aiuteranno a ritrovare quella pace tanto desiderata in certe occasioni.
Dopo Tenerife, Fuerteventura è la più grande delle isole Canarie, con un’estensione di 1.731 chilometri quadrati; è anche la più vicina all’Africa dato che la distanza fra le due è di soli 100 chilometri. Dal punto di vista geologico si tratta di una delle isole più antiche dell’Arcipelago Canario, sorta dopo vari periodi vulcanici, e dopo aver subito un’intensa erosione, oggi presenta un aspetto brullo, con montagne ondulate e numerosi crateri vulcanici, rocce, colate di lava nera e scogliere.
Il clima di Fuerteventura è mite e gradevole, con la brezza prodotta dai venti alisei che convertono le spiagge nel paradiso del windsurf. La direzione dei venti fa in modo che le coste si dividano in due, quelle di Barlovento (controvento, che viene dal mare) e Sotavento (che lo riceve di spalle, ossia da terra), per questi motivi le spiagge di Barlovento hanno acque sempre agitate.
La flora dell’isola non è molto abbondante in comparazione con il resto dell’Arcipelago Canario, estensioni di cespugli spinosi occupano la maggior parte della sua superficie, si possono trovare inoltre alcune piante grasse autoctone. Palme e tarajales sono praticamente gli unici alberi autoctoni che appaiono in precipizi e valli. Tra la fauna dell’isola emergono uccelli come la pardela (gabbianello).
La figura della capra ha protagonizzato una tappa secolare assai produttiva e che ancora persiste nell’economia dell’isola dove si trovano greggi di capre che campano a loro piacimento per le vaste pianure; inoltre la capra di Fuerteventura è assai quotata nei paesi in cui viene esportata per la sua alta produttività di latte. Altro elemento fondamentale dell’isola è costituito dai mulini, che sono stati mantenuti in funzione fino a pochi anni fa, esistono due diversi tipi di mulini secondo la loro struttura: il molino Macho di pianta circolare, e la Molina più moderno e di pianta quadrangolare.

Appunti di storia
Gli aborigeni chiamavano quest’isola “Erbaina”. A quanto pare gli antichi abitanti di Fuerteventura erano alti (misuravano intorno a 1,70 m) e abitavano in villaggi relativamente grandi. Gli indigeni vivevano fondamentalmente delle capre e di alcune sementi che macinavano, e dovevano stare permanentemente allerta a causa degli attacchi dei pirati che giungevano sull’isola in cerca di schiavi. Vi erano due regni separati da una muraglia che tagliava l’isola in due: Maxorata al nord, e Jandia al sud. Fu un’isola dimenticata e nascosta fino alla sua conquista nel XV° secolo in nome del re Enrico III di Castiglia. In seguito l’isola si convertì in una signoria o latifondo così il potere si concentrò nelle mani di poche famiglie. L’organizzazione feudale venne mantenuta fino al XIX° secolo, quando fu abrogata dalla Costituzione de las Cortes (Camere parlamentari) di Cadice e con la creazione di otto municipi in Fuerteventura.
Attualmente l’isola fa parte della Comunità Autonoma delle Canarie e appartiene alla provincia di Las Palmas.

Apparizione e sviluppo del turismo
Fino a non molti anni fa i greggi di capre erano quasi l’unica ricchezza di Fuerteventura, ma oggi il turismo è passato in primo piano anche se l’attività edilizia (che non ha mai smesso di crescere dal 1966) resta concentrata solo in alcune zone della costa orientale, come Corralejo, Morro Jable, Costa Calma o Caleta de Fuste. Fuori da queste zone, il resto dell’isola conserva intatta la sua purezza, i campi di lava e le colate basaltiche, spiagge interminabili e centinaia di piccole calette.
A Fuerteventura esiste una gran tradizione naturista. Corralejo fu una delle località pioniere del nudismo, anche se adesso si pratica solo nelle spiagge di Sotavento o in decine di calette appartate.
Il litorale occidentale dell’isola è un paradiso per gli appassionati di vela, di surf, windsurf e kitesurf! In questa zona si celebrano molti campionati professionali di windsurf inoltre sono sorte numerose scuole di surf e club per noleggiare il materiale o ricevere classi a Corralejo, Cotillo, Caleta de Fuste. L’isola attrae anche gli amanti della canna da pesca e i sommozzatori, dato che i fondi sabbiosi, piatti e poco profondi, sono cosparsi di cornici, tunnel e gallerie memorabili.
Anche il turismo rurale ha molto da offrire. All’interno l’isola cambia aspetto, i villaggi di La Oliva, Bentacuria e Pàjara formano la colonna vertebrale dell’isola, parlano di storia e sono la testimonianza dei tempi in cui i militari e le famiglie nobiliari comandavano l’isola.

Gastronomia e tradizioni
La cucina si caratterizza per la gran varietà di pesce e in particolare vieja (dentice), cherne (cernia), cabrilla (sciarrano), pesce spada e merluzzo. Per degustare del pesce fresco a buon prezzo si consiglia di andare direttamente alle confraternite di pescatori di Corralejo, Morro Jable, oppure nei ristorantini di El Cotillo e Punta Jandìa. Fuerteventura è famosa anche per la carne di capretto nel forno a legna, fritta o marinata, come pure i formaggi locali, bianchi o impepati, e di produzione autoctona; un capitolo a parte meritano i formaggi, elaborati con latte di capra e da sempre un elemento fondamentale della tradizione gastronomica canaria. Quest’ultimo è protetto fin dal 1996 con denominazione d’origine ed è il primo formaggio canario ad ottenerla.
Ogni località dell’isola ha la sua festa per onorare il Santo Patrono e in tali occasioni si organizzano processioni, pellegrinaggi e sagre popolari che durano vari giorni. Gli originari dell’isola assistono in massa a queste feste, tra le quali spicca quella celebrata alla fine della terza settimana di settembre nell’eremo della Virgen de la Peňa, patrona dell’isola. Si celebra anche il carnevale, soprattutto a Puerto del Rosario.
Infine, per quanto riguarda l’artigianato tipico, questo è composto principalmente da ricami e merletti che vengono realizzati in differenti località, con stili e tecniche particolari. Si fabbricano anche articoli di cesteria, cappelli, stuoie e ceramiche.



 

 

 

NOTIZIE UTILI

 

Come arrivare:
Aereo: Si può raggiungere Furteventura con diverse compagnie aeree:
Iberia, per informazioni sito internet www.iberia.com  o telefonare al numero 199.101.191;
Binter Canarias, per informazioni sito internet www.binternet.com  o telefonare al Call Center 199.11.88.55
Viaggi organizzati: Il tour operator “Teorema”, specializzato da anni sulla destinazione Spagna, offre pacchetti-viaggio con tariffe speciali. Per visualizzare i cataloghi primavera-estate 2006, sito internet www.teorematour.it
Per informazioni: Ufficio Spagnolo del Turismo, via Broletto, 30 – 20121 Milano.
Aperto al pubblico dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle 12 - Tel. 02.72004617 –
Per richiesta materiale mandare un fax allo 02.72004318 oppure una e-mail a: milan@tourspain.es  . Per maggiori informazioni: www.turismospagnolo.it 
Consigli: in valigia non deve mancare un capo d’abbigliamento più pesante per la sera.


 

 

 

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