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Varsavia… bella e dannata

di Giorgia Giacomelli

 

Varsavia non incanta il visitatore con atmosfere rarefatte e decadenti distillate dal tempo, come avviene per le altre metropoli dell'Europa centrale, eppure riesce ad intrigare, a imbrogliare il turista che le si abbandoni con la mente sgombra di attese e pregiudizi estetici attraverso vie misteriose, inusuali talvolta anche difficilmente comprensibili.
E' una città relativamente giovane, ma sulla quale la storia sembra essersi accanita con rara durezza e ostinatezza, che è stata cento volte ferita e distrutta e cento volte risorta dalle proprie ceneri, sempre uguale e tuttavia sempre diversa.
La capitale polacca è una metropoli imponderabile, inafferrabile e proprio per questo seducente, come una donna non bellissima, ma enigmatica, esclusiva e sfuggente. Una città aperta, sconfinata, mobile, priva di un vero centro intimo e raccolto. Metropoli strana, un singolare cocktail di controsensi, di brutto e bello, di moderno e di antico, di grazioso e di sgraziato.
A Varsavia non si va per le magnifiche cattedrali, i bellissimi castelli e le inestimabili collezioni d'arte, si va, o si torna, proprio per aprire gli occhi, per vivere un'emozione unica di storia e di vita. Qualcosa di più di una semplice visita turistica.


Fryderyc Chopin
Nacque il 22 febbraio del 1810 a Zelazowa Wola, un paese a 56 km da Varsavia. Il musicista trascorse solo vent'anni nella capitale polacca, dove ancora oggi numerosi luoghi ricordano la sua vita musicale.
Nei giardini del parco Lazienki è possibile assistere ad alcuni recital domenicali in compagnia di migliaia di altri chopinofili, davanti ad una magnifica fontana ed un'aiuola di rose, sotto lo sguardo di una statua di bronzo dell’artista.
La Chiesa delle Carmelitane e delle Visitandine possiede ancora l'organo che il musicista faceva risuonare con forza e maestria.
Il palazzo Ostrogski conserva qualche reliquia come alcune lettere e partiture, il suo ultimo Pleyel, un tovagliolo con il suo nome ricamato sopra e qualche oggetto della sua tenera infanzia.
Dopo aver vissuto in molti paesi europei, il maestro morì a Parigi di tubercolosi il 17 ottobre 1849. Il suo cuore riposa, su sua richiesta, in un'urna sigillata in una colonna della chiesa barocca di Santa Croce a Varsavia, mentre la sua tomba, sempre adorna di fiori, si trova al cimitero del Père-Lachaise a Parigi.

Castello reale
Questo castello rappresenta per tutti i polacchi il simbolo dell'indipendenza del loro paese.
Nei secolo XVI e XVII secoli la Polonia era già una repubblica di nobili, quindi il re non era più il proprietario del castello ma semplicemente un affittuario a vita ed era l'usufruttuario di alcuni appartamenti chiamati "camere reali". Il resto delle sale erano occupate dalla Dieta, e da uffici, archivi e tribunali.
La roccaforte fu completamente distrutta su volere di Hitler a partire dal 1939 e nel 1944 l'opera era finita.
Solo nel 1971 si decise di ricostruirlo. Grazie a uno sforzo della popolazione e a diverse migliaia di donazioni provenienti dalla Polonia e dall'estero il castello fu inaugurato nel 1984.
E' possibile fare due visite: una ventina di sale tutte riccamente decorate, tra le quali le camere del parlamento e gli appartamenti del principe Sinislao, oppure attraverso gli appartamenti reali con una decina di stanze dove sono esposti numerosi quadri, sculture e bronzi del XVIII secolo. I biglietti danno accesso anche alle mostre permanenti di pittura, oggetti decorativi e numismatica.
Sulla piazza del Castello è posta la Colonna di Sigismondo III. Questo è il monumento più antico di Varsavia, eretto nel 1664 dal re Ladislao IV in memoria del padre.
Orari d'apertura: 15 aprile-30 settembre, martedì-sabato 10-18, domenica 11-18; 1° ottobre-15 aprile, martedì sabato 10-16, domenica 11-16; chiuso il lunedì www.zamek-krolewski.art.pl

La sirenetta di Varsavia
Un tempo due sirene sorelle nuotarono dall'Atlantico verso il mar Baltico. Una, attratta da alcuni scogli, si fermò e ancora oggi la si vede accovacciata all'entrata del porto di Copenaghen. La seconda nuotò fino al golfo di Danzica, da dove risalì il corso della Vistola. Giunse ai piedi della Città Vecchia, il luogo le piacque e si fermò. Presto i pescatori del luogo notarono che nel fiume qualcuno sollevava ondate, aggrovigliava le reti e rimetteva i pesci in libertà.
Scoprirono che era opera di una sirena, ma, affascinati dal suo canto, non le fecero del male. Anche un ricco mercante vide la sirena e ne sentì il canto. Calcolò quanto avrebbe guadagnato esibendola nei mercati e con un inganno la catturò.
I lamenti della sirena furono uditi dal figlio di un pescatore che con l'aiuto di alcuni amici una notte la liberò. La sirena, grata, promise ad essi sempre il suo aiuto. E' per questo che sullo stemma di Varsavia c'è una sirena armata di spada e scudo.

Museo collezione Giovanni Paolo II
Il museo è stato inaugurato nel 1989 e raccoglie dipinti e sculture della collezione di Janina e Zbigniew Carroll-Porczynsky che documentano quasi tutta la storia della pittura europea dal XIV al XX secolo.
Le opere sono esposte per vari temi: la Bibbia e i santi, Mitologia e allegoria, Ritratto e autoritratto, Natura morta e paesaggio, Madre e figlio, Impressionismo.
Questo museo sta provocando accese polemiche perché si sospetta la veridicità delle pitture che lo compongono, ma nulla vi impedisce di immergervi nei dipinti dei più famosi pittori europei come: Tiziano, Tintoretto, Rubens, Van Dyck, Rembrandt, Goya, Corot, Van Gogh De Chirico e molti altri.
Noterete anche alcuni ritratti di Papa Giovanni Paolo II.
Orario d'apertura: martedì-domenica 10-16; lunedì chiuso

Piazza del mercato
E' la piazza della Città Vecchia, ha una forma rettangolare, con due vie tra loro ortogonali che vi sfociano a ogni angolo.
Fino al primo '800 fu il centro della vita politica, commerciale e culturale della città; le facciate degli edifici presentano un gradevole mescolarsi di stili: gotico, rinascimentale, manieristico, barocco, neoclassico.
Ogni lato della piazza porta il nome di riformatori e difensori dei diritti civili settecenteschi: il lato sud-ovest è intitolato a Ignacy Zakrzewski; il lato nord-est a Franciszek Barss; il lato sud-est a Jan Dekert; il lato nord-ovest a Hugo Kollataj.
Dall'angolo fra il lato Zakrzewski e il lato Barss, l'ulica Celna porta a un belvedere con panorama verso la Vistola (il fiume che attraversa Varsavia) e il quartiere Praga.

Il palazzo della cultura e della scienza
E' forse l'edificio più noto, e probabilmente più visibile della città.
E' stato fatto costruire in tempo record (dal 1952 al 1955) da Stalin che voleva nella capitale polacca un monumento alla gloria del socialismo.
Progettato dall'architetto russo Lev V. Rudne, nello stile ricorda analoghi edifici di Mosca. Sulle facciate vi sono statue allegoriche di gusto realsocialista, mentre cornicioni ed attici si ispirano al rinascimento polacco.
Il palazzo conta più di 3000 stanze, ospita due teatri, tre cinema, una sala congressi, una piscina, il Museo della Tecnica (mercoledì, venerdì e sabato 9-16; martedì, giovedì e domenica 9-17; lunedì e festivi chiuso), il Museo dell'Evoluzione(martedì-sabato 8-16; domenica 10-15; lunedì chiuso), il planetarium, gallerie d'arte, locali, caffè ed una moltitudine di istituzioni ufficiali.
Un ascensore turistico vi conduce alla terrazza panoramica del trentesimo ed ultimo piano, dove si ha una vista di 360° sulla città e dove ci si rende conto della sua superficie e dei numerosi parchi.

Il Parco Lazienki
E' uno dei luoghi magici di Varsavia, e senz'altro il parco più bello, oltre che il più vasto, con i suoi 800 ettari, attraversato da nord a sud da un lungo specchio d'acqua, è straordinariamente vario nei suoi aspetti paesistici. Offre, incastonate fra il verde e l'azzurro, candide, preziose architetture in stile barocco, classico e neoclassico.
Il più importante edificio del parco e uno dei più belli della città è sicuramente il Palazzo sull'Acqua (martedì-domenica dalle 9.30 alle 15.30). Costruito da Domenico Merlini è fasciato di colonne e coronato da un attico con statue. Ha la facciata nord ornata di stemmi reali, rilievi della gloria e della pace e le figure di Achille e Minerva, a est le statue dei quattro continenti, a ovest le statue dei quattro elementi, mentre la facciata sud ha scene mitologiche e le statue di un satiro, di un ermafrodito e di due ninfe.
All'interno si possono trovare molte opere d'arte e oggetti d'epoca esposti nelle sale Bacco e Salomone, ma anche nella sala da ballo e nelle gallerie reali di pittura, mentre al primo piano si trovano gli appartamenti privati del re, il suo studio, la sua camera da letto e il guardaroba.
Orari d'apertura: martedì-domenica 9-16; chiuso lunedì e postfestivi.

Castello Wilanow
Residenza del re Jan III Sobieski e della sua beneamata Marysienka. Oggi il palazzo presenta una facciata scandita da semicolonne corinzie ornata di statue di muse e antichi segni che simboleggiano le virtù della coppia reale e bassorilievi raffiguranti le battaglie vinte dal re contro i turchi. Sul corpo centrale domina il sole, simbolo del potere regale, con accanto gli stemmi dei Sobieski. Anche nelle ali e nei padiglioni si possono vedere statue, busti di dei classici e imperatori romani. La facciata verso il giardino è ornata di mosaici, affreschi, bassorilievi simbolici.
L'interno ha conservato, nel suo corpo centrale, l'impianto voluto da Augusto Locci sul modello delle ville italiane: due grandi sale al centro e gli appartamenti reali ai lati.
Nelle sue sale si possono trovare esposizioni di interni d'epoca con splendidi mobili, una collezione di ceramiche, oggetti d'uso e ricordi della famiglia reale, mentre il primo piano è occupato da una galleria di ritratti dal XVI al XIX secolo.
Oggi il palazzo viene usato come residenza per gli ospiti di prestigio in visita ufficiale.
Nel parco alla francese (aperto dalle 9.30 al tramonto), potete ammirare la Chiesa di Sant'Anna e la monumentale tomba della Famiglia Potocki, ultima proprietaria del palazzo prima della guerra.
Orari d'apertura: lunedì, mercoledì-sabato 9.30-14.30; domenica 9-16.30; martedì chiuso.

 

 

 

NOTIZIE UTILI

 

Come arrivare:
Aereo: Si può raggiungere la capitale polacca con:
Alitalia voli plurigiornalieri da Bologna, Milano, Roma, Torino, Trieste e Venezia. Per informazioni sito internet www.alitalia.it  o telefonare al numero 8488-65-643
Lot (Polish Airlines) con partenze plurigiornaliere da Roma e Milano.
Sito internet www.lot.com  o contattare il numero 848-859-300
L'aeroporto internazionale di Varsavia, Okecie, è raggiungibile in una mezz'ora di tragitto (10km circa).
Treno: Non ci sono collegamenti diretti tra l'Italia e Varsavia, è necessario cambiare a Vienna. Le partenze sono quotidiane e tutto l'anno da Milano e Roma.
Per informazioni su orari e coincidenze dei treni europei vedere i siti internet: www.trenitalia.it  oppure www.reiseauskunft.bahn.de/bin/query.exe/dn   (sito delle ferrovie tedesche). La stazione centrale di Varsavia si trova nel cuore della città. Ha anche il vantaggio di essere all'incrocio dei principali mezzi di trasporto urbani.
Nella hall principale si trova un ufficio del turismo per tutte le informazioni, aperto tutti i giorni dalle 8 alle 20.
Autobus: Con Eurolines potrete raggiungere Varsavia partendo da varie città italiane tre volte a settimana.
Per informazioni www.eurolines.it
Dworzec Centralny PKS è la stazione principale dei pullman e accoglie quasi tutto il traffico internazionale. Nella stazione ci sono un ufficio di cambio e un piccolo punto d'informazioni turistiche aperto tutti i giorni dalle 6 alle 21.
Valuta: La moneta ufficiale polacca è lo zloty (Zl), che nella lingua del posto significa oro. Lo zloty è suddiviso in 100 groszy (gr). Sono in circolazione banconote da 200, 100, 50, 20 e 10 zloty e monete da 5, 2, e 1 zloty e da 501, 20, 10, 5, 2 e 1 grosz. 1 zloty vale circa 0,23 euro.
Cambio: uffici di cambio ce ne sono tantissimi, soprattutto nelle grandi città, e si trovano in posti assolutamente insoliti come nei negozi alimentari, self-service ecc. Le valute sono esposte e i tassi di cambio sono generalmente più interessanti che nelle banche. Munitevi di banconote perché gli uffici di cambio non accettano le carte di credito e rifiutano di cambiare i traveller's cheque.
Gli uffici di cambio aprono dalle 11 alle 19 e il sabato dalle 9 alle 14, mentre le banche sono aperte dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 17 e il sabato dalle 8 alle 14 o alle 15.

Per ulteriori informazioni visitate questi siti:
www.polonia.it  - www.warsawtour.pl  - www.inyourpocket.com  (in inglese)

 




 

 

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