Varsavia non incanta il visitatore con
atmosfere rarefatte e decadenti
distillate dal tempo, come avviene per
le altre metropoli dell'Europa centrale,
eppure riesce ad intrigare, a
imbrogliare il turista che le si
abbandoni con la mente sgombra di attese
e pregiudizi estetici attraverso vie
misteriose, inusuali talvolta anche
difficilmente comprensibili.
E' una città relativamente giovane, ma
sulla quale la storia sembra essersi
accanita con rara durezza e ostinatezza,
che è stata cento volte ferita e
distrutta e cento volte risorta dalle
proprie ceneri, sempre uguale e tuttavia
sempre diversa.
La capitale polacca è una metropoli
imponderabile, inafferrabile e proprio
per questo seducente, come una donna non
bellissima, ma enigmatica, esclusiva e
sfuggente. Una città aperta, sconfinata,
mobile, priva di un vero centro intimo e
raccolto. Metropoli strana, un singolare
cocktail di controsensi, di brutto e
bello, di moderno e di antico, di
grazioso e di sgraziato.
A Varsavia non si va per le magnifiche
cattedrali, i bellissimi castelli e le
inestimabili collezioni d'arte, si va, o
si torna, proprio per aprire gli occhi,
per vivere un'emozione unica di storia e
di vita. Qualcosa di più di una semplice
visita turistica.
Fryderyc Chopin
Nacque il 22 febbraio del 1810 a
Zelazowa Wola, un paese a 56 km da
Varsavia. Il musicista trascorse solo
vent'anni nella capitale polacca, dove
ancora oggi numerosi luoghi ricordano la
sua vita musicale.
Nei giardini del parco Lazienki è
possibile assistere ad alcuni recital
domenicali in compagnia di migliaia di
altri chopinofili, davanti ad una
magnifica fontana ed un'aiuola di rose,
sotto lo sguardo di una statua di bronzo
dell’artista.
La Chiesa delle Carmelitane e delle
Visitandine possiede ancora l'organo che
il musicista faceva risuonare con forza
e maestria.
Il palazzo Ostrogski conserva qualche
reliquia come alcune lettere e
partiture, il suo ultimo Pleyel, un
tovagliolo con il suo nome ricamato
sopra e qualche oggetto della sua tenera
infanzia.
Dopo aver vissuto in molti paesi
europei, il maestro morì a Parigi di
tubercolosi il 17 ottobre 1849. Il suo
cuore riposa, su sua richiesta, in
un'urna sigillata in una colonna della
chiesa barocca di Santa Croce a
Varsavia, mentre la sua tomba, sempre
adorna di fiori, si trova al cimitero
del Père-Lachaise a Parigi.
Castello reale
Questo castello rappresenta per tutti i
polacchi il simbolo dell'indipendenza
del loro paese.
Nei secolo XVI e XVII secoli la Polonia
era già una repubblica di nobili, quindi
il re non era più il proprietario del
castello ma semplicemente un affittuario
a vita ed era l'usufruttuario di alcuni
appartamenti chiamati "camere reali". Il
resto delle sale erano occupate dalla
Dieta, e da uffici, archivi e tribunali.
La roccaforte fu completamente distrutta
su volere di Hitler a partire dal 1939 e
nel 1944 l'opera era finita.
Solo nel 1971 si decise di ricostruirlo.
Grazie a uno sforzo della popolazione e
a diverse migliaia di donazioni
provenienti dalla Polonia e dall'estero
il castello fu inaugurato nel 1984.
E' possibile fare due visite: una
ventina di sale tutte riccamente
decorate, tra le quali le camere del
parlamento e gli appartamenti del
principe Sinislao, oppure attraverso gli
appartamenti reali con una decina di
stanze dove sono esposti numerosi
quadri, sculture e bronzi del XVIII
secolo. I biglietti danno accesso anche
alle mostre permanenti di pittura,
oggetti decorativi e numismatica.
Sulla piazza del Castello è posta la
Colonna di Sigismondo III. Questo è il
monumento più antico di Varsavia, eretto
nel 1664 dal re Ladislao IV in memoria
del padre.
Orari d'apertura: 15 aprile-30
settembre, martedì-sabato 10-18,
domenica 11-18; 1° ottobre-15 aprile,
martedì sabato 10-16, domenica 11-16;
chiuso il lunedì
www.zamek-krolewski.art.pl
La sirenetta di
Varsavia
Un tempo due sirene sorelle nuotarono
dall'Atlantico verso il mar Baltico.
Una, attratta da alcuni scogli, si fermò
e ancora oggi la si vede accovacciata
all'entrata del porto di Copenaghen. La
seconda nuotò fino al golfo di Danzica,
da dove risalì il corso della Vistola.
Giunse ai piedi della Città Vecchia, il
luogo le piacque e si fermò. Presto i
pescatori del luogo notarono che nel
fiume qualcuno sollevava ondate,
aggrovigliava le reti e rimetteva i
pesci in libertà.
Scoprirono che era opera di una sirena,
ma, affascinati dal suo canto, non le
fecero del male. Anche un ricco mercante
vide la sirena e ne sentì il canto.
Calcolò quanto avrebbe guadagnato
esibendola nei mercati e con un inganno
la catturò.
I lamenti della sirena furono uditi dal
figlio di un pescatore che con l'aiuto
di alcuni amici una notte la liberò. La
sirena, grata, promise ad essi sempre il
suo aiuto. E' per questo che sullo
stemma di Varsavia c'è una sirena armata
di spada e scudo.
Museo collezione
Giovanni Paolo II
Il museo è stato inaugurato nel 1989 e
raccoglie dipinti e sculture della
collezione di Janina e Zbigniew
Carroll-Porczynsky che documentano quasi
tutta la storia della pittura europea
dal XIV al XX secolo.
Le opere sono esposte per vari temi: la
Bibbia e i santi, Mitologia e allegoria,
Ritratto e autoritratto, Natura morta e
paesaggio, Madre e figlio,
Impressionismo.
Questo museo sta provocando accese
polemiche perché si sospetta la
veridicità delle pitture che lo
compongono, ma nulla vi impedisce di
immergervi nei dipinti dei più famosi
pittori europei come: Tiziano,
Tintoretto, Rubens, Van Dyck, Rembrandt,
Goya, Corot, Van Gogh De Chirico e molti
altri.
Noterete anche alcuni ritratti di Papa
Giovanni Paolo II.
Orario d'apertura: martedì-domenica
10-16; lunedì chiuso
Piazza del mercato
E' la piazza della Città Vecchia, ha una
forma rettangolare, con due vie tra loro
ortogonali che vi sfociano a ogni
angolo.
Fino al primo '800 fu il centro della
vita politica, commerciale e culturale
della città; le facciate degli edifici
presentano un gradevole mescolarsi di
stili: gotico, rinascimentale,
manieristico, barocco, neoclassico.
Ogni lato della piazza porta il nome di
riformatori e difensori dei diritti
civili settecenteschi: il lato sud-ovest
è intitolato a Ignacy Zakrzewski; il
lato nord-est a Franciszek Barss; il
lato sud-est a Jan Dekert; il lato
nord-ovest a Hugo Kollataj.
Dall'angolo fra il lato Zakrzewski e il
lato Barss, l'ulica Celna porta a un
belvedere con panorama verso la Vistola
(il fiume che attraversa Varsavia) e il
quartiere Praga.
Il palazzo della
cultura e della scienza
E' forse l'edificio più noto, e
probabilmente più visibile della città.
E' stato fatto costruire in tempo record
(dal 1952 al 1955) da Stalin che voleva
nella capitale polacca un monumento alla
gloria del socialismo.
Progettato dall'architetto russo Lev V.
Rudne, nello stile ricorda analoghi
edifici di Mosca. Sulle facciate vi sono
statue allegoriche di gusto
realsocialista, mentre cornicioni ed
attici si ispirano al rinascimento
polacco.
Il palazzo conta più di 3000 stanze,
ospita due teatri, tre cinema, una sala
congressi, una piscina, il Museo della
Tecnica (mercoledì, venerdì e sabato
9-16; martedì, giovedì e domenica 9-17;
lunedì e festivi chiuso), il Museo
dell'Evoluzione(martedì-sabato 8-16;
domenica 10-15; lunedì chiuso), il
planetarium, gallerie d'arte, locali,
caffè ed una moltitudine di istituzioni
ufficiali.
Un ascensore turistico vi conduce alla
terrazza panoramica del trentesimo ed
ultimo piano, dove si ha una vista di
360° sulla città e dove ci si rende
conto della sua superficie e dei
numerosi parchi.
Il Parco Lazienki
E' uno dei luoghi magici di Varsavia, e
senz'altro il parco più bello, oltre che
il più vasto, con i suoi 800 ettari,
attraversato da nord a sud da un lungo
specchio d'acqua, è straordinariamente
vario nei suoi aspetti paesistici.
Offre, incastonate fra il verde e
l'azzurro, candide, preziose
architetture in stile barocco, classico
e neoclassico.
Il più importante edificio del parco e
uno dei più belli della città è
sicuramente il Palazzo sull'Acqua
(martedì-domenica dalle 9.30 alle
15.30). Costruito da Domenico Merlini è
fasciato di colonne e coronato da un
attico con statue. Ha la facciata nord
ornata di stemmi reali, rilievi della
gloria e della pace e le figure di
Achille e Minerva, a est le statue dei
quattro continenti, a ovest le statue
dei quattro elementi, mentre la facciata
sud ha scene mitologiche e le statue di
un satiro, di un ermafrodito e di due
ninfe.
All'interno si possono trovare molte
opere d'arte e oggetti d'epoca esposti
nelle sale Bacco e Salomone, ma anche
nella sala da ballo e nelle gallerie
reali di pittura, mentre al primo piano
si trovano gli appartamenti privati del
re, il suo studio, la sua camera da
letto e il guardaroba.
Orari d'apertura: martedì-domenica 9-16;
chiuso lunedì e postfestivi.
Castello Wilanow
Residenza del re Jan III Sobieski e
della sua beneamata Marysienka. Oggi il
palazzo presenta una facciata scandita
da semicolonne corinzie ornata di statue
di muse e antichi segni che
simboleggiano le virtù della coppia
reale e bassorilievi raffiguranti le
battaglie vinte dal re contro i turchi.
Sul corpo centrale domina il sole,
simbolo del potere regale, con accanto
gli stemmi dei Sobieski. Anche nelle ali
e nei padiglioni si possono vedere
statue, busti di dei classici e
imperatori romani. La facciata verso il
giardino è ornata di mosaici, affreschi,
bassorilievi simbolici.
L'interno ha conservato, nel suo corpo
centrale, l'impianto voluto da Augusto
Locci sul modello delle ville italiane:
due grandi sale al centro e gli
appartamenti reali ai lati.
Nelle sue sale si possono trovare
esposizioni di interni d'epoca con
splendidi mobili, una collezione di
ceramiche, oggetti d'uso e ricordi della
famiglia reale, mentre il primo piano è
occupato da una galleria di ritratti dal
XVI al XIX secolo.
Oggi il palazzo viene usato come
residenza per gli ospiti di prestigio in
visita ufficiale.
Nel parco alla francese (aperto dalle
9.30 al tramonto), potete ammirare la
Chiesa di Sant'Anna e la monumentale
tomba della Famiglia Potocki, ultima
proprietaria del palazzo prima della
guerra.
Orari d'apertura: lunedì,
mercoledì-sabato 9.30-14.30; domenica
9-16.30; martedì chiuso.
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