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Cicloviaggio in Bretagna

di Carlo Ferrari

Luoghi tra terra e mare che sanno di infinito, dove il mondo sembra finire e dove le avventure di chi andava per nuovi mondi cominciavano, luoghi che esercitano da sempre un fascino particolare su di me. A leggere le guide sembra esista solo la Pointe du Raz, dove a mio parere il piatto forte è l’attigua Baia des Trespassès, ma gironzolando per bene si vede che capolavori rocciosi riservi questo angolo di Europa. Perros Guirec ed il suo promontorio sono affollate da un turismo un poco da passerella, tanto che la folla alla “côte de granit rose” nel suo punto più ingaggiante di Saint Guirec non dà il tempo di contemplarne la magnificenza. E partiti da Saint Malo val la pena di farsi tutta la Côte d’ Emeraude, dalla bella Dinard fino a Le Val Andrè , un susseguirsi di incantevoli stazioni balneari e magnifiche spiagge su strade che si snodano in pinete con vedute mozzafiato. Per non parlare della Pointe de Saint Mathieu con il suo faro a bande bianche e rosse accoppiato alle rovine di un’ antica abbazia benedettina, vento, sole, mare impetuoso e storia adagiati nell’ estremo ovest della Bretagna, silenzio degli umani e voce forte della natura. Ed a proposito di silenzi che esaltano le voci della natura, non perdetevi l’Ile de Ouessant. Se non avete la vostra affittate una bicicletta all’attracco di Port du Stiff e giratevi con calma le sue stradine, le sue insenature, e prendetevi tutto il tempo che ci vuole per fermarvi al faro di Creac’h ad aspettare il tramonto, potrebbe essere il ricordo più bello da portare a casa. “I Bretoni nascono con l’acqua attorno al cuore” recita un antico proverbio, parole sante, aggiungo io. Ho sentito molto più il legame tra uomo e mare qui di quanto non sia nel mio paese. Sarà perché la Bretagna ha l’anima e l’aspetto del piccolo villaggio dove tutto si avverte immediatamente, sarà perché questa è gente fiera ed orgogliosa delle sue tradizioni, sarà perché basta razzolare un poco tra le banchine di Brest , o sui moli di Guilvinec e Le Conquet per notare quanti giovani continuino con il loro lavoro questo legame con l’oceano.Gli antichi Celti che, giunti qui le imposero il nome di Armor, e cioè “terra vicina al mare”, non sbagliarono dal punto di vista fisico e neppure da quello emotivo, e soprattutto furono ottimi oracoli. Gente fiera ed orgogliosa della propria identità, con le testimonianze della fede cristiana che nel corso dei secoli ha dato vita a decine di migliaia di calvari eretti agli incroci delle strade di campagna, per culminare nei famosi “encloses parossiaux” dove quantità di figure, perfezione di stile e graziose accoppiate con cappelle ed ossari finemente allestiti rigorosamente in granito grigio di Kersanton, hanno dato vita a delle vere ed uniche opere d’arte. Scendendo da Morlaix a Landerneau in una giornata è possibile visitarne molti. E’ un piacere pedalare nel paesaggio interno, che malgrado non abbia poi tante variazioni sul tema, non e’ mai monotono e soprattutto è sempre ricco di colori e di quelle mucche che sono un distintivo dei paesaggi bucolici del nord della Francia, e, cosa non trascurabile per un cicloturista, non presenta mai lunghe e marcate pendenze. Gli orizzonti sono sempre vasti, e nei bei pomeriggi di sole spesso mi sono sentito in gara con il grande Gauguin a catturare con il mio obiettivo i contrasti più intensi che la natura bretone riserva. Le città, a mio parere, sono spesso un fatto anche soggettivo, malgrado le oggettive bellezze che possono avere, e risulta un poco difficile esprimere giudizi. San Malo ad esempio, indubbiamente rara con la cinta muraria mezza sul porto e mezza sulle belle spiagge, è terribilmente infestata da orde di turisti ed automobili a popolare un tessuto urbano completamente ricostruito dopo la seconda guerra mondiale e dunque anonimo. Mi sono piaciute Saint Brieuc e la zona del porto di Brest, Lannion e Landernau, Quimper ed Auray, e soprattutto Vannes e Locronan, indubbiamente Dinan senza esaltarla poi così tanto. I famosi siti megalitici non reggono il confronto con quelli scozzesi di Callanish, Brodgar, Stenness o quello irlandese di Pulnabrone, racchiusi come sono in recinzioni di plastica, situati in ambienti che non conferiscono loro la suggestione che meriterebbero, e soprattutto disposti in schiere e quantità industriali. Comunque la zona di Carnac ce la siamo spazzolata tutta, con una puntata all’interessante “Museo della preistoria” che consiglio di visitare. Le spiagge sono tante, belle ed incastonate in graziose posizioni . E’ dura stilare una classifica, ed ancor più triste è pensare a quante ne abbiamo lasciate da vedere. Indubbiamente la nota va a Le Pouldu, Les Trespasses, Pointe du Percho, Saint Mathieu, e se ce ne fossero di migliori preferisco non saperlo, patirei a non essere passato di là.

 

 

NOTIZIE UTILI

 

Ente Nazionale Francese per il Turismo - Via Larga,7 -20122 –Milano
Tel.: 166 116 216 ( € 1,31 min.+IVA)
E-mail: info@franceguide.com  - www.region-bretagne.fr  - www.gites-de-france.fr

Come arrivare
AIR FRANCE Ha prezzi da 70 Euro per soggiorni fino a 10 gg. da Roma e Milano per Parigi CDG. Da qui si procede in treno fino a St,. Malo. Cosa molto importante questa compagnia non richiede sovrapprezzi nel trasporto al seguito della bicicletta.
Per dormire
La migliore opzione, tra prezzo, qualità del servizio, quantità di cibo a colazione, (fondamentale per un cicloturista) è rappresentata dalle Chambres d’Hôte (B&B), dove spesso è possibile avere anche la cena. Procuratevi la mappa presso l’ufficio turistico.
Per mangiare
Sufficienti i menù a prezzo fisso che vanno dai 13 ai 20 Euro. Durante la giornata ottimi sono gli ipermercati. C’è di tutto, salato e dolce, caldo e freddo, da consumare pedalando o facendo sosta. Nei “Leclerc” hanno persino articoli per la bicicletta.
Cosa portare
Usare scarpe tipo mtb/trekking, ottime per pedalare e camminare allo stesso tempo. Noi avevamo le “Runaway” NORTHWAVE, ottime e versatili. Non dimenticate gli occhiali da sole, leggerissimi e validi i nostri REVO 4011. Polvere salino-vitaminica e reitegratori. Abbiamo usato il FIT-AKTIV come soluzione in borraccia ed il BCAA come reitegratore prodotti dalla MULTIPOWER , ed abbiamo assorbito benissimo tutte le tappe, alcune delle quali in giornate molto calde. Non dimenticate una buona assicurazione di viaggio come la “Viaggi no-stop” offerta dalla EUROP ASSISTANCE.
Carte guide
Guida Verde Michelin “Bretagna” e mappa Michelin NO. 230 “Bretagne” scala 1:200 000

 

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