Luoghi
tra terra e mare che sanno di infinito,
dove il mondo sembra finire e dove le
avventure di chi andava per nuovi mondi
cominciavano, luoghi che esercitano da
sempre un fascino particolare su di me.
A leggere le guide sembra esista solo la
Pointe du Raz, dove a mio parere il
piatto forte è l’attigua Baia des
Trespassès, ma gironzolando per bene si
vede che capolavori rocciosi riservi
questo angolo di Europa. Perros Guirec
ed il suo promontorio sono affollate da
un turismo un poco da passerella, tanto
che la folla alla “côte de granit rose”
nel suo punto più ingaggiante di Saint
Guirec non dà il tempo di contemplarne
la magnificenza. E partiti da Saint Malo
val la pena di farsi tutta la Côte d’
Emeraude, dalla bella Dinard fino a Le
Val Andrè , un susseguirsi di
incantevoli stazioni balneari e
magnifiche spiagge su strade che si
snodano in pinete con vedute mozzafiato.
Per non parlare della Pointe de Saint
Mathieu con il suo faro a bande bianche
e rosse accoppiato alle rovine di un’
antica abbazia benedettina, vento, sole,
mare impetuoso e storia adagiati nell’
estremo ovest della Bretagna, silenzio
degli umani e voce forte della natura.
Ed a proposito di silenzi che esaltano
le voci della natura, non perdetevi l’Ile
de Ouessant. Se non avete la vostra
affittate una bicicletta all’attracco di
Port du Stiff e giratevi con calma le
sue stradine, le sue insenature, e
prendetevi tutto il tempo che ci vuole
per fermarvi al faro di Creac’h ad
aspettare il tramonto, potrebbe essere
il ricordo più bello da portare a casa.
“I Bretoni nascono con l’acqua attorno
al cuore” recita un antico proverbio,
parole sante, aggiungo io. Ho sentito
molto più il legame tra uomo e mare qui
di quanto non sia nel mio paese. Sarà
perché la Bretagna ha l’anima e
l’aspetto del piccolo villaggio dove
tutto si avverte immediatamente, sarà
perché questa è gente fiera ed
orgogliosa delle sue tradizioni, sarà
perché basta razzolare un poco tra le
banchine di Brest , o sui moli di
Guilvinec e Le Conquet per notare quanti
giovani continuino con il loro lavoro
questo legame con l’oceano.Gli antichi
Celti che, giunti qui le imposero il
nome di Armor, e cioè “terra vicina al
mare”, non sbagliarono dal punto di
vista fisico e neppure da quello
emotivo, e soprattutto furono ottimi
oracoli. Gente fiera ed orgogliosa della
propria identità, con le testimonianze
della fede cristiana che nel corso dei
secoli ha dato vita a decine di migliaia
di calvari eretti agli incroci delle
strade di campagna, per culminare nei
famosi “encloses parossiaux” dove
quantità di figure, perfezione di stile
e graziose accoppiate con cappelle ed
ossari finemente allestiti rigorosamente
in granito grigio di Kersanton, hanno
dato vita a delle vere ed uniche opere
d’arte. Scendendo da Morlaix a
Landerneau in una giornata è possibile
visitarne molti. E’ un piacere pedalare
nel paesaggio interno, che malgrado non
abbia poi tante variazioni sul
tema,
non e’ mai monotono e soprattutto è
sempre ricco di colori e di quelle
mucche che sono un distintivo dei
paesaggi bucolici del nord della
Francia, e, cosa non trascurabile per un
cicloturista, non presenta mai lunghe e
marcate pendenze. Gli orizzonti sono
sempre vasti, e nei bei pomeriggi di
sole spesso mi sono sentito in gara con
il grande Gauguin a catturare con il mio
obiettivo i contrasti più intensi che la
natura bretone riserva. Le città, a mio
parere, sono spesso un fatto anche
soggettivo, malgrado le oggettive
bellezze che possono avere, e risulta un
poco difficile esprimere giudizi. San
Malo ad esempio, indubbiamente rara con
la cinta muraria mezza sul porto e mezza
sulle belle spiagge, è terribilmente
infestata da orde di turisti ed
automobili a popolare un tessuto urbano
completamente ricostruito dopo la
seconda guerra mondiale e dunque
anonimo. Mi sono piaciute Saint Brieuc e
la zona del porto di Brest, Lannion e
Landernau, Quimper ed Auray, e
soprattutto Vannes e Locronan,
indubbiamente Dinan senza esaltarla poi
così tanto. I famosi siti megalitici non
reggono il confronto con quelli scozzesi
di Callanish, Brodgar, Stenness o quello
irlandese di Pulnabrone, racchiusi come
sono in recinzioni di plastica, situati
in ambienti che non conferiscono loro la
suggestione che meriterebbero, e
soprattutto disposti in schiere e
quantità industriali. Comunque la zona
di Carnac ce la siamo spazzolata tutta,
con una puntata all’interessante “Museo
della preistoria” che consiglio di
visitare. Le spiagge sono tante, belle
ed incastonate in graziose posizioni .
E’ dura stilare una classifica, ed ancor
più triste è pensare a quante ne abbiamo
lasciate da vedere. Indubbiamente la
nota va a Le Pouldu, Les Trespasses,
Pointe du Percho, Saint Mathieu, e se ce
ne fossero di migliori preferisco non
saperlo, patirei a non essere passato di
là.
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NOTIZIE UTILI
Ente Nazionale Francese per il
Turismo - Via Larga,7 -20122 –Milano
Tel.: 166 116 216 ( € 1,31 min.+IVA)
E-mail:
info@franceguide.com -
www.region-bretagne.fr -
www.gites-de-france.fr
Come arrivare
AIR FRANCE Ha prezzi da 70 Euro per
soggiorni fino a 10 gg. da Roma e Milano
per Parigi CDG. Da qui si procede in
treno fino a St,. Malo. Cosa molto
importante questa compagnia non richiede
sovrapprezzi nel trasporto al seguito
della bicicletta.
Per dormire
La migliore opzione, tra prezzo, qualità
del servizio, quantità di cibo a
colazione, (fondamentale per un
cicloturista) è rappresentata dalle
Chambres d’Hôte (B&B), dove spesso è
possibile avere anche la cena.
Procuratevi la mappa presso l’ufficio
turistico.
Per mangiare
Sufficienti i menù a prezzo fisso che
vanno dai 13 ai 20 Euro. Durante la
giornata ottimi sono gli ipermercati.
C’è di tutto, salato e dolce, caldo e
freddo, da consumare pedalando o facendo
sosta. Nei “Leclerc” hanno persino
articoli per la bicicletta.
Cosa portare
Usare scarpe tipo mtb/trekking, ottime
per pedalare e camminare allo stesso
tempo. Noi avevamo le “Runaway”
NORTHWAVE, ottime e versatili. Non
dimenticate gli occhiali da sole,
leggerissimi e validi i nostri REVO
4011. Polvere salino-vitaminica e
reitegratori. Abbiamo usato il FIT-AKTIV
come soluzione in borraccia ed il BCAA
come reitegratore prodotti dalla
MULTIPOWER , ed abbiamo assorbito
benissimo tutte le tappe, alcune delle
quali in giornate molto calde. Non
dimenticate una buona assicurazione di
viaggio come la “Viaggi no-stop” offerta
dalla EUROP ASSISTANCE.
Carte guide
Guida Verde Michelin “Bretagna” e mappa
Michelin NO. 230 “Bretagne” scala 1:200
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