A dispetto dell’incredibile calo del
turismo registrato in tutte le mete
asiatiche tra i tropici e l’equatore, le
Seychelles hanno chiuso il 2005 con un
sostanzioso balzo in avanti tra le
destinazioni più accreditate dell’Oceano
Indiano. Difatti, se le zone colpite dal
terribile Tsunami del giorno di S.
Stefano di due anni fa hanno visto un
periodo di stanca negli arrivi (Sri
Lanka) e di crollo (Maldive, con un –40%
da gennaio ad ottobre rispetto al 2004),
le 115 isole poste poco a Meridione
dell’equatore e poco a Nord di
Madagascar e Mauritius sono state
visitate da 130mila turisti nel 2005,
migliorando di quasi il 20% i dati del
2004.
Sempre più turisti
verso le 115 isole
Non è questo il luogo per portare alla
luce motivazioni e stimoli che hanno
spinto viaggiatori e turisti
(soprattutto francesi ed italiani) verso
le Seychelles, ma mi si conceda soltanto
l’accenno al fattore che certamente ha
portato quell’incremento di cui sopra:
il post-Tsunami, che ha allontanato non
di poco gli occidentali dal Sud-Est
asiatico. E per un Paese che fa del
turismo la sua prima risorsa, il 2005 è
stato certamente tra i più ricchi e
floridi per il terziario della
repubblica presidenziale africana,
nonostante siano stati molti i tentativi
di non dipendere soltanto dal turismo;
si è cercato infatti di sfruttare al
meglio le attività ben più radicate
nella cultura creola locale: la pesca,
ad esempio. Perché è proprio la natura
ed in particolare la straordinaria
varietà di flora e fauna equatoriali che
alla fine porta in questo paradiso
migliaia di visitatori ogni anno.
Le isole maggiori…
Lusso, servizi, ristoranti, bar, locali.
A Mahe troverete i maggiori comfort per
turisti internazionali. E’ la maggiore
dell’arcipelago e l’isola della capitale
Victoria, dell’aeroporto di maggiore
traffico, dei casinò (quattro). Qui,
tutto è soggetto al business, essendo il
centro direzionale ed economico del
Paese, ma siamo comunque alle
Seychelles. Il paradiso c’è e si vede.
Lo sviluppo non ne ha compromesso la
sopravvivenza. Si consiglia, tra un
tuffo nelle calde acque dell’Oceano e
l’altro, di visitare la capitale (24mila
abitanti) ed il National Museum,
interamente dedicato alla storia
dell’arcipelago.
Praslin. A tre ore di traghetto da Mahe,
la seconda isola per superficie delle
Seychelles (44 kmq rispetto ai 150 di
Mahe) è quasi intermente ricoperta da
una fitta foresta tropicale. Meno
turistica della maggiore. Collegata a
Mahe da una trentina di voli al giorno
(15 minuti di volo), Praslin ospita
l’incredibile foresta nota come Vallee
de Mai, dove convivono rarissime specie
di uccelli, assieme a piante tipiche
dell’isola, come quella di Vaniglia ed
il Coco de Mer.
… e quelle minori
Silhouette, La Digue. E le restanti 151.
Ma fermiamoci alle prime due. Molto
vicine quanto a superficie, osservando
una cartina geografica sembrano due
gemelle: la prima posta all’estremo
Occidente dell’arcipelago; la seconda,
dalla parte opposta.
Silhouette è il paradiso dei
naturalisti. Assenza quasi totale di
strade e vie di comunicazione. Soltanto
trecento gli abitanti dell’isola
impegnati per la maggior parte nelle
tradizionali coltivazioni di caffè e
avocado. Il turismo organizzato non
arriva sin qua. Ecco che gli amanti del
“fai da te” è meglio che contattino
direttamente i gestori degli alberghi
locali.
La Digue. Anche qui, nella quarta isola
per superficie, le strade sono poche.
Molte invece le piste ciclabili (vd.
ViaggiVacanze.info del giugno 2005 per
le Seychelles in bici) e le possibilità
di escursioni. Ideale sarebbe prenotare
con mesi di anticipo una camera in un
residence e, sacco in spalla, esplorare
l’isolotto scoperto nel 1744, magari
anche facendo un giro sui taxi locali:
si tratta di carri trainati da buoi. Se
non è natura questa…
Delle restanti 151 isole, non può non
essere citata Bird Island. Distante
circa 100km dall’isola principale Mahe,
è famosa per essere la meta preferita
degli ornitologi. Come già accennato,
non è l’unica ad ospitare specie di
uccelli di ogni genere, ma certamente è
la più singolare. Ovunque andiate,
soprattutto in estate, sentirete il
cinguettio delle terne che da sempre qua
hanno trovato una felice dimora. Come
per le altre isole, anche qui la
compagnia aerea Air Seychelles fornisce
un servizio di voli-navetta da Mahe
(trenta minuti per raggiungere Bird
Island).
Non solo lusso
Le Seychelles sono sempre state sinonimo
di lusso. Tuttavia esistono molte
soluzioni che sfatano questo stereotipo.
Certo, non si avranno le comodità di uno
chalet a pochi metri dall’oceano e dalle
rocce granitiche tipiche
dell’arcipelago, ma si è sempre alle
Seychelles! Ci sono residence a prezzi
che partono anche dai 75-80 euro per una
camera doppia. Per sistemazioni
vantaggiose, ad un ottimo rapporto
prezzo-qualità, il sito di Air
Seychelles (
www.airseychelles.it ) indica
diverse soluzioni. Questo è certamente
il caso di chi desidera noleggiare
un’auto e andare alla ricerca di tesori
(si parla di numerosi tesori di pirati
nascosti in tutto l’arcipelago…) nei
posti più interni e protetti delle
isole. A Mahe, parcheggiata la macchina,
se vi addentrerete nei boschi a ridosso
delle montagne, scoprirete l’abbondanza
di frutta, alberi e piante rarissime.
Particolarmente suggestiva è la zona
meridionale dell’isola maggiore delle
Seychelles. Qui l’ambiente è ancora
incontaminato e le spiagge sono
splendide e suggestive come le altre, ma
forse di più, perché deserte…
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