C’è
una strada a Epernay che può fare girare
la testa agli appassionati. E’ l’Avenue
de Champagne dove si aprono le famose
maison che hanno fatto la fortuna di
questa regione: Moet et Chandon, Perrier
Jouet, Mercier, Vranken Demoiselle, Pol
Roger. Un tesoro si nasconde a dieci
metri di profondità in un reticolo lungo
un centinaio di chilometri nella
cittadina di Epernay, cuore della
Champagne francese. Nelle famose “caves”
riposano 200 milioni di bottiglie.
Coricate per la prima fermentazione,
appoggiate sulle poupitres oblique per
l’operazione precisa e delicatissima del
rémouage, suddivise per annate e cuvée,
sono quelle preziose bottiglie che
andranno a imbandire le tavole più
importanti del mondo, ambasciatrici del
lusso francese.
La visita alle caves dello Champagne è
un rito di iniziazione ai segreti di
questo mondo: la scelta dei vitigni, la
porosità e l’esposizione dei terreni, le
tecniche di potatura e spremitura, la
conservazione in botti di rovere e tini
di acciaio, la sboccatura dopo la
fermentazione in bottiglia per rimuovere
i depositi accumulati dai lieviti
nutritivi, l’aggiunta del liqueur de
dosage, miscela di zuccheri e champagne
per determinare i tipi di vini, brut,
sec e démisec, la conservazione in
cantina anche per dieci anni prima della
vendita sul mercato. E naturalmente la
degustazione, momento conclusivo e
seducente in cui tutti i segreti del
lavoro paziente si realizzano nel
perlage di colore ambrato e nel bouquet
di aromi che si sprigiona dal calice.
Per capire questo mondo si può scegliere
una maison prestigiosa per una visita
guidata o percorrere in libertà la Route
Touristique du Champagne tra le colline
morbide della regione coperte
completamente da vigne basse e fitte. In
mezzo si alza il Faro di Verzenay,
trasformato in Musée de la vigne, di
lettura facile e piacevole con le foto
d’epoca, gli antichi attrezzi agricoli,
gli enormi torchi di legno, i documenti
sull’evoluzione della viticoltura. La
leggenda attribuisce all’abate Dom
Pérignon la scoperta casuale del metodo
Champenois per ottenere le famose
bollicine, alla fine del 1600 nelle
cantine dell’Abbazia di Hautvillers. Dal
“vino del diavolo”, che faceva esplodere
le bottiglie per la pressione dovuta
alla fermentazione, era nato così il Re
dei vini e il vino dei Re.
Le tecniche moderne hanno affinato in
modo strabiliante tutto il processo di
lavorazione, senza togliere comunque
quel tocco artigianale che caratterizza
i prodotti di prestigio: la raccolta
manuale dei grappoli, l’abbinamento
preciso di Pinot Noir, Chardonnay e
Pinot Meunier, la pigiatura nel legno
che eviti qualunque colorazione del
succo a contatto con le bucce.
Ma lo champagne non può restare
un’avventura isolata. Molto meglio
gustarlo con i piatti saporiti e i
formaggi della sua terra di origine, la
regione della Champagne-Ardenne,
attraversata dalla Marne, a un’ora e
mezzo di macchina da Parigi e a un’ora
circa dal confine con il Belgio.
Ristorantini persi tra il verde, piccoli
logis de France a dimensione familiare,
locali di atmosfera segnalati dalla
Guida Michelin accolgono il visitatore
con il calore raffinato tipico
dell’ospitalità francese.
Due città d’arte nella
Champagne francese
Due
città in questa regione meritano la
sosta per una lunga passeggiata. A nord
Reims vale la visita anche solo per la
cattedrale dove furono incoronati 24 re
di Francia sotto le magnifiche vetrate
che catturano la luce per fissarla nelle
storie bibliche da leggere come un
romanzo. L’arte dei maestri vetrai si
può scoprire anche a Troyes, una
deliziosa città immersa in atmosfere
medievali. Case a graticcio di ricchi
mercanti che portavano qui dal sud sete
e spezie, torrioncini a cuspide, la
“ruelle des chats” tanto stretta da
consentire a un gatto il salto da una
casa all’altra, i balconcini scolpiti in
legno nascosti in cortili inaspettati,
capolavori di intaglio nel ferro delle
cancellate e nelle pietre delle chiese
sono un invito a passeggiare lentamente
in questa città sospesa nel tempo, la
cui pianta richiama curiosamente (o
profeticamente) un tappo di champagne.
Comité Régional du
Tourisme Champagne Ardenne
Un’attenzione crescente viene rivolta
dal Comité Régional du Tourisme
Champagne Ardenne al mercato italiano,
un mercato interessante e promettente
sia per quanto riguarda il numero di
pernottamenti che per quanto riguarda la
durata del soggiorno. Il turista
italiano in visita nella Champagne
Ardenne, la regione nel nord est della
Francia a un’ora e mezzo di macchina da
Parigi e da Digione, è in prevalenza un
turista che viaggia individualmente in
macchina. Il Comitè Régional sta
favorendo la diffusione della conoscenza
dei punti di forza della regione:
enogastronomia, turismo verde e cultura,
con la famosa Route du Champagne tra i
vigneti e le caves più celebri e le
città d’arte tra cui Reims e Troyes. Gli
itinerari percorribili facilmente in
macchina attraverso piccole routes sono
ideali per il turista che proviene in
autostrada dal tunnel del Monte Bianco o
dalla Costa Azzurra e si dirige a
Parigi: in pochi giorni si può sostare
in piccoli hotel de charme situati
vicino ai vigneti, con possibilità di
visita alle caves, degustazioni di
champagne, escursioni a cavallo.
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NOTIZIE UTILI
Ente Nazionale Francese per il
Turismo, fax 02/58486221, via Larga
7, 20122 Milano, e-mail:
info@turismofrancese.it -
www.franceguide.com
Comité Régional du Tourisme
Champagne-Ardenne,
www.tourisme-champagne-ardenne.com
Visite guidate e degustazioni alle
caves:
Champagne Krug, Reims, tel. 03/26844420,
solo su richiesta scritta e appuntamento
Champagne Vranken Demoiselle, Epernay,
tel 03/26595050, aperto tutto l’anno
Champagne Launois Père et Fils, Le
Meusnils-sur-Oger, tel. 03/26575015,
aperto tutto l’anno
Le Guide Vert “Champagne Ardenne” ed.
Michelin
Guida Touring Club Italiano “Francia”
Ottima soluzione per viaggiare è anche
il TGV che collega Milano a Parigi in
meno di sette ore e si abbina con i
treni locali per Reims. Info Rail Europe
Italia tel. 02/72544350
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