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Terre di Champagne: Preziose bollicine

di Franca Dell’Arciprete Scotti

C’è una strada a Epernay che può fare girare la testa agli appassionati. E’ l’Avenue de Champagne dove si aprono le famose maison che hanno fatto la fortuna di questa regione: Moet et Chandon, Perrier Jouet, Mercier, Vranken Demoiselle, Pol Roger. Un tesoro si nasconde a dieci metri di profondità in un reticolo lungo un centinaio di chilometri nella cittadina di Epernay, cuore della Champagne francese. Nelle famose “caves” riposano 200 milioni di bottiglie. Coricate per la prima fermentazione, appoggiate sulle poupitres oblique per l’operazione precisa e delicatissima del rémouage, suddivise per annate e cuvée, sono quelle preziose bottiglie che andranno a imbandire le tavole più importanti del mondo, ambasciatrici del lusso francese.
La visita alle caves dello Champagne è un rito di iniziazione ai segreti di questo mondo: la scelta dei vitigni, la porosità e l’esposizione dei terreni, le tecniche di potatura e spremitura, la conservazione in botti di rovere e tini di acciaio, la sboccatura dopo la fermentazione in bottiglia per rimuovere i depositi accumulati dai lieviti nutritivi, l’aggiunta del liqueur de dosage, miscela di zuccheri e champagne per determinare i tipi di vini, brut, sec e démisec, la conservazione in cantina anche per dieci anni prima della vendita sul mercato. E naturalmente la degustazione, momento conclusivo e seducente in cui tutti i segreti del lavoro paziente si realizzano nel perlage di colore ambrato e nel bouquet di aromi che si sprigiona dal calice.
Per capire questo mondo si può scegliere una maison prestigiosa per una visita guidata o percorrere in libertà la Route Touristique du Champagne tra le colline morbide della regione coperte completamente da vigne basse e fitte. In mezzo si alza il Faro di Verzenay, trasformato in Musée de la vigne, di lettura facile e piacevole con le foto d’epoca, gli antichi attrezzi agricoli, gli enormi torchi di legno, i documenti sull’evoluzione della viticoltura. La leggenda attribuisce all’abate Dom Pérignon la scoperta casuale del metodo Champenois per ottenere le famose bollicine, alla fine del 1600 nelle cantine dell’Abbazia di Hautvillers. Dal “vino del diavolo”, che faceva esplodere le bottiglie per la pressione dovuta alla fermentazione, era nato così il Re dei vini e il vino dei Re.
Le tecniche moderne hanno affinato in modo strabiliante tutto il processo di lavorazione, senza togliere comunque quel tocco artigianale che caratterizza i prodotti di prestigio: la raccolta manuale dei grappoli, l’abbinamento preciso di Pinot Noir, Chardonnay e Pinot Meunier, la pigiatura nel legno che eviti qualunque colorazione del succo a contatto con le bucce.
Ma lo champagne non può restare un’avventura isolata. Molto meglio gustarlo con i piatti saporiti e i formaggi della sua terra di origine, la regione della Champagne-Ardenne, attraversata dalla Marne, a un’ora e mezzo di macchina da Parigi e a un’ora circa dal confine con il Belgio. Ristorantini persi tra il verde, piccoli logis de France a dimensione familiare, locali di atmosfera segnalati dalla Guida Michelin accolgono il visitatore con il calore raffinato tipico dell’ospitalità francese.

Due città d’arte nella Champagne francese
Due città in questa regione meritano la sosta per una lunga passeggiata. A nord Reims vale la visita anche solo per la cattedrale dove furono incoronati 24 re di Francia sotto le magnifiche vetrate che catturano la luce per fissarla nelle storie bibliche da leggere come un romanzo. L’arte dei maestri vetrai si può scoprire anche a Troyes, una deliziosa città immersa in atmosfere medievali. Case a graticcio di ricchi mercanti che portavano qui dal sud sete e spezie, torrioncini a cuspide, la “ruelle des chats” tanto stretta da consentire a un gatto il salto da una casa all’altra, i balconcini scolpiti in legno nascosti in cortili inaspettati, capolavori di intaglio nel ferro delle cancellate e nelle pietre delle chiese sono un invito a passeggiare lentamente in questa città sospesa nel tempo, la cui pianta richiama curiosamente (o profeticamente) un tappo di champagne.

Comité Régional du Tourisme Champagne Ardenne
Un’attenzione crescente viene rivolta dal Comité Régional du Tourisme Champagne Ardenne al mercato italiano, un mercato interessante e promettente sia per quanto riguarda il numero di pernottamenti che per quanto riguarda la durata del soggiorno. Il turista italiano in visita nella Champagne Ardenne, la regione nel nord est della Francia a un’ora e mezzo di macchina da Parigi e da Digione, è in prevalenza un turista che viaggia individualmente in macchina. Il Comitè Régional sta favorendo la diffusione della conoscenza dei punti di forza della regione: enogastronomia, turismo verde e cultura, con la famosa Route du Champagne tra i vigneti e le caves più celebri e le città d’arte tra cui Reims e Troyes. Gli itinerari percorribili facilmente in macchina attraverso piccole routes sono ideali per il turista che proviene in autostrada dal tunnel del Monte Bianco o dalla Costa Azzurra e si dirige a Parigi: in pochi giorni si può sostare in piccoli hotel de charme situati vicino ai vigneti, con possibilità di visita alle caves, degustazioni di champagne, escursioni a cavallo.


 

 

NOTIZIE UTILI

 

Ente Nazionale Francese per il Turismo, fax 02/58486221, via Larga 7, 20122 Milano, e-mail: info@turismofrancese.it  - www.franceguide.com 
Comité Régional du Tourisme Champagne-Ardenne, www.tourisme-champagne-ardenne.com
Visite guidate e degustazioni alle caves:
Champagne Krug, Reims, tel. 03/26844420, solo su richiesta scritta e appuntamento
Champagne Vranken Demoiselle, Epernay, tel 03/26595050, aperto tutto l’anno
Champagne Launois Père et Fils, Le Meusnils-sur-Oger, tel. 03/26575015, aperto tutto l’anno
Le Guide Vert “Champagne Ardenne” ed. Michelin
Guida Touring Club Italiano “Francia”
Ottima soluzione per viaggiare è anche il TGV che collega Milano a Parigi in meno di sette ore e si abbina con i treni locali per Reims. Info Rail Europe Italia tel. 02/72544350

 

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