La capitale russa è un'affascinante
miscuglio di usanze, di tradizioni, di
leggende millenarie che sono rimaste
vive malgrado gli scompigli politici e
religiosi succedutesi nel tempo.
Grande, orgogliosa, esuberante Mosca,
cuore di Russia e di quell'enorme impero
che fu zarista prima e moderno poi, la
città, sugli ampi meandri della Moscova,
vive oggi già catapultata nel futuro e
tuttora ancorata nostalgicamente ai suoi
passati. Variopinta nelle preziose
cupole di San Basilio, bianca e d'oro
nelle quattrocentesche chiese della
Sobornaja Ploscad (la "piazza delle
Cattedrali"), imponente nelle venti
torri del Cremlino, la metropoli russa
conserva immutato il suo centro antico.
Letteraria nel liberty dell'Arbat e
trafficata nel Novji Arbat, preziosa nel
Parco Gorkj, essa mette insieme tra
casualità, rigore e utopia, vecchio e
nuovo, ora con incastri armoniosi, ora
con improbabili accostamenti e riserva,
in un tessuto urbano estesissimo,
scoperte senza fine.
Il Cremlino
La sede del potere russo fin dalla notte
dei tempi, il cuore storico della città.
Qui venivano incoronati gli zar, qui si
trovano le più prestigiose cattedrali
ortodosse ed i più favolosi tesori del
paese. Oggi è il centro delle
istituzioni comuniste e la residenza del
presidente.
La cinta fortificata: costruita nel 1480
sotto Ivan III, è lunga 2,235 km ed ha
20 torri. La sua forma triangolare
asseconda la forma della collina. La
visita comincia dalla torre Troickaja
(della Trinità) che sovrasta l'entrata
principale. E' la più alta del complesso
(80m) ed è preceduta dal ponte della
Trinità e dalla torre Kut’afja (coeva) a
ferro di cavallo.
All'interno ci sono monumenti di rara
bellezza: il Vecchio Senato, il Palazzo
Presidenziale, il Palazzo dei Congressi,
il Palazzo del Patriarca, la Chiesa
della Deposizione, la Cattedrale
dell'Annunciazione, la Cattedrale
dell'Arcangelo Michele.
Non si può non visitare l’armeria che,
oltre alle armature, conserva anche
carrozze imperiali da favola, vestiti,
calici con gioielli incastonati e icone.
La Piazza Rossa
L'antico ed importante centro politico,
commerciale e religioso della capitale,
su cui si affacciano il Cremlino, la
cattedrale di San Basilio e il mausoleo
di Lenin, è una delle piazze più famose
del mondo. Come per la scalinata Rossa
del palazzo delle Faccette, il colore in
questione non è esclusivamente simbolo
della rivoluzione proletaria, ma
significa "bello" in vecchio slavone.
Sono mille le cose che si collegano a
questa "bella piazza" ricca di storia e
di reminiscenze. L'agorà nasce assieme
alla cinta del Cremlino per volere di
Ivan III a scopo difensivo, e non ha mai
avuto una destinazione abitativa. Nel
corso degli anni diventa un luogo di
contestazioni, infatti è qui che cercano
di attrarre l'attenzione i militanti
delle varie cause e tendenze indicendo
manifestazioni, sbandierando striscioni
e distribuendo volantini. Ovviamente il
loro arresto è sempre un evento
movimentato che i media non mancano di
riportare e così la Piazza Rossa
guadagna sempre più notorietà.
Cattedrale di San
Basilio
Fu costruita da Ivan IV il Terribile per
commemorare la vittoria sui tartari a
Kazan.
I mastri Barma e Postnik crearono
un'opera architettonica unica nel suo
genere, combinando simmetricamente su un
unico zoccolo otto cappelle che
circondano quella centrale coperta da un
tetto a tenda. Ciascuna delle cappelle
era dedicata ad una vittoria e momento
importante della campagna contro i
tartari, e tutte le cupole sono diverse
tra di loro L'edificio in mattoni rossi
si poggia sullo zoccolo di pietra bianca
La costruzione durò dal 1555 al 1561.
Nelle immediate vicinanze della
cattedrale, sulla cima di un colle,
venne allestita una specie di palco,
Lobnoe mesto (Posto frontale), che
serviva da tribuna per gli zar e l'alto
clero che si rivolgevano al popolo nei
momenti cruciali degli avvenimenti
storici.
All'intermo della chiesa si può anche
visitare la tomba di Stalin. Aperta
dalle ore 11 alle 18. Chiusa il martedì
e l'ultimo lunedì del mese.
Mausoleo di Lenin
E' una struttura in mattoni, costruita
tra il 1929 e il 1930 su progetto di
Scusev.
Questo monumento è stato costruito con
delle particolarità: doveva essere
immortale (ciò spiega la piramide
egiziana), ma con tratti moderni (ciò
spiega le lievi allusioni cubiste) e
costruite con materiali di qualità
(granito rosso, labrador nero e grigio e
porfido nel colonnato).
All'interno si trova il corpo
imbalsamato di Lenin che ogni anno viene
sottoposto ad una piccola "manutenzione"
per mantenerlo nel tempo.
Museo Puskin
E' sicuramente il più importante e
raccoglie opere d'arte da tutto il
mondo. Numerosi sono i dipinti antichi
di scuola italiana (Botticelli,
Perugino, Bronzino, Tintoretto,
Veronese), spagnola (Ribera, Murillo),
fiamminga e olandese (Rubens, Van Dyck,
Rembrandt) e francese (Watteau, David,
Corot); notevole è inoltre la collezione
di pittura impressionista e
postimpressionista (Renoir, Cézanne,
Gauguin fino a Matisse e Picasso).
E è qui che nel 1996 sono stati per la
prima volta esposti i tesori artistici
trafugati alla Germania nazista dopo
l'ultimo conflitto mondiale, tra cui il
cosiddetto tesoro di Priamo, fino ad
allora conservato in depositi.
Si possono visitare anche interessanti
sale egiziane contenenti mummie, barche
funerarie, papiri, vasi canopi,
statuette, amuleti, gioielli,
terrecotte, splendidi ritratti
provenienti da el-Fayyum e piccoli
bronzi di delicata fattura. Aperto dalle
10 alle 19, chiuso il lunedì.
Galleria Tret'jakov
Uno dei più grandi musei del mondo (il
più importante per quanto riguarda
l'arte russa), opera di Pavel Tret'jakov
che nel 1892 offrì alla città di Mosca
1287 tele e 518 disegni.
La galleria si sviluppò in un autentico
museo privato a vocazione popolare e
aperto a tutti. Dal 1892 la capitale
russa lo trasformò in museo statale, il
quale è costituito da più di 60 sale
divise in 7 dipartimenti.
Nei vari dipartimenti si possono
osservare: sculture russe, ritratti,
tele, mosaici, 20.000 disegni, pastelli,
acquarelli, 3.000 incisioni, manifesti,
opere a mina di grafite.
Inoltre nella sala 55 si trova una
raccolta eccezionale di icone, ricami
preziosi, avori scolpiti, pezzi di
oreficeria, smalti, miniature, oggetti
d'arte provenienti da chiese e monasteri
chiusi o distrutti dopo la rivoluzione.
Aperta dalle ore 10 alle 19, chiuso il
lunedì.
Casa-museo di Tolstoj
Tolstoj trascorse con la sua famiglia
tutti gli inverni dal 1882 al 1901 in
questa abitazione che vide nascere il
romanzo Resurrezione. Il poeta si
stabilì qui a 53 anni, quando era al
culmine della sua carriera. Nulla è
cambiato, l'atmosfera sembra ancora
impregnata della personalità di questo
grande uomo. Si trova tutto al suo posto
a cominciare dalla grande sala da pranzo
sempre pronta a ricevere gli amici (Rachmaninov,
Cechov), la scrivania in legno scuro,
gli scacchi, le camere dei bambini con i
loro giocattoli, disegni. Passeggiando
in giardino si ha modo di assaporare
retrospettivamente l'incanto e la
serenità di quei tempi.
Il museo fu aperto per la prima volta
nel 1921.
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