Amsterdam
è una delle più affascinanti capitali
europee, che vanta tesori artistici di
fama mondiale e mete turistiche insolite
e divertenti: una destinazione da sogno,
insomma. Se altre città sono suntuose e
monumentali, Amsterdam è intima e
accessibile: potete infatti visitare a
piedi il centro in mezz'ora, e andare in
giro in bicicletta, tutto questo vi
permetterà di cogliere molti altri
particolari.
La capitale olandese è inconfondibile
eppure mai uguale a se stessa: cambia
volto non solo con le stagioni, ma con
il ribaltarsi, a volte istantaneo, del
clima, delle luci che si riflettono
nell'acqua dei canali e nelle grandi
vetrate dei palazzi che vi si
affacciano. E dove gli stessi quartieri
con il passare delle ore si trasformano
dal giorno alla notte. Per questo, tanto
più la si conosce, tanto più si è pronti
a scoprirla.
I canali
L'immagine più nota di Amsterdam è senza
dubbio quella della "Venezia del nord"
fatta di canali ampi e ordinati, sui
quali si affacciano eleganti dimore
borghesi. I canali nella città sono
circa 160 tra principali e secondari. I
quattro più importanti sono concentrici
su uno sviluppo a mezzaluna,
dall’interno verso l’esterno il Singel,
lo Herengracht, il Keizergracht e il
Prinsengracht. Un labirinto di corsi
minori uniscono o incrociano quelli
principali creando un centinaio di
isole, cosicché per una visita
esauriente e non dispersiva è opportuno
seguire un criterio logico. I canali
costituiscono un capolavoro
d'ingegneria, il reticolo di vie d'acqua
fu scavato intorno al centro città,
prendendo forma attorno ai tre canali
principali (Herengracht, Keizergracht e
Prinsengracht) che a loro volta
seguivano la forma delle antiche mura.
La necessità di allargare l'abitato
oltre gli angusti confini medievali si
scontrava con la natura paludosa del
terreno, e i canali rappresentarono la
soluzione ideale e più logica per
risolvere insieme il problema del
drenaggio e quello dei trasporti.
Una cosa nota a pochi è che l’acqua, in
media profonda sui tre metri, è
mantenuta a livello costante e
sufficientemente pulita da un sistema di
16 chiuse che ogni notte vengono aperte
e poi abbassate rinnovandola
completamente.
Anne Frank Huis
Questo museo narra una delle vicende
forse più commoventi di tutto il XX
secolo: quella di una giovane ebrea
costretta a nascondersi, per due anni,
con la famiglia e gli amici per cercare
di sfuggire alla deportazione dei
nazisti. Il cuore del museo è la
achterhuis, l'appartamento segreto dove,
in un ambiente buio e senza
ventilazione, i Frank e gli altri
reclusi trascorrevano le giornate in
assoluto silenzio, prima di essere
misteriosamente traditi e mandati nei
campi di concentramento.
I visitatori salgono al secondo piano
dove vengono accolti da un video di
introduzione, ed entrano poi nelle
camere ormai vuote tramite il passaggio
celato dalla libreria girevole.
Ma è ovviamente la personalizzazione di
questa vicenda a renderla così
avvincente, e vedendo il diario avrete
un tuffo al cuore, ben più che leggendo
il libro.
Orari: (17-20.30 da aprile ad agosto),
(16-18.30 da settembre a marzo) -
www.annefrank.nl
Van Gogh Museum
Il museo è stato progettato da Gerrit
Rietveld e fu inaugurato nel 1973.
Vincent Van Gogh nacque nel 1853 e visse
una breve ma feconda esistenza.
Attraverso i suoi dipinti la galleria
narra il viaggio dell'artista
dall'Olanda a Parigi fino ad Arles (dove
si dice che il suo successo raggiunse
l'apice).
La carriera artistica del pittore durò
meno di un decennio, dal 1881 al 1890,
quando, in preda a una fatale
depressione, si sparò. Tra le celebri
opere in mostra nel museo meritano un
cenno i Mangiatori di patate (1885), la
Casa gialla (1888), la Camera da letto
(1888) e diversi autoritratti, dipinti
con girasoli e altre piante in fiore che
testimoniano la sua predilezione per i
colori brillanti. Uno dei suoi ultimi
quadri, Campo di grano con corvi (1890),
è un'opera inquietante, che sembra
preannunciare il suo suicidio.
La collezione permanente comprende anche
molti effetti personali dell'artista,
come la brocca ricevuta dal fratello
Theo e utilizzata in varie opere, e
diversi gomitoli per studiare i
contrasti dei colori.
Le opere di Van Gogh sono esposte al
primo piano, mentre negli altri si
trovano i suoi disegni e le stampe
giapponesi, insieme ai dipinti di amici
e artisti contemporanei e di altri
pittori che influenzò.
Orari: Tutti i giorni dalle 10 alle 18,
venerdì fino alle 22 -
www.vangoghmuseum.nl
Rijksmuseum (Museo Nazionale)
E' il più grande museo d'Olanda, con più
di un milione di visitatori all'anno.
Offre un’estesa panoramica sull'arte
olandese, dalle prime pale medievali al
rigoglioso Secolo d'Oro (con i
capolavori del XVII secolo di maestri
quali Rembrandt) e sull’arte applicata
(oggettistica, ceramiche).
Il museo fu fondato nel 1809 da Luigi
Napoleone e dopo 8 anni dalla sua
apertura, vista l’estensione della
collezione già presente al tempo, fu una
prima volta trasferito nel palazzo
settecentesco Trippenhuis. In seguito
(1877-1885) fu decisa la costruzione di
una sede espositiva adeguata in
Stadhouderskade: l’imponente palazzo
neorinascimentale con inserti gotici che
è diventato la sede permanente del
Museo.
Le opere più importanti scelte dalla
collezione riguardante il Secolo d’Oro
sono però esibite nella rinnovata
Philips Wing, e il nome dell’esposizione
è ' The Masterpieces ': 400 opere del
XVII secolo, che includono, oltre ai
famosi dipinti dei maestri, la casa
delle bambole, argenterie, ceramiche di
Delft ed icone della storia olandese.
Orari: tutti i giorni dalle 9:00 alle
18:00 -
www.rijkmuseum.nl
Oude Kerk
"La chiesa vecchia" è il più antico
edificio religioso della città; la
primitiva basilica romanica (sec. XIII)
fu ricostruita nel 1306 e ampliata a più
riprese.
Nel 1565 fu alzato il campanile
ottagonale sormontato da un' enorme
cuspide in legno, nello stesso anno fu
costruito il carillon, opera di Francois
Hemony. L'interno è a tre navate;
cancellata ogni forma di decorazione
precedente al 1578, quando passò ai
protestanti, presenta, nelle navate
laterali e nel coro, numerose tombe di
potenti olandesi dei secoli XVII-XVIII.
Nella cappella di Nostra Signora si
trovano vetrate rinascimentali del 1555,
disegnate da Pieter Aertsz.
Questa basilica contiene il famoso
organo di Jan Westerman, in quercia con
otto mantici e 54 canne dorate, e
attorniato da figure bibliche in legno
marmorizzato.
Fin dalle sue origini, la Oude Kerk fu
la chiesa principale di Amsterdam, e
restò tale nonostante l'opposizione
degli abitanti della parte nuova della
città che, nel XV secolo, desideravano
fare della Nieuwe Kerk la loro chiesa
parrocchiale allora in costruzione, il
più importante luogo di culto nella
capitale olandese. Benché ingrandita e
dotata di un'entrata sul Dam, la chiesa
non riuscì però a sostituire la Oude
Kerk che rimase il primo edificio
religioso della città.
Amsterdams Historisch
Museum
La storia di Amsterdam dalle origini ad
oggi raccontata negli spazi dell'antico
orfanotrofio comunale attraverso un
dispiegamento di opere, reperti
archeologici, dipinti, oreficerie,
argenti, porcellane.
Il museo è diviso in diverse stanze
contenenti diversi argomenti:
Gallerie delle Guardie Civiche:
fu inaugurata dalla regina Giuliana nel
1975 per ospitare ritratti di gruppo, in
voga nel XVI secolo: La Guardia Civica
era composta da tre gilde di tiratori
scelti, che si fusero nel 1580. E' una
collezione rara poiché pochi furono i
dipinti commissionati dopo il 1650, i
più famosi sono quelli di Rembrandt.
Camera dei reggenti: costruita
nel 1634, questa camera è il punto
d’incontro dei direttori
dell'orfanotrofio. Il bel soffitto
ritrae gli orfani che ricevono la
carità. Alle pareti sono appesi quadri
di reggenti e due dipinti di Abraham de
Verwer.
Dalle origini al XIV secolo:
accolgono una serie di reperti relativi
alla nascita della città sul fiume
Amstel. Il modello interno di una casa
in legno medioevale mostra come la vita
domestica di quel periodo si incentrasse
sul focolare, unica fonte di calore e
strumento di cultura.
XIV e XV secolo: a questo periodo
risale la prosperità e il successo
mercantile. In oltre ci sono cimeli
legati al Miracolo di Amsterdam, che
portò l'afflusso di migliaia di
pellegrini in città. Sono esposte anche
cuscini ad arazzo e statue lignee della
chiesa costruita sul sito dell'evento
miracoloso.
XVI secolo: sono esposte armature
e armi della milizia civica di quel
periodo, oltre alla "Vista di Amsterdam"
la più antica piantina cittadina
rimasta, risalente al 1538.
XVII e XVIII secolo: qui si
costituisce la parte centrale della
collezione del museo che si incentra sul
"Secolo d'Oro" e sull'importanza del
commercio oltremare e dell'espansione
coloniale.
XIX secolo: si può vedere il
dipinto "Il quartiere ebraico" di Eduard
Alexander Hilverdink, dove viene
raffigurato lo squallore dei sobborghi e
le malinconiche opere della Scuola di
Hague di George Breitner.
L'età moderna: la storia recente non è
ben documentata come quella delle
origini. Sono esposte fotografie
evocative dei tempi della Depressione e
del periodo della guerra, quando la
città era occupata dai nazisti. Mostre
temporanee illustrano gli aspetti della
vita di questo secolo,
dall'omosessualità al taglio dei
diamanti, Ci sono anche reperti
archeologici di scavi effettuati
recentemente.
Questo museo, aperto nel 1975, è secondo
per quantità e qualità solo al
patrimonio del Rijksmuseum.
Dam
La vasta piazza irregolare è dal '300 il
cuore della città. La presenza degli
edifici del potere ne ha fatto anche la
sede storica di insurrezioni e
manifestazioni negli ultimi 5 secoli.
Sul lato occidentale si leva il
Koninklijk Paleis, notevole esempio di
classicismo olandese, eretto da J. van
Campen divenne residenza reale in epoca
napoleonica. La facciata, a quattro
ordini di severe finestre divise da due
ordini di paraste ioniche e corinzie, è
mossa dal corpo centrale aggettante,
ornato di frontone triangolare e
sormontato da torre ottagonale a cupola.
La magnificenza dell'architettura si può
meglio apprezzare nella grande
Burgerzaal (il salone dei cittadini), in
stile classico, alta 30 m che percorre
la lunghezza dell'edificio. Ha un
pavimento a marmi intarsiati con motivi
cartografici e sculture epiche di
Quellien, come il celebre gruppo di
Atlante che sorregge la sfera celeste.
Quasi tutto l'arredo esposto, compresi i
lampadari, le sedie e gli orologi,
risalgono al 1808, quando Luigi
Napoleone fece dell'edificio il proprio
palazzo reale.
Il quartiere a luci
rosse
Questo quartiere ridusse sul lastrico i
marinai che iniziarono a frequentarlo
dal 300.
Le case chiuse sono scomparse da tempo,
ma non è accaduto altrettanto alle
prostitute che si esibiscono con abiti
alquanto succinti nelle vetrine sotto a
neon rossi.
Sesso a parte, si tratta di una zona
molto bella che vale una passeggiata per
ammirarne la notevole architettura.
Folle di visitatori stranieri e locali
si mescolano ai protettori, ai tipi
eccentrici, agli spacciatori e ai
militanti dell'Esercito della Salvezza,
mentre i poliziotti di pattuglia
chiacchierano con le prostitute.
Il quartiere è noto popolarmente come
wallen o walletjes per i canali che ne
traversano il centro. Se volete vedere
un bel panorama guardate a nord sul
ponte dell'Oudezijds Voorburgwal.
Coffeeshop
Sono tipici locali di Amsterdam dove la
canapa è legalmente venduta e consumata.
In Olanda le droghe leggere non sono
legalizzate, ma "tollerate" se consumate
in modo discreto, infatti questi locali
possono tenere legalmente fino a 500
grammi di marijuana.
All'interno questi "bar" sono molto
particolari, infatti si possono trovare
stili etnici o addirittura stili
psichedelici. In questi luoghi non si
vendono alcolici, solitamente sono
disponibili solo bevande analcoliche e
snack.
Tutti i coffeeshop hanno il proprio
"menù" dal quale scegliere il tipo di
erba da comprare o da consumare, che può
essere più o meno forte.
Si possono acquistare anche pipe,
cartine e filtri.
In tutta la città ce ne sono circa 200.
(Ricordatevi che sia il tabacco che le
droghe leggere portano alla dipendenza).
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