Praga, la capitale dei cento campanili
(senza contare le torrette e le
guardiole di vedetta), è semplicemente
una delle più belle città del mondo, e
anche una delle meraviglie d'Europa
scampata miracolosamente alle grandi
distruzioni delle due guerre mondiali.
E' una delle rare capitali che si
possono esplorare interamente a piedi,
dove l'auto non sembra minimamente
necessaria, questo porta ad una serenità
totale per ammirare tutti gli stili che
la caratterizzano (romanico, gotico,
rinascimentale, barocco, art nouveau e
cubista).
Le musiche di Mozart, Dvorak e Smentana
aleggiano sulle mete delle passeggiate e
i caffè risuonano ancora dei brindisi e
dei dibattiti di intellettuali e artisti
che si riallacciano a un passato
requisito da vicini più potenti.
Per questi e per altri mille motivi,
Praga è diventata la capitale da
visitare a tutti i costi, al punto che
durante i mesi estivi e i ponti di
festa, è letteralmente invasa da turisti
provenienti da ogni parte dell'Europa e
del mondo.
La Praga di Kafka
Il più famoso scrittore ceco è senza
dubbio Franz Kafka, il quale però, si
esprimeva e scriveva in tedesco. Con le
sue opere, svolse un ruolo di primaria
importanza sulla scena letteraria
all'inizio del XX secolo.
Kafka in questa città trascorse tutta la
sua vita, da essa fu ossessionato ed a
sua volta divenne l'ossessione, la odiò
sapendo, contemporaneamente, di non
poterne farne a meno.
La vita di Kafka girò attorno al
quartiere di Josefov (quartiere ebraico)
e alla Piazza della Città Vecchia. La
casa in cui nacque nel 1883, una
costruzione a fianco alla Chiesa di San
Nicola, conserva dell'edificio originale
soltanto il portale in pietra. Dopo aver
passato tutta la vita nella capitale
ceca, Kafka morì nel 1924 a Vienna ed è
sepolto nel cimitero ebraico di Zizkov.
Castello di Praga
E' il luogo più famoso e visitato della
città ceca. Si tratta del più grande
castello del mondo occupando una
superficie più grande di quella di sette
campi da calcio.
Fu fatto costruire nel IX secolo dal
principe Borivoj, ed è sempre stato sede
e residenza ufficiale dei governanti
cechi.
E' formato da tre cortili:
Nel primo cortile c'è il cancello
principale dove ogni ora avviene il
cambio della guardia, ma solo a
mezzogiorno dura più a lungo e diventa
pittoresco, infatti le guardie si
scambiano gli stendardi accompagnate da
una fanfara di ottoni che suona
affacciata alle finestre della Sala
Plecnik.
Nel secondo si può vedere una
fontana barocca e un pozzo del XVII.
All'estremità settentrionale si trova la
Galleria la cui collezione europea
comprende quadri di Rubens, Tintoretto e
Tiziano.
Il terzo cortile contiene un
monolito in granito dedicato alle
vittime della prima guerra mondiale, e
una copia della statua di San Giorgio
che uccide il drago. Mentre
all'estremità orientale troviamo il
Vecchio Palazzo Reale, una delle parti
più antiche del castello.
Originariamente era usato solo dalle
principesse, ma a partire dal XIII fu il
palazzo del re. Cuore dell'edificio è la
sala Vladislao famosa per il suo
splendido soffitto a volta. Oggigiorno
la sale è usata per banchetti, assemblee
ed incoronazioni.
Fa parte del castello il Vicolo d'Oro,
una pittoresca stradina di ciottoli che
corre lungo il muro settentrionale. Le
sue incantevoli casette colorate furono
costruite nel XVI secolo, oggi queste
abitazioni vengono usate come negozi di
souvenir.
Orari: da aprile ad ottobre,
l'area del castello è aperta dalle 5 a
mezzanotte, e i giardini dalle 10 alle
18. Da novembre a marzo, l'area del
castello è aperta dalle 6 alle 23,
mentre gli edifici storici dalle 9 alle
16. I giardini rimangono chiusi.
Il quartiere ebraico
Lo Josefov, è una preziosa testimonianza
storica. Popolato, sin dai tempi
antichi, si erge sulla parte più
settentrionale della città, di fronte al
Castello, sull'altra sponda della
Moldava. Per secoli gli ebrei di Praga
vissero in difficili condizioni e
dovettero sottostare a leggi
discriminatorie. I cristiani li
accusavano di appiccare incendi o di
avvelenare pozzi e solo la salita al
trono di Giuseppe II nel 1784, portò a
delle condizioni sociali e giuridiche
accettabili, in suo onore il quartiere
si chiamò Josefov. Il borgo divenne
ufficialmente parte della città nel
1850. Il vecchio ghetto ora non esiste
più, ma l'atmosfera magica del luogo
permane nelle zone attorno alle
sinagoghe e al vecchio cimitero:
migliaia di lapidi ammassate l'una
sull'altra in un'atmosfera spettrale e
surreale. Fondato nel 1478, il cimitero
ebraico di Praga è stato per oltre 300
anni l'unico luogo dove gli ebrei della
città potevano seppellire i loro morti.
Simbolo di questo quartiere è la
sinagoga vecchia-nuova (Staronová
synagòga). La visita a questo monumento
incantevole è un viaggio nella memoria,
nella ricchezza culturale che la
minoranza ebraica di Praga ha portato
alla città. La sinagoga non è solo un
luogo d'arte che custodisce preziosi
tesori, ma anche un luogo mistico ricco
di leggende e meravigliose storie.
Costruita nel 1270, è attualmente la più
antica d'Europa e uno dei primi edifici
gotici di Praga.
L’importanza dei monumenti ebraici nella
Repubblica Ceca è stata confermata nel
2003 quando il Quartiere Ebraico Zámostí
e la Basilica di San Procopio della
città di Trebíc (www.trebic.cz))
sono stati inseriti nella
lista dei monumenti patrimonio mondiale
dell’UNESCO
L'orologio astronomico
Incastonato su un lato della torre del
municipio, è una delle attrazioni
turistiche della città, fu realizzato
all'inizio del XV secolo e perfezionato
nel XVI secolo da Hanus. Una leggenda
racconta che all'artigiano che mise
appunto il meccanismo, gli furono fatti
bruciare gli occhi perchè non
realizzasse un altro capolavoro come
questo, altrove.
Il quadrante superiore costituisce
l'orologio in sé e indica l'ora, il
giorno, il mese, segue i movimenti del
sole e della luna, su ogni lato di esso
ci sono due personaggi barocchi. Sotto
all'orologio è collocata una sfera che
rappresenta un calendario con al centro
lo stemma della città vecchia.
Questa incredibile opera d'arte, ha un
meccanismo che aziona ogni ora i dodici
apostoli, che si affacciano a turno
dalle due finestre poste sopra
l'orologio. Ricordatevi di andarlo a
visitare entro le 21, perchè poi si
ferma fino alle 9 del mattino
seguente!!!
Cattedrale di San Vito
La primissima chiesa del X secolo, era
già consacrata a San Vito, ma la
costruzione della cattedrale fu avviata
nel 1334 e si concluse, per vari motivi
nel 1929. Nel frattempo, subì parecchie
vicissitudini: incendi, guerre,
bombardamenti, saccheggi, fulmini, ecc.
Gli architetti, Mathieu d'Arras e Petr
Parler, seguirono l'esempio delle grandi
cattedrali francesi ed è a loro che si
deve la mirabile armonia generale.
La facciata è neogotica, molto
importante è il suo rosone, che
raffigura la creazione del mondo. Sul
fianco destro della facciata svetta
verso il cielo una torre alta 100 m, pur
essendo gotica si distingue per il suo
campanile a cupola, inquadrato da
torrette.
L'interno è formato da tre navate
neogotiche con cappelle tutt'intorno.
Tra le cose più importanti da vedere:
Cappella di San Venceslao: è il
capolavoro della cattedrale, opera di
Petr Parler. E' una cappella chiusa su
quattro lati, le pareti raffigurano le
scene della vita di Cristo e la vita di
San Venceslao. Al centro della cappella
erge le tomba del santo che appare
vestito da cavaliere con lancia, scudo e
corona sulla testa.
Cappella della Santa Croce: sono
due cappelle dove si vedono le vestigia
dell'antica rotonda romanica, dalla
quale sarebbe nata la cattedrale. In una
delle sale sono racchiuse molte tombe e
sarcofagi di re cechi, in particolare di
Carlo IV.
Porta d'Oro: era l'ingresso
principale della cattedrale ai tempi dei
re. All'esterno una delle attrazioni
principali è il mosaico trecentesco in
vetro di Boemia che riveste le volte ed
evoca il Giudizio Universale. Questo
mosaico è stato realizzato da artisti
italiani.
Davanti alla porta d'Oro si estende il
lungo edificio municipale, le cui
finestre sopra al balcone in ferro
battuto, corrispondono all'ufficio del
presidente ceco Havel
L'ingresso alla parte neogotica
dell'edificio è gratuito, mentre
l'accesso alla parte storica è a
pagamento. Non si può visitare durante
le funzioni.
Specialità culinarie
La cucina, molto sensibile alle
influenze tedesche ed austriache, è
piuttosto sostanziosa essendo a base di
carne, gnocchetti, patate o riso, il
tutto condito con salse dense, verdure e
crauti.. quindi scordatevi la dieta!!
Il piatto tipico, proposto in quasi
tutti i ristoranti, è costituito da 'Knedlo,
zelo, vepro' (gnocchetti di pane, crauti
e maiale arrosto). Semi di cumino, sale
e pancetta sono i condimenti più comuni..ricordatevi
che i cuochi cechi abbondano molto con
il sale!!
La cucina ceca usa molto impanare le
pietanze, infatti si trovano: formaggi
impanati, scaloppine impanate, polpette
di carne impanate e verdure impanate.
Come in tutte le parti del mondo, anche
qui nelle feste religiose ci si
"abbuffa" di piatti tradizionali,
infatti il Natale viene definito "un
suicidio con coltello e forchetta".
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