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A Roma con un amico

testo e foto di Silvia Prosperi

 

Andiamo a Roma ?
- A Roma? Ma ci siamo già stati!
- E allora?
Già! E allora? Forse nessuna città più di Roma può essere visitata un infinito numero di volte e riservare sempre nuove sorprese. Per tre motivi. Primo: perchè è grande, è viva, è ricca di iniziative, mostre ed avvenimenti. Secondo: perchè cambia in continuazione, seguendo le mode e le stagioni. Terzo: perchè ci sono sempre nuovi modi di scoprirla, percorsi inediti che invitano a rileggere il già noto e ad aggiungere ogni volta un particolare in più. Certo, l’ideale, visto il tempo sempre ristretto a disposizione, sarebbe potersi affidare a qualcuno che la conosce bene e che ti guidi con passo sicuro attraverso vicoli, strade, piazze, ponti, chiese, ruderi, parchi e fontane senza ritrovarsi ogni due ore nella calca di via Condotti o a riprender fiato su una panchina di Piazza Navona. Qualcuno che ti faccia evitare di pranzare da McDonald perchè “qui intorno, sennò, per mangiare ci spennano”. Qualcuno che magari ti porti anche in qualche negozietto carino, tra un monumento e l’altro, ché altrimenti la giornata si fa pesante e monotona, e il week end successivo lo passi in un centro commerciale per compensare.

Già! Ma chi?
- Non conosciamo nessuno a Roma?
- Ma sì, quel tuo commilitone, quello che è venuto da noi a pranzo con la fidanzata...
- Cara, saranno passati dieci anni, non posso chiamarlo adesso... Piuttosto la sorella della tua collega?
- Ma quella abita a Latina, non è proprio la stessa cosa...
Da quest’anno tutti possono avere un amico a Roma, anche se non lo sanno. “A friend in Rome” è un’iniziativa che si ripropone proprio di accompagnare i turisti più curiosi e socievoli a scoprire la città in un modo nuovo, originale e personalizzato. Basta scrivere una e-mail o fare una telefonata dando alcune indicazioni di massima sul periodo del proprio soggiorno a Roma, la presenza o meno di bambini, i propri interessi (insomma, se andate a Roma per lo shopping a via del Corso, il concerto degli U2 o la mostra alle Scuderie del Quirinale...) e viene stilato, insieme a voi, un programma delle giornate. Se vi serve un consiglio, una mano per le prenotazioni anticipate a mostre e musei, un’idea per festeggiare il compleanno di vostra moglie...qualsiasi richiesta volta a conoscere e vivere la città viene studiata e resa possibile. Una volta definito un programma potete scegliere se essere “soli o ben accompagnati”.

E allora andiamo!
Abbiamo provato...abbiamo preferito farci accompagnare e Romina, una giovane romana allegra e preparata, ci ha condotti passo passo. Ci interessava conoscere meglio la zona del Ghetto e dell’isola Tiberina, un’area che abbiamo sempre lasciato per ultima nei programmi delle precedenti visite e che poi finiva per essere trascurata perché “il treno non aspetta mica noi”...
“A friend in Rome” studia per noi “l’itinerario dei 4 ponti”, a cavallo del Tevere. Una gradevole passeggiata ci conduce da Trastevere fino a Castel S.Angelo, ma tra questi due “must” del turismo tradizionale conosciamo l’oscura vicenda di Beatrice Cenci, la triste storia degli ebrei romani in secoli di segregazione, l’eccitazione di sentirci un po’ Audrey Hepburn e Gregory Peck in “Vacanze Romane”, il romanticismo di un’antica via papale al tramonto... ma andiamo con ordine!

Iniziamo il tragitto da Ponte Palatino, un ponte moderno, da cui però si può ammirare il suggestivo rudere del “ponte rotto”, l’antico ponte Emilio, il più antico costruito in pietra, ma molto sfortunato perchè per due volte crollò e fu riscostruito. Quando crollò nuovamente nel XVI secolo qualcuno capì che in quel punto e con quell’inclinazione un ponte non avrebbe mai retto a lungo la furia della corrente e così rinunciarono!
Sull’altra sponda ci troviamo di fronte a uno scampolo di “Antica Roma” con due templi, tra cui il caratteristico tempio tondo “di Vesta”. Ma poco più avanti ecco Santa Maria in Cosmedin, una magnifica chiesa medievale che conserva nel suo portico l’inquietante faccione della “Bocca della Verità”. E lì è d’obbligo la foto insieme a code di giapponesi sognando di avere accanto Gregory Peck che ci fa lo scherzo della mano monca...ma al di là delle fantasie holliwoodiane scopriamo anche che stiamo infilando la mano in un tombino della Cloaca Massima!
Ritorniamo verso il Tevere e ci inoltriamo nel Ghetto. Per quanto semidistrutto nel 1885, il quartiere degli ebrei romani mantiene il suo aspetto di “piccola comunità” all’interno della metropoli. E’ il più antico in Europa e conserva poche, ma significative, tracce di secoli di discriminazione. L’atmosfera è quella di una Roma che non c’è più da trent’anni con negozi polverosi e trattorie frequentate da habitués. Qua e là giovani ebrei con la caratteristica kippah sul capo. Una breve sosta alla “Dolceroma” ci ricarica di zuccheri per proseguire il tragitto: ottima la cheesecake...per non parlare della sacher!
Nei dintorni del ghetto si trova poi il nefando Monte de’ Cenci dove permane la fortezza della omonima famiglia al cui interno si consumò una delle tragedie familiari più tragiche della storia...l’ambiente è effettivamente sinistro...sarà la suggestione! Meglio tornare verso il fiume e attraversarlo di nuovo nel punto in cui anche gli antichi usavano oltrepassarlo per uscire dalla città. Il Ponte Fabricio collega la terraferma all’isola Tiberina, un’isola “sacra” la cui storia è legata ad epidemie e guarigioni, disperazione e speranza... la lasciamo satolli dopo una sosta in uno dei più noti ristoranti di Roma, “la Sora Lella”, proprio la sorella di Aldo Fabrizi, la cui famiglia ancora oggi porta in tavola la vera cucina romanesca.

Attraversato il Ponte Cestio ci inabissiamo! No, niente sport subacquei nelle acque del Tevere, ma una piccola passeggiata lungo gli argini, per “vivere” un po’ il fiume da vicino, quel fiume che per secoli, quando gli argini piemontesi non c’erano, era a un passo dalle case e rappresentava una strada per spostarsi in città, un punto di incontro per le lavandaie, un’oasi di frescura per intrepidi bagnanti... Risaliamo all’altezza di Ponte Sisto, forse il più elegante ed uno dei più antichi: risale al Quattrocento, ma ha incorporato i resti del ponte romano, ed è stato recentemente valorizzato dal restauro e dalla chiusura alle auto. Scende la sera, attraversare il fiume tra l’aria rarefatta e rosa del tramonto è davvero romantico... Per non parlare poi dell’atmosfera d’altri tempi che si assapora lungo Via Giulia, il lungo rettifilo fatto costruire da Papa Giulio II per collegare il centro città al Vaticano. La via è solenne, poetica, silenziosa (anche se non pedonale, purtroppo!), quasi magica...da percorrere mano nella mano all’imbrunire...
Ma uno sguardo alle vetrine non sfugge all’occhio attento di una donna! Dopo aver ammirato con una sorta di venerazione i bellissimi mobili dell’”Antiquariato Valligiano”, acquistiamo una preziosa bottiglia d’olio presso “Apicius”, una vera e propria boutique del gusto.
Ed eccoci alla meta, Ponte Sant’Angelo. Manca solo il sipario per completare la perfetta scenografia ben orchestrata dal Bernini che, sfruttando il maestoso sfondo di Castel Sant’Angelo, ha arricchito quello che era uno dei pochi ponti della città con una serie di dieci angeli che ci accolgono solennemente. Ci sentiamo come due di quelle migliaia di pellegrini che per secoli hanno attraversato questo ponte durante i Giubilei o nel loro personale viaggio di fede. Sentiamo su di noi quel mistico richiamo verso San Pietro mentre camminiamo attorniati dalle schiere celesti!
Non avremmo davvero creduto possibile ritrovarci con gli occhi sognanti e a bocca aperta di fronte a immagini anche molto note della città eterna, ma ci sembrava proprio di vederle per la prima volta, di sentirle più vere, più vive, più “nostre”, e non solo sfondi celebri per qualche foto di rito da far vedere agli amici. L’anno prossimo torneremo ancora, abbiamo già dato appuntamento a Romina!


 

 

 

NOTIZIE UTILI

“A friend in Rome” propone tour personalizzati della città, ma sul sito potete trovare spunti interessanti sulle modalità di visita. Ad esempio il tour per famiglie con bambini, studiato appositamente per far sentire protagonisti i più piccoli. Oppure, per i più sportivi, tour in bicicletta. O ancora, per gli intrepidi che vogliono sentirsi dei “veri romani”, i tour in scooter. Roma è anche una interessante meta di shopping per modaioli, collezionisti, curiosi o per chi cerca l’affare. Gli “shopping tour” sono il mezzo più efficace per trovare quel che si vuole in poco tempo. Si può scegliere una zona della città o la tipologia di acquisto che interessa ed avere una lista di negozi da non perdere dove sarete condotti da accompagnatori esperti di ogni vicolo per non perdere tempo a perdere la strada!
Per ulteriori dettagli si consiglia di vsitare il sito www.afriendinrome.it 
Per alloggiare si consigliano due bed and breakfast centrali dall’ottimo rapporto qualità-prezzo: “Filomena e Francesca” ( www.bbfandf.com  ) vicino al Vaticano, al sesto piano di un palazzo con 3 camere climatizzate, ognuna col proprio bagno. “58 Le Reale de Luxe” ( www.bed-and-breakfast-rome.com  ) su via Cavour, con 6 camere di grande pregio e un’atmosfera giovane ed internazionale.
www.comune.roma.it 



 

 

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