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Le meravigliose Seychelles, in bici 

di Carlo Ferrari

 

Avete voglia di una vacanza al sole dei tropici? Ma non una di quelle vacanze che se per caso dimentichi a casa un romanzo di almeno 472 pagine non sai proprio come passare meta’ della giornata, e neppure di quelle da monaco trappista su di un atollo misura standard con bungalow e pontile, e logicamente neanche di quelle solo palme, mangrovie, animazione forzata e zero indigeni attorno. Se poi avete la disgrazia come il sottoscritto di non poter proprio stare fermi due giorni di seguito, e magari siete appassionati cicloviaggiatori bene, ho qui pronto quello che fa per voi: l’arcipelago delle Isole Seychelles, ed in particolare le tre maggiori delle ben 115 che lo compongono, Mahè, Praslin e La Digue. A torto considerate solo una costosissima meta per miliardari snob e sposi novelli a sbragare nel “viaggio della vita”, a maggior torto considerate solo in veste di sole e mare totale e niente più, riservano invece soluzioni che possono essere decisamente alla portata economica dei più, in un ambiente per nulla costretto alle sole attività spiaggiofile o marinarecce, ma che anzi, per chi come noi ama muoversi col velocipede o fare escursioni a piedi rappresentano quanto di meglio possa offrire una destinazione da depliant tropicale. L’ isola di Mahè, la maggiore, è il regno degli escursionisti. Numerosi i sentieri segnati nel Parco del Morne Sechellois, che con i suoi 903 mt. è la montagna più alta. Un ambiente fresco in una vegetazione dalle dimensioni, varietà e colori come non avete mai visto. Però, a mio parere, non è propriamente adatta alle ciclopasseggiate. La sede stradale è alquanto angusta, il flusso veicolare leggero ma continuo, e le strade che in più punti scavalcano le montagne hanno pendenze sostenute da passo appenninico. La vedrei meglio per quei cicloamatori con testa e gambe da agonista che debbono tirare al massimo ovunque essi siano e che ogni inverno si concedono la classica vacanza-allenamento alle Canarie o a Sharm-El-Sheik, gente che viaggia mezzo al seguito, anche perché non esistono noleggi a Mahè. Sono un reporter di cicloviaggi, sono qui soprattutto per portare agli italiani le strade di Praslin e La Digue, dove la bicicletta è ormai parte integrante dell’ arredamento urbano nonche’ principale mezzo di movimento per grandi e piccoli, turisti o indigeni che siano. Per il vero la prima non è poi ciclisticamente così banale come la si potrebbe pensare, ma diluendo le fatiche tra una sosta e l’altra rinfrescandosi nelle cristalline insenature che la contornano, la giornata corre leggera da Grande Anse fino all’ opposta Anse Lazio, ed i corti strappi che si incontrano sono fatiche fatte apposta per raggiungere la spiaggia giusta e riposarsi a maggior ragione.

 

Il valico della “ Valle de Mai “ non e’ per tutti, ma la visita della riserva naturale omonima per ammirare le conturbanti noci delle palme del “ coco de mer,“ unico luogo al mondo dove crescono, vale ben una fatica, sia essa di puro pedale o di arrendevole manovra a spinta, ripagata dall’opposta discesa all’ombra della rigogliosa canopea. L’ isolotto di La Digue, taglia 4000 x 2000 x 300 metri, quattro auto, quattro ox-cart (carri/taxi trainati da buoi) e Dio solo sa quante biciclette e’ un mondo a parte che assapori appena scendi dalla barca che fa la spola con Praslin. La spiaggia sotto il balcone, il rumore del mare nel silenzio della notte e nel risveglio del mattino, le docili ed ombreggiate strade che menano a spiagge da cartolina, i sentieri tra le naturali sculture di granito di Anse Source d’ Argent, con le loro metafisiche forme uniche al mondo come uscite da un quadro del miglior Salvador Dalì. Splendidamente isolati dal mondo seppur in compagnia di questo popolo simpatico e cordiale. Provate e sappiatemi dire. Il passaggio aereo non è più caro di un qualsiasi altro della stessa lunghezza e molto economico se prenotato con largo anticipo, ed il pernottamento varia dai 60 Euro al giorno mezza pensione all’ isola di Mahè alle centinaia per i resorts più esclusivi degli atolli privati. E credetemi, anche la sola Mahè vale un viaggio fin quaggiù. Il suo territorio in generale, i colori e le varietà della flora, i villaggi, il mercato di Victoria e spiagge come Beau Vallon, Anse Intendance, Baie Lazare, Anse Royale, ed il bellissimo Parco Marino di St. Anne raggiungibile in gita giornaliera dal molo di Victoria dove nuotare e fare snorkelling in un ambiente grandioso, bastano ed avanzano a riempire otto giorni ad un costo accessibile. Dovunque sarete in ogni caso lontani da ogni frenesia in un sorprendente ambiente naturale, spesso coinvolti in momenti di vita quotidiana d’altri tempi, come la partecipata messa della domenica mattina, il saluto dato a chiunque si incroci, l’ inesistente criminalità o le partite di pallone nella frescura del tardo pomeriggio finito il lavoro. Alle Seychelles il mondo sta negli occhi di chi sa contemplare la natura e le piccole cose di ogni giorno, di chi ha capito quali sono le cose vere della vita e di come la vita dovrebbe essere.
 

 

 

NOTIZIE UTILI

Come arrivare:
AIR SEYCHELLES ( tel. 06 5098413) ha tariffe a partire da Euro 590 a/r tasse escluse, volo diretto Roma-Mahè con partenze il lunedì ed il sabato. Air-One fornisce il collegamento nazionale con altre città.
AIR FRANCE ( tel 06 487911) ha tariffe simili con quattro partenze settimanali via Parigi CDG da quindici aeroporti italiani.
Collegamenti in avionetta raggiungono Praslin venti volte al giorno a Euro 106 in 15 minuti.
L’ INTER ISLAND FERRY collega Praslin a La Digue sette volte al giorno e ritorno per Euro 38 a/r.

Il Tour Operator EXOTISMES (www.exotismes.it) ha interessanti pacchetti sia per la sola Mahè quanto per le altre isole, come nel nostro caso Praslin e La Digue.

Associazione Amici delle Seychelles tel. 066794500 – infobox@seychelleshotel.com 
Ufficio Turistico delle Seychelles ( tel. 0243981675 – seychelles@adam.itwww.aspureasitgets.com)

Per le biciclette, a Praslin molto belle quelle affittate all’ Hotel Villa de Mer a Grand Anse. A La Digue non c’è che l’imbarazzo della scelta, anche se all’ Hotel Pataran di Anse Patates ne hanno di ottime. Il prezzo va sempre contrattato, specie se per più giorni.

Cosa portare:
Sandali da viaggiatore. Scarponcini bici-trekking, confortevoli i nostri NORTHWAVE “Runaway”. Pantaloni a due soluzioni. Un buon paio di occhiali da sole, come i nostri leggerissimi REVO 4011 in policarbonato polarizzato. Soluzioni salino-vitaminiche per preparare bibite idratanti come il “ Fit-Aktiv” MULTIPOWER visto che si pedala ai tropici. Una buona polizza assicurativa come la “viaggi no-stop” di EUROP ASSISTANCE.
Crema da sole, magliette, costume e niente altro.
 

 

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