La Mancia di Don Chisciotte, con i suoi
mulini a vento, torna di attualità in
questo 2005 che festeggia i 400 anni
dell’immortale opera letteraria di
Cervantes, che da quattro secoli
continua a tenere banco nelle
biblioteche e nelle librerie di mezzo
mondo, così come il “nobile cavaliere”
continua a stare in sella al suo ossuto
Ronzinante lanciato in mirabolanti
avventure per le strade della regione
Castilla-La Mancha, teatro delle
scorribande dell’ingegnoso hidalgo e del
suo paziente scudiero Sancho Panza.
Avventure che segnano le tappe di quella
“Ruta di Don Quijote” (2.500 km.),
diventata uno dei maggiori percorsi
ecoturistici e culturali d’Europa, lungo
il quale non si incontrano soltanto la
Casa di Dulcinea o la grotta di
Montesinos, ma anche parchi nazionali e
riserve naturali, la regione vinicola di
Valdepeñas, i giardini di Aranjuez, la
Plaza Mayor di Chinchon e Alcalà de
Henares, città natale di Miguel de
Cervantes, dove tutto ricorda il grande
scrittore: l’istituto Cervantes, il
Centro Studi, la Casa-Museo e la
bellissima piazza a lui dedicata. Una
decina di tappe che, da Esquivias a
Cuenca, ripercorrono un cammino storico
e culturale di antica tradizione,
disseminato di mulini a vento e castelli
degli Ordini Militari medioevali, ma
anche di tipici prodotti gastronomici,
aspira ad essere considerato patrimonio
dell’umanità. Un percorso lungo il
quale, per tutto l’anno, vengono
organizzati grandi mostre, spettacoli
teatrali, festival di teatro e messe in
scena di produzioni di musica e danza,
tutti ispirati al Don Chisciotte.
Toledo, antica capitale medioevale
Partendo da Madrid e incamminandosi
lungo la strada 401 per Toledo, la prima
tappa è Esquivias dove si possono
visitare la casa e il museo dedicato a
Cervantes. Ma è Toledo, antica capitale
medioevale, la prima città del percorso
che merita una visita più attenta. E’
una bellissima città monumentale nella
quale si fanno ammirare, tra l’altro, la
cattedrale, chiese e palazzi d’epoca, le
sinagoghe e le moschee. Ma meritano
attenzione soprattutto le monumentali
porte di accesso, particolarmente la
porta Bisagra, ricca di simbolismi, e
l’Alcazar, il monumento più
rappresentativo della città. A Toledo,
in omaggio a Don Chisciotte, nel mese di
luglio ci sarà un concerto di Luciano
Pavarotti e ad agosto la
rappresentazione dell’Aida. A novembre,
poi, è in programma un gara gastronomica
che vedrà impegnati i migliori cuochi di
ogni continente, mentre al Museo di
Santa Cruz, sempre in novembre, sarà
inaugurata la mostra sui “Tesori dei
conventi di clausura della Castilla-La
Mancha”.
Proseguendo verso Almagro, si passa da
Ciudad Real dove è stata allestita la
mostra “La Mancha de El Quijote, realtà
di una fantasia”, aperta fino a
settembre, all’Auditorium di Puertollano,
mentre, in settembre, sarà inaugurata la
mostra “L’Arte all’epoca di El Quijote”,
nell’antico istituto di Enseñanza Media,
e, a luglio, ci sarà il concerto di Mike
Oldfield e il Festival internazionale di
Teatro classico, uno dei maggiori eventi
culturali in programmazione per il IV
Centenario.
La Mancha, terra di osterie e mulini
Successiva tappa lungo l’itinerario è
Almagro, un tempo sede del potente
Ordine di Calatrava e dei banchieri
tedeschi Fϋgger, ai quali si deve la
restaurazione della bella Plaza Mayor,
sulla quale si apre il piccolo Corral de
Comedias, miracolo dell’architettura
spagnola, dove si tiene il prestigioso
Festival di Teatro cervantino. Da vedere
anche il Palacio Maestral e, nel Barrio
Noble, palazzi d’epoca ben conservati,
come la Casa del Marqués de Torremegìa e
la Casa del Conde de Valparaiso. In zona
sorge un Parador, ricavato da un antico
convento francescano. Proseguendo per la
C.417, si entra nel cuore della Mancha,
terra di osterie e di mulini, campo di
battaglia del nobile cavaliere. Qui, a
Puerto Làpice, Don Chisciotte sostò dopo
“l’impari lotta” sostenuta con i mulini
a vento, numerosissimi in tutta la zona.
Ancora pochi chilometri ed eccoci a El
Toboso, paese natale di Dulcinea, dove
una vecchia costruzione con attrezzi
agricoli e arredi popolari viene
presentata come “Casa de Dulcinea”.
Passando per Mota del Cuervo, dove si
incontrano gli ultimi mulini e una bella
Plaza Mayor intitolata a Cervantes,
sulla quale si affacciano case
signorili, si arriva a Belmonte, il cui
centro storico è rappresentato dalla
Plaza de Enrique Hermàndez, sulla quale
prospetta il convento de los Trinitarios.
Da vedere anche il barocco convento dei
Gesuiti, sede del tribunale, il castello
con sei torrioni e la collegiata.
La “Ruta di Don Quijotte” si conclude a
Cuenca, la città incantata, vero
prodigio della natura e della cultura,
il cui centro storico arroccato è uno
dei più belli della Spagna. Sulla Plaza
Mayor si affaccia l’ariosa facciata
della cattedrale gotica Nuestra Señora
de la Gracia. Meritano una visita la
chiesa di S.Pietro e quella di S.
Michele, i caratteristici grattacieli,
la torre de Mangana e la pittoresca
discesa verso il convento di S.Paolo.
A Cuenca, nella casa Zavala, da maggio a
settembre, è allestita una mostra che
permette di realizzare un viaggio
all’interno del libro, del suo autore e
del mondo che lo vide nascere; nel mese
di giugno è in programma un concerto di
Lenny Kravitz e in agosto la
rappresentazione dell’Aida.
Adesso, per seguire le orme del nobile
cavaliere, bisognerebbe spostarsi nelle
zone di Molina de Aragòn fino a
Saragozza e Barcellona. Ma questo è un
altro itinerario, un altro viaggio.
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NOTIZIE UTILI
Pubblicazioni: Le celebrazioni del Don Chisciotte sono accompagnate da nuove
edizioni dell’opera, alcune realizzate
dal Governo di Castilla-La Mancha.
Dell’edizione popolare, formato
tascabile, “Un Quijote, un euro”, sono
state vendute quasi un milione e mezzo
di copie. In collaborazione con la
Biblioteca virtuale Miguel de Cervantes,
la Biblioteca Nazionale, le Cortes de
Castilla-La Mancha, l’Università di
Castilla-La Mancha e Cassa Castilla-La
Mancha, è stata pubblicata la prima
edizione facsimile “Don Quijote de la
Mancha IV Centenario”. Altre
pubblicazioni: Flora del Quijote, Fauna
del Quijote, Tierra de vida, El Quijote,
Las Mujeres y el Quijote, Territorios
del Quijote e la nuova edizione di La
Ruta de Don Quijote de Azorin.
Spettacoli: Durante tutto l’anno, si
svolgeranno un gran numero di spettacoli
ispirati a Don Quijote. Tre le sezioni
principali: i grandi spettacoli, il
“Festival Quijote” e gli spettacoli
inclusi nella programmazione di
primavera-autunno, nei teatri e
auditorium di Castllia-La Mancha. I
grandi spettacoli, rivolti soprattutto
ai giovani, vengono organizzati in ampi
complessi come stadi, plazas de toros,
centri sportivi e complessi fieristici.
Saranno presentati tutti i tipi di
musica: dal rock, heavy e pop jazz, alla
lirica e all’opera. Uno dei punti forti
del programma, il Festival
Internazionale del Teatro Classico di Al
Magro, nella città di Ciudad Real.
Durante l’estate, sarà allestito un
palcoscenico itinerante sul quale le
compagnie di teatro Armar Teatro e
Compañia Falsaria de las Indias
rappresenteranno uno spettacolo
intitolato “Entremeses di Cervantes” in
almeno 5 piccoli paesi della regione. In
programma anche sei messe in scena e 24
produzioni di musica e danza.
Per informazioni: Ufficio Spagnolo del
Turismo – Milano, Tel. 02.7200.4617/4612
– milan@tourspain.es; Roma, 06.6783106 –
roma@tourspain.es;
www.turismospagnolo.it -
www.spain.info
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