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In Normandia tra l’erba e il mare 

di Carlo Ferrari

 

La Normandia è un insieme di manieri, praterie ondulate, boschi, un piatto di camembert, un bicchiere di sidro. Alte falesie di gesso che fanno spazio a piccoli porti, un quadro di Monet, la suggestione di Mont Saint Michel, la cronaca di storiche battaglie.
Una cosa è certa della Normandia: non vi stuferete mai di pedalare, e quando vi discosterete dalle statali, magari per andare alla scoperta di percorsi alternativi, assaporerete tutto il piacere di sentirvi tra boschi e praterie dove, sbirciando tra i cascinali, intravvederete coreografie di un tempo che si credeva fosse rimasto solo sui quadri dei maestri impressionisti. Interminabili paesaggi scanditi dai colori delle diverse coltivazioni: grano, lino, soia, piselli, mais, dove curiose mucche sono una costante presenza e simpatici soggetti per la macchina fotografica. Sulla costa, le falesie di Fècamp ed Etretat rappresentano la massima espressione di quanto la natura si sia divertita a creare questa divisione decisa tra terra e mare, incidendo come un bisturi i suoi tappeti verdi incollati su precipizi di gesso. In questa zona il turismo non manca mai, nemmeno quando la stagione avversa lo relega a puro atto contemplativo dell’ ambiente; nella peggiore delle ipotesi ci scapperà sempre un buon scorcio per gli amanti della pittura, emuli dei grandi maestri di cent’anni fa. Altro quadro molto bello sarebbe la discesa della Senna, da Parigi fino alla sua foce, percorso che noi abbiamo seguito da Rouen a Saint Wandrille per completare il circuito delle abbazie medioevali di Jumieges, Saint Georges de Boscherville e Saint Wandrille, e che già avevamo toccato da Les Andelys alla “cote des deux amantes”. Malgrado non sia raro imbattersi in nebbioni o foschie, l’ ambiente possiede un suo fascino particolare, un poco per tutta la storia che trasuda dalle rovine di queste millenarie costruzioni, un poco perché il fiume è sempre un accessorio che riempie e carica il paesaggio. Come la strada D131, che costeggia il corso del Durdent, percorsa per guadagnare la costa normanna nel tratto che va da Hericourt-en-Caux a Cany-Barville, una successione di boschi e vecchi mulini ad acqua ottimamente conservati. Ed ottimamente conservati ed indubbiamente fascinosi sono i vecchi “manoirs” della campagna normanna, con le rosee facciate per colorire le quali si impiegarono litri e litri di sangue bovino, circondati da alberi secolari ed arredati con mobilio che farebbe la gioia del più ricercato degli antiquari.


Grandi foreste ed estese coltivazioni
I paesaggi sono ampi e distensivi, quasi totalmente agricoli, con grandi foreste di faggi, betulle, querce. Le coltivazioni a perdita d’occhio di lino, grano,mais, piselli e mele, scandiscono le variazioni cromatiche catturate dagli obiettivi. A proposito di mele, non tornate a casa senza aver fatto una sosta ed una degustazione in una cantina di sidro. Questa bevanda originaria della Biscaglia spagnola, immigrata nei “pays d’Auges” della Normandia tra l’XI e XII secolo, e che, attraversata la Senna nel XV secolo, avrebbe soppiantato la birra ed il vino nei costumi dei normanni, fino a farla diventare l’ unica regione francese che non produce vino. La Normandia è anche terra di epiche battaglie, di storiche flotte, che qui sono arrivate e che da qui sono partite. Prima fra tutte quella armata per la conquista del trono di Inghilterra da Guglielmo il Bastardo, assunto alla gloria come Guglielmo il Conquistatore, le cui gesta relative alla battaglia di Hastings del 1066 sono riportate in quello che probabilmente può considerarsi il primo film della storia: “l’ Arazzo di Bayeux”, 70 metri di stoffa finemente ricamati a figure che ripercorrono la cronaca della conquista dello scettro di Albione contro Harold di Wessex. Una visita da non mancare, innanzitutto perché Bayeux in se stessa è una città più che meritevole, con la sua spettacolare Cattedrale, e poi perché visitare un paese non è mai seguire bovinamente una traiettoria, ma conoscerne la storia per meglio comprenderne il presente. Passando agli sbarchi, gli anglofoni nomi di Sword Beach, Gold Beach, Omaha Beach, Juno Beach, Utah Beach ne hanno da raccontare. Vi campeggiano, ben conservati, blindati, carri armati , batterie contraeree e bunkers, a ricordo di uno degli eventi bellici più sanguinosi ed importanti della storia europea, datato 6 Giugno 1944. Il museo di Arromanches è una buona lezione per i più disinformati, e la visita alle decine di migliaia di croci bianche del cimitero di Colleville-Sur-Mer un’altra lezione che l’ uomo non imparerà mai abbastanza. Infine lo scoglio di granito più famoso o per lo meno più fotografato del mondo: le Mont Saint Michel. Se volete coglierne la particolare atmosfera, visitatelo di notte, ma soprattutto visitate borgo ed Abbazia con molta attenzione: gli amanti della fotografia troveranno molti scorci interessanti. Ma di scorci interessanti la Normandia è piena, se così non fosse non ci saremmo andati!

 

 

 

NOTIZIE UTILI

Come arrivare: Con Air France (Tel.848.884466), voli diretti da Milano e Roma per Rouen, a partire da 316 euro (max.21gg), e per Parigi CDG da 70 euro (max.10gg). Non c’è sovrapprezzo per la bici.
Dove dormire: La migliore opzione, tra prezzo, qualità del servizio, quantità di cibo a colazione (fondamentale per un cicloturista), è rappresentata dalle Chambres d’Hôte (B&B), dove spesso è possibile avere anche la cena. Procuratevi la mappa presso l’ufficio turistico.
Dove mangiare: Sufficienti i menù a prezzo fisso che vanno dai 13 ai 20 euro, non male il vino "pichè" (sfuso, dai 3 ai 5€ ½ lt.), gratis e buona l’acqua fresca alla spina. Durante la giornata ottimi sono i vari megamercati: c’è di tutto, salato e dolce, caldo e freddo, da consumare pedalando o facendo sosta. Nei “Leclerc” hanno anche articoli per la bicicletta.
Cosa portare: Usare scarpe tipo mtb/trekking, ottime per pedalare e camminare allo stesso tempo. Noi avevamo le “Runaway”della Northwave. Occhiali da sole: eccezionali i nostri Revo 4011 polarizzati; non dimenticare: crema protettiva, polvere salino-vitaminica e reintegratori. Abbiamo usato il Fit-Aktiv come soluzione in borraccia ed il Bcaa ed il Multi- Amino come reintegratore, prodotti dalla Multipower, ed abbiamo assorbito benissimo tutte le tappe, alcune delle quali in giornate molto calde. Fondamentale una buona polizza assicurativa come la “Viaggi no-stop” di Europ-Assistance.
Per informazioni: Ente Nazionale Francese per il Turismo - Maison de la France, Via Larga 7 Milano -Tel. 166.116216 (€ 1,31 min.+IVA) - Info@franceguide.com  -
www.normandy-tourism.org  - info@gites-de-france.fr  - www.gites-de-france.fr
Carte e guide: Guide Verdi Michelin “Normandia e valle della Senna” + “Normandia e Contentin” - Mappa Michelin NO. 231 “Normandie” scala 1:200 000.

 

 

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