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Pedalando per i Borghi della Liguria

di Carlo Ferrari

 

E’ il modo per trascorrere una giornata piena contemplando alcuni dei più bei borghi di tutta la Liguria. Il periodo ideale è la primavera, perchè l’inverno può essere eccessivamente freddo, talvolta anche con problemi di neve al superamento del Colle di Langan (1227 mt), e l’estate soggetta a nebbioni pomeridiani con relativo temporale sempre nella stessa zona.
La base di partenza per una escursione è l’abitato di Taggia, importante borgo medioevale raggiungibile con l’autostrada A10 (uscita al casello di Arma di Taggia). Tra le antiche costruzioni rimaste ci sono le cinque torri, che formano una cerchia di difesa per la citta’. Numerosi i palazzi patrizi e le chiese, datati dal XVII sec. in poi. Seguendo le indicazioni per Badalucco/Triora, si imbocca la SP N°548 e, dopo circa 8 km, si arriva a Badalucco, antico borgo rurale del 1245 con chiese romane e seicentesche. Da visitare l’Oratorio nonché una veloce curiosata tra le viuzze prima di iniziare i 15 km di ascesa, fino a Molini di Triora (481 mt), così chiamata per via dei Molini di fondovalle attorno ai quali iniziò a formarsi, fin dal ‘900, il primo nucleo abitato. I luoghi da visitare sono la Madonna della Bontà in stile romanico; la Parrocchia di S. Lorenzo martire; la Fonte delle streghe; l’Oratorio di S. Rocco e quello di S. Bernardo; il Santuario della Madonna di Lourdes in frazione Glori. Da una splendida fontana all’ingresso del paese sgorga acqua buona e fresca, il giusto rifocillo prima dello strappo che in 5 km porterà all’abitato di Triora (776 mt). Triora, resa famosa dal processo alle streghe, presenta un interessante tessuto urbano medioevale ancora ben conservato, con vicoli coperti, portali, stemmi e punti panoramici. Posto all’inizio dell’abitato, il Museo etnografico ha ricostruito l’ambiente agricolo della zona, articolando nelle varie sale il “ciclo del castagno”, “del vino”, “del latte”, nonché una cucina con gli utensili relativi; inoltre un piccolo giardino botanico mostra l’ambiente naturale della zona. Infine, nelle antiche prigioni, si conservano i documenti relativi al processo alle streghe (1587-89): 12 donne e un uomo accusati di stregoneria furono sottoposti a crudeli supplizi e condannati al rogo.
Da via Roma si giunge al castello (XII – XIII sec.) e, proseguendo un po’ verso est, si incontra la chiesa di San Dalmazio ( XIII sec.). Prima di giungere all’abitato, sulla sinistra, si trova la Madonna delle Grazie ( XII – XIII sec.). Dal centro fate una veloce toccata e fuga fino al ponte sul fiume, vertiginoso come pochi,contornato dalle caratteristiche coltivazioni a terrazze, con le quali nel corso dei secoli si è riusciti a strappare quel poco che questi mondi in salita concedono.

Una discesa tra pascoli, boschi e vecchi mulini
Si ritorna a Molini e si prende la deviazione di 10 km che sale al passo di Langan (1127mt), con qualche pendenza più secca nei primi tornanti ma complessivamente pedalabile senza tante difficoltà, con una bella visione del Borgo di Triora e della Alpi Liguri, mano a mano che si guadagna il valico; superato il quale, un paio di antiche fontane in pietra danno buona acqua. Da qui in poi praticamente non ci sarà più salita fino al termine della gita: 14 km di discesa tra pascoli, boschi e vecchi mulini ad acqua ci portano a Pigna, altro borgo antico dalla struttura originale quasi intatta, arroccato sotto una incombente falesia calcarea, con un saliscendi di vicoli ottimi per una gimkana ciclistica. Il castello che difendeva il transito per Triora, Baiardo e Sanremo non esiste più, ma di antico rimangono le rovine della chiesa romanica di S. Tommaso (XII sec.) e la chiesa di S. Michele con il polittico del Canavesio (XVII sec.). Di nuovo in sella per coprire i 13 km. che ci separano da Dolceacqua, altro borgo medioevale della val Nervia, citato per la prima volta nei documenti nel 1151. La parte più antica, dominata dal castello dei Doria e chiamata Terra, costruita seguendo le linee di livello a gironi concentrici attorno alla rocca e collegati fra loro da ripide rampe, è posta ai piedi del monte Rebuffo. La parte più moderna, il Borgo, si allunga sulla riva opposta del fiume, collegata da un ponte a schiena d’asino che Claude Monet dipinse nel 1884. Il quartiere della Terra, che, esaurito lo spazio disponibile per la sua espansione, crebbe in altezza mediante la sopraelevazione delle case, che raggiunsero anche i sei piani, conserva ancora intatta la sua atmosfera medioevale e presenta angoli di grande suggestione, in cui il tempo sembra essersi fermato. Se il tempo vi concederà una mezz’oretta in più, fate una visita al “Visionarium 3D“di Eugenio Andrighetto, per ammirare le splendide multivisioni tridimensionali ed i capolavori (il castello ed il presepio) in legno di olivo che questo genio della fotografia e del legno inventa con una prolificità ed una bravura che ne hanno fatto uno dei più ricercati professionisti italiani. Altri 9 km. e si raggiunge la SS 1 Aurelia, in prossimità dei confini orientali di Ventimiglia, che si percorrerà per 25 km. fino ad Arma di Taggia; da qui, bivio a sinistra per ritornare in 2 km. all’abitato di Taggia, da dove la nostra piccola avventura a due ruote è cominciata. Circa 100 km. per chi, come noi, eternamente di corsa, ha avuto solo una giornata a disposizione, ma che possono essere comodamente divisi in due giornate, pernottando a Triora o a Molini, avendo così il giusto tempo per calarsi in questi splendidi villaggi dove il tempo non passa più da secoli.

Evento: “Obiettivo sul Mondo”
Il giorno 25 Febbraio, alle ore 21, presso il Teatro San Luigi di Genova, in Via Ricreatorio, prenderà il via la sesta edizione del ciclo di multivisioni in dissolvenza “OBIETTIVO SUL MONDO “ organizzata dal reporter di viaggi e cicloviaggi Carlo Ferrari. (Info: 340.5056930 - carlos.ferrari@libero.it).
Questo il programma del ciclo:
Venerdì 25 Febbraio, ore 21:“ Mongolia-bike, viaggio a pedali tra i nomadi del Nord-Ovest.
Giovedì 3 Marzo, ore 21:“ All’inizio della storia”, cicloviaggio in Israele, Palestina e Giordania.
Venerdì 11 marzo, ore 21:“ Tibet, Un viaggio sul tetto del Mondo ai confini dell’ uomo”.
Venerdì 18 marzo,ore 21: Magica Islanda” e “ Un parc comme un Ecrin”.
La proiezione dell’ 11/3, presentata dal professionista Eugenio Andrighetto,sarà eseguita con tecnica tridimensionale a 12 proiettori. Verranno distribuiti gli appositi occhialini.
La proiezione del 18/3, presentata da Roberto Tibaldi, uno dei massimi esponenti della multivisione nazionale, ed impegnante 12 proiettori, è stata in tour per tutta la Francia e da due anni è giornalmente in replica ai centri visita del Parco alpino des Ecrins.
Il giorno 22 Febbraio alle ore 21, presso l’ emiciclo del Museo di Storia Naturale Giacomo Doria di Genova, in via Brigate Liguria 2, proiezione di diapositive in dissolvenza del reporter di viaggi e cicloviaggi Carlo Ferrari dal titolo “ Tra terra e cielo…15 anni di gite e scalate nel Monte Bianco” .
Dal giorno 28 Febbraio e fino al giorno 20 marzo, sarà visibile, al Centro Civico Buranello di Genova, in via Ippolito d’ Aste 4, la mostra fotografica “ EL GRINGO VIAJERO….12000 Km. di colori latinoamericani “ del reporter di viaggi e cicloviaggi Carlo Ferrari, sessanta immagini a colori e bianco e nero.

 

 

NOTIZIE UTILI

I supporti per la pedalata: Per la nostra gita abbiamo usato biciclette con telaio MBK gommate slick, più robuste specie per razzolare sui lastricati dei vicoli dei borghi. Con esse poi si possono usare le scarpe bici / trekking, che concedono di camminare senza problemi. Ottima la gamma NORTHWAVE, da due anni le porto per tutto il mondo ed anche in città. Portatevi reintegratori salini come il Fit-Aktiv MULTIPOWER; le fontane ci sono e pure ottime, ma se la giornata fosse calda non sarebbe un giro da poco. Non siamo nel deserto, ma un buon paio di occhiali da sole non guasta mai. La lente multistrato dei nostri REVO 4011 polarizzati, oltre che avere un peso impercettibile, si è rivelata di una fotocromaticità eccezionale all’ interno dei più ombrosi vicoli che le nostre bici hanno spazzolato.
Per informazioni: www.comune.triora.im.it
 

 

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