E’
il modo per trascorrere una giornata
piena contemplando alcuni dei più bei
borghi di tutta la Liguria. Il periodo
ideale è la primavera, perchè l’inverno
può essere eccessivamente freddo,
talvolta anche con problemi di neve al
superamento del Colle di Langan (1227 mt),
e l’estate soggetta a nebbioni
pomeridiani con relativo temporale
sempre nella stessa zona.
La base di partenza per una escursione è
l’abitato di Taggia, importante borgo
medioevale raggiungibile con
l’autostrada A10 (uscita al casello di
Arma di Taggia). Tra le antiche
costruzioni rimaste ci sono le cinque
torri, che formano una cerchia di difesa
per la citta’. Numerosi i palazzi
patrizi e le chiese, datati dal XVII
sec. in poi. Seguendo le indicazioni per
Badalucco/Triora, si imbocca la SP N°548
e, dopo circa 8 km, si arriva a
Badalucco, antico borgo rurale del 1245
con chiese romane e seicentesche. Da
visitare l’Oratorio nonché una veloce
curiosata tra le viuzze prima di
iniziare i 15 km di ascesa, fino a
Molini di Triora (481 mt), così chiamata
per via dei Molini di fondovalle attorno
ai quali iniziò a formarsi, fin dal
‘900, il primo nucleo abitato. I luoghi
da visitare sono la Madonna della Bontà
in stile romanico; la Parrocchia di S.
Lorenzo martire; la Fonte delle streghe;
l’Oratorio di S. Rocco e quello di S.
Bernardo; il Santuario della Madonna di
Lourdes in frazione Glori. Da una
splendida fontana all’ingresso del paese
sgorga acqua buona e fresca, il giusto
rifocillo prima dello strappo che in 5
km porterà all’abitato di Triora (776 mt).
Triora, resa famosa dal processo alle
streghe, presenta un interessante
tessuto urbano medioevale ancora ben
conservato, con vicoli coperti, portali,
stemmi e punti panoramici. Posto
all’inizio dell’abitato, il Museo
etnografico ha ricostruito l’ambiente
agricolo della zona, articolando nelle
varie sale il “ciclo del castagno”, “del
vino”, “del latte”, nonché una cucina
con gli utensili relativi; inoltre un
piccolo giardino botanico mostra
l’ambiente naturale della zona. Infine,
nelle antiche prigioni, si conservano i
documenti relativi al processo alle
streghe (1587-89): 12 donne e un uomo
accusati di stregoneria furono
sottoposti a crudeli supplizi e
condannati al rogo.
Da via Roma si giunge al castello (XII –
XIII sec.) e, proseguendo un po’ verso
est, si incontra la chiesa di San
Dalmazio ( XIII sec.). Prima di giungere
all’abitato, sulla sinistra, si trova la
Madonna delle Grazie ( XII – XIII sec.).
Dal centro fate una veloce toccata e
fuga fino al ponte sul fiume,
vertiginoso come pochi,contornato dalle
caratteristiche coltivazioni a terrazze,
con le quali nel corso dei secoli si è
riusciti a strappare quel poco che
questi mondi in salita concedono.
Una
discesa tra pascoli, boschi e vecchi
mulini
Si ritorna a Molini e si prende la
deviazione di 10 km che sale al passo di
Langan (1127mt), con qualche pendenza
più secca nei primi tornanti ma
complessivamente pedalabile senza tante
difficoltà, con una bella visione del
Borgo di Triora e della Alpi Liguri,
mano a mano che si guadagna il valico;
superato il quale, un paio di antiche
fontane in pietra danno buona acqua. Da
qui in poi praticamente non ci sarà più
salita fino al termine della gita: 14 km
di discesa tra pascoli, boschi e vecchi
mulini ad acqua ci portano a Pigna,
altro borgo antico dalla struttura
originale quasi intatta, arroccato sotto
una incombente falesia calcarea, con un
saliscendi di vicoli ottimi per una
gimkana ciclistica. Il castello che
difendeva il transito per Triora,
Baiardo e Sanremo non esiste più, ma di
antico rimangono le rovine della chiesa
romanica di S. Tommaso (XII sec.) e la
chiesa di S. Michele con il polittico
del Canavesio (XVII sec.). Di nuovo in
sella per coprire i 13 km. che ci
separano da Dolceacqua, altro borgo
medioevale della val Nervia, citato per
la prima volta nei documenti nel 1151.
La parte più antica, dominata dal
castello dei Doria e chiamata Terra,
costruita seguendo le linee di livello a
gironi concentrici attorno alla rocca e
collegati fra loro da ripide rampe, è
posta ai piedi del monte Rebuffo. La
parte più moderna, il Borgo, si allunga
sulla riva opposta del fiume, collegata
da un ponte a schiena d’asino che Claude
Monet dipinse nel 1884. Il quartiere
della Terra, che, esaurito lo spazio
disponibile per la sua espansione,
crebbe in altezza mediante la
sopraelevazione delle case, che
raggiunsero anche i sei piani, conserva
ancora intatta la sua atmosfera
medioevale e presenta angoli di grande
suggestione, in cui il tempo sembra
essersi fermato. Se il tempo vi
concederà una mezz’oretta in più, fate
una visita al “Visionarium 3D“di Eugenio
Andrighetto, per ammirare le splendide
multivisioni tridimensionali ed i
capolavori (il castello ed il presepio)
in legno di olivo che questo genio della
fotografia e del legno inventa con una
prolificità ed una bravura che ne hanno
fatto uno dei più ricercati
professionisti italiani. Altri 9 km. e
si raggiunge la SS 1 Aurelia, in
prossimità dei confini orientali di
Ventimiglia, che si percorrerà per 25
km. fino ad Arma di Taggia; da qui,
bivio a sinistra per ritornare in 2 km.
all’abitato di Taggia, da dove la nostra
piccola avventura a due ruote è
cominciata. Circa 100 km. per chi, come
noi, eternamente di corsa, ha avuto solo
una giornata a disposizione, ma che
possono essere comodamente divisi in due
giornate, pernottando a Triora o a
Molini, avendo così il giusto tempo per
calarsi in questi splendidi villaggi
dove il tempo non passa più da secoli.
Evento: “Obiettivo sul Mondo”
Il giorno 25 Febbraio, alle ore 21,
presso il Teatro San Luigi di Genova, in
Via Ricreatorio, prenderà il via la
sesta edizione del ciclo di multivisioni
in dissolvenza “OBIETTIVO SUL MONDO “
organizzata dal reporter di viaggi e
cicloviaggi Carlo Ferrari. (Info:
340.5056930 -
carlos.ferrari@libero.it).
Questo il programma del ciclo:
Venerdì 25 Febbraio, ore 21:“
Mongolia-bike, viaggio a pedali tra i
nomadi del Nord-Ovest.
Giovedì 3 Marzo, ore 21:“ All’inizio
della storia”, cicloviaggio in Israele,
Palestina e Giordania.
Venerdì 11 marzo, ore 21:“ Tibet, Un
viaggio sul tetto del Mondo ai confini
dell’ uomo”.
Venerdì 18 marzo,ore 21: Magica Islanda”
e “ Un parc comme un Ecrin”.
La proiezione dell’ 11/3, presentata dal
professionista Eugenio Andrighetto,sarà
eseguita con tecnica tridimensionale a
12 proiettori. Verranno distribuiti gli
appositi occhialini.
La proiezione del 18/3, presentata da
Roberto Tibaldi, uno dei massimi
esponenti della multivisione nazionale,
ed impegnante 12 proiettori, è stata in
tour per tutta la Francia e da due anni
è giornalmente in replica ai centri
visita del Parco alpino des Ecrins.
Il giorno 22 Febbraio alle ore 21,
presso l’ emiciclo del Museo di Storia
Naturale Giacomo Doria di Genova, in via
Brigate Liguria 2, proiezione di
diapositive in dissolvenza del reporter
di viaggi e cicloviaggi Carlo Ferrari
dal titolo “ Tra terra e cielo…15 anni
di gite e scalate nel Monte Bianco” .
Dal giorno 28 Febbraio e fino al giorno
20 marzo, sarà visibile, al Centro
Civico Buranello di Genova, in via
Ippolito d’ Aste 4, la mostra
fotografica “ EL GRINGO VIAJERO….12000
Km. di colori latinoamericani “ del
reporter di viaggi e cicloviaggi Carlo
Ferrari, sessanta immagini a colori e
bianco e nero. |