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Il Frignano: gioiello dell’Appennino

di Federica Andena

 

“La strada dell’Abetone attraversa il Frignano, regione un po’ indeterminata, che si estende dal confine tra le province di Modena e Bologna a quello tra le province di Modena e Reggio e tra la pianura emiliana e il crinale appenninico, ossia dal Panaro al Secchia” (Luigi Bertarelli, 1916). Il Frignano è una tra le piccole realtà dell’Appennino, poco noto alla grande maggioranza del pubblico, ma sicuramente molto distintivo e caratteristico della nostra Penisola. È un territorio che si estende dall’Appennino emiliano fino al crinale toscano, comprendente il bacino del fiume Scotenna-Panaro, la valle del torrente Dragone e la sponda destra del Secchia. Il Frignano è caratterizzato da un paesaggio collinare e montano e raggiunge la sua cima massima con il monte Cimone (2165 metri), che rappresenta anche la massima vetta dell’Appennino Settentrionale. Il nome Frignano deriva dai Liguri Friniati.
Il territorio della Comunità Montana del Frignano, che comprende 10 comuni (Pavullo nel Frignano, Fanano, Fiumalbo, Lama Mocogno, Montecreto, Pievepelago, Polinago, Riolunato, Serramazzoni e Sestola) è lo scrigno che custodisce e conserva le peculiarità frignanesi, dal dialetto, alle abitudini, all’architettura. Il territorio si distingue per la sua vastità e varietà territoriale: ogni paese che lo compone è ricco di storia e di tradizione. Le attività prevalenti sono agricoltura, artigianato, allevamento zootecnico, trasformazione alimentare di carni e produzione del Parmigiano Reggiano (uno dei prodotti tipici della zona). Anche il turismo costituisce un’attività importante. Infatti, non mancano le ricchezze storiche, paesaggistico-ambientali e climatico-sportive, che permettono alla zona di svilupparsi dal punto di vista turistico nel rispetto delle proprie tradizioni. Il paesaggio e la gastronomia costituiscono, senza dubbio, le risorse più interessanti e attrattive per i visitatori.

Una gastronomia tipica
Il Frignano è interessante anche dal punto di vista della gastronomia. La cucina tradizionale è essenzialmente una cucina povera, tipica dell’agricoltura e della montagna, cereali e castagne rappresentano gli ingredienti essenziali dell’arte culinaria del Frignano. Le “crescentine” (l’antico pane montanaro preparato in dischetti e cotto all’interno delle tigelle, l’altro nome dato alle crescentine), i sottilissimi “borlenghi” e i “ciacci” sono vere e proprie prelibatezze che conquistano ogni tipo di palato. Per non smentire la tradizione montanara, con le castagne vengono preparati dolci, quali i “castagnacci e manni”, cioè degli antichi dolci di farina di castagne da consumare con la ricotta o con la panna. Specialità a base di funghi e frutti di bosco vanno ad arricchire la gastronomia di questa ricca zona. La tradizione modenese non può certo mancare e, quindi, tortellini, tortelli, e chi più ne ha più ne metta, compaiono copiosi sulle tavole del Frignano. Ovviamente il tutto senza dimenticare il formaggio, che non ha bisogno di presentazioni: l’illustre Parmigiano Reggiano.

La montagna di inverno
La montagna modenese ha poco da invidiare a quella delle più celebri località alpine. Il paesaggio invernale, infatti, si presenta con chilometri e chilometri di piste, anelli e percorsi di sci. Si può praticare con tranquillità ogni genere di sport invernale, poiché non mancano certo le attrezzature. Da dicembre ad aprile frequentare queste piste è veramente imperdibile: Cimone, Piandelagotti, Piane di Mocogno e S. Anna Pelago sono le stazioni invernali più interessanti del Frignano. Il Monte Cimone, in particolare, formato dai comuni di Fanano, Sestola, Montecreto e Riolunato, è sede di famosi impianti di risalita ed ospita una serie di servizi turistici efficienti, insomma tutto quanto può servire per una vacanza come si deve, dai servizi di prima necessità ad ogni genere di divertimento e luogo per il tempo libero. A conti fatti, il circuito di piste del Monte Cimone raggiunge i 50 chilometri e 25 impianti di risalita. Sci alpino, sci di fondo, sled-dog, sci escursionismo e il nuovo half-pipe e molto altro: queste le possibilità che offre il Cimone, la stazione principale dell’intero Appennino emiliano.

I centri maggiori del Frignano
La cittadina di Pavullo è il capoluogo del Frignano: riveste grande importanza per la quantità di bellezze ambientali e artistiche. L’ambiente naturale presenta una vegetazione ricca e molto varia. Il Parco Ducale, con i boschi annessi, costituisce una risorsa di notevole importanza: contiene tesori arborei come il rinomato "Pinone", un plurisecolare cedro del Libano alto 30 metri. Il Palazzo Ducale, risalente al 1832, è oggi sede di servizi culturali e della Galleria d’Arte Contemporanea. Estremo interesse architettonico rivestono il castello di Montecuccolo, complesso del XII secolo, posto sul cinghio che domina Pavullo, la Pieve romanica di Renno, del IX secolo, e il Borgo di Monzone con il suo palazzo comunale trecentesco con architravi e stemmi in arenaria.
Sestola, chiamata "la perla verde dell’Appennino”, è la località del Frignano a maggiore vocazione turistica della montagna modenese ed è diventata famosa anche per l’associazione al nome di Alberto Tomba (cresciuto “sciisticamente” sulle piste di Sestola).
È una cittadina ricca di storia; l’antichissima rocca è nominata, già, nel diploma di Astolfo del 749. Questo dimostra l’antica origine della città. Il centro storico del paese sorge a ridosso dello sperone roccioso sul quale fu edificata la fortezza, ricostruita nel Cinquecento. Il Castello di Sestola è fra i più belli della zona; in esso si organizzano manifestazioni culturali e ospita i Musei degli strumenti musicali meccanici e della civiltà montanara.
Ma si devono anche ricordare i centri minori: Serramazzoni, Lama Mocogno, Pievepelago, Fiumalbo, Fanano, Montecreto, Riolunato, Polinago, Palagano, Montefiorino, Zocca e Frassinoro, con le loro meravigliose tradizioni, specificità, storie, luoghi e risorse, vanno a comporre il territorio del Frignano, le cui risorse culturali, storiche e paesaggistiche sono numerose ed eccezionali.

 

 

NOTIZIE UTILI

Per informazioni:
I.A.T. Sestola - Piazza Passerini, 18 - Tel. 0536.62324/62762 - Fax 0536.61621 - www.sestola.com 
I.A.T.- Pro Loco-Pavullo nel Frignano - Via Montecuccoli, 1 - Tel. 0536.20358 - Fax 0536.20358
I.A.T.- Pro Loco-Pievepelago - Via Costa, 25 - Tel. 0536.71304 - Fax 0536.71304
Consorzio Stazione Invernale del Cimone - P.zza Passerini, 19 - Sestola - Tel. 0536.62350 Fax 0536.60021 - www.cimonesci.it 
Parco Regionale del Frignano - Alto Appennino Modenese – Pievepelago - Tel 0536.72134
Comunità Montana del Frignano www.cmfrignano.mo.it - cultura@cmfrignano.it
 

 

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