L’emozione
parte da un castello. Se è vero, come
sostiene Domenico De Masi, che “il tempo
libero va vissuto in luoghi belli, tra
gente bella, facendo cose belle”, il
richiamo di molte località toscane è
immediato. Il vostro itinerario, da
annoverare tra quelli in cui il cuore si
sente a casa, parte da un borgo posto
sulla collina che discretamente stende
il suo sguardo su Monte San Savino (Ar).
Nel più classico stile medievale, le
case che lo compongono ruotano attorno
alla torre di un castello: è Gargonza.
Oggi raffinato luogo di ospitalità, che
mette a disposizione di viaggiatori alla
ricerca di un distacco dalle umane
apprensioni le sue stanze e i suoi
appartamenti, la sua pieve romanica e la
sua tenuta boschiva; vanta una storia di
sette secoli, durante i quali ha
ospitato personaggi illustri. Un
esempio? Dante vi soggiornò nel 1302.
Posto tra le province di Siena e Arezzo,
Gargonza non solo è un’ottima base di
partenza per un rilassante week-end che
può condurre, a scelta, sulla via del
Chianti, tra le Crete senesi, o ancora
verso la vicina Umbria; il borgo e la
sua torre fungono da ‘buen retiro’ per
un periodo di totale relax all’insegna
di passeggiate, letture nella suggestiva
limonaia o, se il tempo lo consente, ai
bordi della piscina.
Nelle terre di Siena esplode
l’autunno.
A circa 40 km a ovest dalla nostra base,
siamo accolti dall’abbraccio di piazza
del Campo, a Siena. Certo sono note le
meraviglie di uno dei luoghi più
suggestivi della Penisola. Ci piace però
suggerirvi un viaggio in questo
capoluogo della storia e della natura in
un periodo, quello dell’inizio
dell’autunno, lontano dal clamore del
palio e dai nugoli di turisti che
inevitabilmente ne sono attratti nel
tempo ferragostano.
Un’occasione ulteriore di attrattiva è
rappresentata dall’iniziativa “Treno
Natura”: a partire dal 3 ottobre, ogni
domenica, la città diventa il punto di
partenza per un itinerario, organizzato
da Ferrovie Turistiche, che conduce nei
luoghi in cui la natura è capace di
esplodere di colori e di profumi in una
sorta di ultimo canto, prima che il
lungo sonno invernale ponga su tutto il
suo abbraccio silenzioso. Si va
dall’itinerario della vendemmia in Val
d’Orcia, ai viaggi d’epoca nei parchi e
nelle aree protette della provincia di
Siena.
Se preferite soffermarvi tra le contrade
color terracotta del centro toscano, non
dimenticate che il 3 ottobre si
concludono due eventi di grande
richiamo: la mostra dedicata ai falsi
d’autore, nella chiesa di Santa Maria
della Scala, e il festival
cinematografico “Terra di Siena”, sotto
la direzione artistica di Carlo Verdone,
con la sezione “Ridere con intelligenza”
e la retrospettiva dedicata a Pietro
Germi. Sino al 27, inoltre, sarà
possibile vedere lo splendido pavimento
marmoreo del Duomo. I suoi quasi 3000
metri quadrati sono coperti da pannelli
a graffito e intarsi di marmo con scene
bibliche, eseguiti tra il XIV e il XVI
secolo. Per garantire la conservazione
di questo capolavoro, solo per un breve
periodo durante l’anno è data ai
visitatori la possibilità di godere
della loro visione. Approfittatene!
Il richiamo delle torri.
Di certo la disposizione d’animo che vi
ha spinti a scegliere questo itinerario
e, a maggior ragione, la poesia che vi
avrà pervaso già pochi istanti dopo il
vostro arrivo in queste terre, non vi
farà rinunciare ad allungare il vostro
sguardo oltre Siena; a circa 40 km a
nord-ovest dal capoluogo, accompagnati
sulle strade della splendida Val d’Elsa,
vi attende un autentico gioiello: San
Gimignano. Questo bellissimo borgo
invita il viaggiatore con le sue 13
torri (segno di opulenza dei ricchi
borghesi dell’epoca medievale), e anche
solo una breve visita vi farà capire
perché l’Unesco ha deciso di annoverare
la località toscana tra quelle che
possono fregiarsi del titolo di
Patrimonio dell’Umanità.
Appena si varca una delle porte della
triplice cinta muraria che raccoglie il
villaggio, si è avvolti dalla storia.
Non risuona, però, il clangore dei
richiami alle dispute, che pure nel
corso dei secoli San Gimignano ha
vissuto. Piuttosto, vi potrebbe capitare
di essere attratti verso le tre piazze
contigue dai delicati suoni dei
musicisti, che sovente vi si esibiscono,
o dal morbido vociare degli artigiani e
dei pizzicagnoli che hanno da offrirvi i
prodotti della loro terra: si va dal
pecorino all’olio, dal Vernaccia ai
dolci, con un’attenzione particolare a
una spezie tipica di questa zona:
tenetevi forte…lo zafferano! Non perdete
una visita alla Collegiata, in piazza
del Duomo, con gli affreschi del
Ghirlandaio, o al Museo etrusco. Per gli
amanti del genere, c’è persino un Museo
degli strumenti di tortura.
Tra le iniziative da segnalare per
questo periodo: il 15 e 16 ottobre, le
celebrazioni per il 130° anniversario
dell’apertura della biblioteca comunale,
con un convegno di studi sul libro
antico e una mostra di incunaboli e
cinquecentine. Sempre nel mese di
ottobre, sono previsti laboratori di
teatro e danza e, per i ‘gastronauti’,
“Cioccogiallo” e “Giallo come l’oro”
(rispettivamente il 23/24 e 30/31),
iniziative dedicate al prezioso
zafferano di San Gimignano e ai
possibili – e forse inauditi –
accostamenti con altre leccornie. |