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Namibia, l’altro deserto
di A.M. Arnesano - Foto di G. Badini
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L’Africa possiede due grandi deserti: il
Sahara a nord, che tutti conoscono, e il
Namib a sud-ovest, nell’emisfero
australe tra Angola e Sud Africa, poco
noto e ancora meno visitato. Tra loro, a
parte le dimensioni a netto favore del
primo, una differenza non da poco:
mentre il Sahara ancora poche migliaia
di anni fa era verde e abitato
dall’uomo, il Namib è vecchio di 80
milioni di anni, tanto da risultare il
più antico deserto del mondo, con
distese di dune alte fino a 300 metri.
In conseguenza della sua ragguardevole
età si tratta di un deserto vivo e
densamente popolato da una fauna e da
una flora specializzate, che hanno avuto
cioè il tempo per elaborare strategie
che permettessero loro di sopravvivere
in un ambiente estremo, ma anche da
elefanti, leoni, gazzelle e zebre grazie
all’umidità prodotta dalle fredde
correnti atlantiche che vi provocano
ogni mattina una fitta coltre di nebbia.
Ma la Namibia non è soltanto deserto.
Nella sua vasta estensione c’è spazio
pure per uno dei più ricchi giacimenti
diamantiferi della terra, per montagne
con imponenti canyon e grotte decorate
da pitture rupestri. Qui si trovano
popolazioni che sembrano essere uscite
dalla preistoria, lagune abitate da
migliaia di uccelli, enormi fattorie
dove si “allevano” animali selvatici,
città dall’incredibile architettura
tedesca, un parco nazionale, l’Etosha,
che raccoglie uno dei più ricchi
campionari di fauna africana. Una terra
primordiale, ma capace di offrire i più
diversi scenari: un autentico
concentrato dei mille aspetti del
Continente Nero. |
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Un viaggio di scoperta
Per meglio scoprire e conoscere questo
esteso territorio ricco di fascino e di
attrazioni di ogni genere, è
consigliabile percorrerlo attraverso un
insolito itinerario in fuoristrada, che
prevede anche alcune giornate di facili
escursioni a piedi, dedicato alla
conoscenza di tre delle più interessanti
e spettacolari aree della Namibia: la
regione settentrionale del Kaokoland
abitata dagli Himba, uno degli ultimi
popoli nomadi rimasti fermi alla
preistoria; le selvagge vallate del
Damaraland e le spiagge della Skeleton
Coast e infine l’arcaico deserto del
Namib. L’itinerario, che parte dalla
capitale Windhoek, città africana dal
cuore germanico, si spinge al nord in un
caratteristico ambiente di bush fino al
Parco Etosha, uno dei primi parchi
africani, dove è possibile osservare un
gran numero di erbivori, predatori,
rettili e uccelli, per arrivare ad una
fattoria dove si allevano animali
selvatici. Si passa quindi all’arido e
semidesertico Kaokoland, una delle
regioni più selvagge d’Africa, terra
delle tribù Himba, le cui donne hanno il
corpo spalmato di argilla rossa, dove
uno spettacolo incredibile è costituito
dalle cascate Epupa. Si entra poi
nell’arida e montuosa regione del
Damaraland, disseminata da mirabili
pitture rupestri prodotte 8 mila anni fa
da cacciatori boscimani, dove si andrà
alla ricerca dei sempre più rari
elefanti del deserto dalla taglia
ridotta. In un ambiente prettamente
desertico ci si affaccia sull’oceano
Atlantico, sull’interminabile Skeleton
Coast, per ammirare lo spettacolo degli
spettrali relitti di navi arenate e la
colonia di 80 mila otarie di Cape Cross,
fino alla cittadina costiera di
Swakopmund, anch’essa in puro stile
tedesco. Gli ultimi giorni del tour
possono essere dedicati
all’esplorazione, in parte a piedi,
dell’universo Namib, un deserto unico e
peculiare, con le dune più alte del
mondo, grandiosi canyon e monoliti di
granito, paleolaghi con distese saline e
con piante e animali straordinari. |
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Informazioni Utili
Clima: Nell’emisfero australe le
stagioni sono opposte alle nostre. La Namibia è caratterizzata da un clima
semidesertico; le piogge sono
concentrate nei mesi tra dicembre e
gennaio.
Fuso orario: La differenza di orario tra
Italia e Africa del Sud è un’ora in più;
nessuna differenza quando in Italia vige
l’ora legale.
Viaggi organizzati: L’operatore milanese
“I Viaggi di Maurizio Levi” (Tel.
02.34934528 -
www.deserti.viaggilevi.it )
è specializzato sulla destinazione, dove
organizza percorsi inusuali di scoperta
di 17 giorni. Nel proprio catalogo
“Deserti” propone partenze mensili di
gruppo da giugno a settembre compresi,
la miglior stagione dell’inverno
australe, con voli di linea Lufthansa da
ogni aeroporto italiano, pernottamenti
in alberghi, lodge e tenda, guida di
lingua italiana; quote a partire da
3.450 euro in pensione completa. In
Namibia, una destinazione
particolarmente adatta per la buona rete
stradale, la sicurezza del paese e le
ottime infrastrutture ricettive, lo
stesso operatore propone per tutto
l’anno anche viaggi self-drive
autogestiti con itinerari e durata a
piacere, mettendo tra l’altro a
disposizione veicoli fuoristrada
equipaggiati per il campeggio con tenda
montata sul tetto.
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