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Mauritania, nel regno dei Mauri
di A. M. Badini – foto di G.Badini
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La Mauritania, estrema propaggine
occidentale del Sahara a sud del
Marocco, risulta una destinazione
praticamente ancora sconosciuta anche ai
grandi viaggiatori e agli appassionati
di deserto. E’ un vero peccato, in
quanto si tratta di una meta di notevole
bellezza, piuttosto varia e di rilevante
interesse, anche se un po’ costosa e con
poche strutture turistiche di buon
livello. A colpire i rari visitatori
sono in particolare la diversità
ambientale tra la fascia costiera
atlantica e l’interno desertico, le
tribù maure che ancora popolano numerose
il deserto con le loro mandrie di capre
e di dromedari, il dualismo tra pastori
nomadi e agricoltori sedentari, presenti
soprattutto al sud fino alle rive del
fiume Senegal, gli abbondanti
insediamenti preistorici risalenti fino
al Paleolitico, i numerosi villaggi di
epoca medievale, un tempo importanti
nodi carovanieri e rilevanti centri
culturali, oggi purtroppo in procinto di
essere inghiottiti e cancellati dalla
sabbia del deserto che avanza
implacabile e inarrestabile. |
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Il viaggio
Tra i tanti possibili, gli itinerari in
fuoristrada consigliabili per una buona
conoscenza del paese sono due. Il primo
di 11 giorni combina la visita della
zona desertica all’interno di Zouerate
con quella della costa nordatlantica,
toccando Cap Blanc, dove si trova la
maggior colonia di foche monache, e il
parco nazionale del Banc d’Arguin, uno
dei maggiori concentrati al mondo di
uccelli migratori, assai ricco anche di
fauna marina, fino ad arrivare alle
antiche città carovaniere di Ouadane e
Chinguetti. Quest’ultima, protetta dall’Unesco
come patrimonio dell’umanità, è una
delle sette città sante dell’Islam e nel
Medioevo era sede di una famosa
università coranica e capitale culturale
della Mauritania; possiede ancora,
purtroppo in forte degrado, una delle
maggiori raccolte di manoscritti antichi
in arabo. Il percorso parte dalla
capitale Nouakchott per spostarsi, marea
permettendo, lungo il bagnasciuga della
costa atlantica tra numerosi banchi di
sabbia e isolotti e le ultime dune del
Sahara che vi si smorzano. Si prosegue
poi per Nouamghar, all’ingresso
meridionale del parco nazionale del Banc
d’Arguin, per poi arrivare a Iwik, un
insediamento di pescatori di etnia
Imraghen, i quali pescano nell’area
protetta utilizzando ancora la secolare
tecnica che si avvale dell’aiuto dei
delfini. Uno spettacolo davvero
inusuale. In barca a vela e accompagnati
dai pescatori Imraghen si tocca quindi
l’isola di Tidra, dove è possibile
incontrare una grande varietà di uccelli
e mammiferi marini. Si raggiunge Cap
Tafarit e poi Nouadhibou, dove durante
il percorso l’incontro tra il mare e il
deserto continua lungo spiagge immense
fino alla scogliera di arenaria del Cap
Blanc. Arrivati a Nouadhibou, città
portuale di grande importanza e
capolinea della ferrovia, ci si sposta
verso la baia alla scoperta dei relitti
di vascelli arenati. Si risale ancora
verso nord, dove tra le dune chiare si
nota una stretta linea nera: è la
ferrovia del treno più lungo del mondo,
oltre duecento vagoni trainati da otto
locomotive che trasportano per un
migliaio di chilometri minerali di ferro
dalle miniere dell’interno al mare. Si
procede quindi per Ben Amera per
ammirare uno straordinario monolite di
pietra con i sui 400 metri di altezza
secondo al mondo solo a quello
australiano di Ayers Rock, poi sosta
alla leggendaria Aicha con le sue
sculture di roccia e quindi alla zona
mineraria di Zouerate, per visitare
un’enorme miniera di ferro a cielo
aperto. Si attraversa l’Aftassa con le
sue sabbie bianche, il labirinto
roccioso di Barkane con le sue pitture e
incisioni rupestri preistoriche, quindi
si tocca Guel el Richat, un cratere di
37 km di diametro che costituisce uno
dei maggiori enigmi geologici del
nordafrica, fino a raggiungere le
benefiche sorgenti dell’oasi di Terjit.
La Transmauritana è il secondo
itinerario di 16 giorni che si sviluppa
nel centro del paese lungo carovaniere
locali ancora attive, tra dune, gole,
montagne, guelte, pozzi, oasi, forti
della Legione Straniera, mandrie in
transumanza e carovane di sale, fino a
raggiungere la mitica Chinguetti. Pezzi
forte del percorso Oualata, città
carovaniera del VII secolo con le case
di terra color pastello e le porte
decorate da motivi geometrici, Tichit,
le cui case sono costruite con pietre
dai diversi sgargianti colori, Tidjikja,
con uno dei più estesi palmeti e un
vivace mercato, Ouadane, antico crocevia
delle carovaniere sahariane e centro del
commercio di oro, salgemma, avorio e
schiavi. |
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Informazioni Utili
Lingua: la lingua ufficiale è l’arabo,
ma il francese è abbastanza conosciuto e
utilizzato.
Moneta: la valuta locale è l’Ouguiya (Mro):
I euro=276 Ouguiya circa. L’importazione
e l’esportazione sono vietate. Si
consiglia munirsi di denaro contante,
preferibilmente Euro o Dollari USA.
Vaccinazioni: è richiesta la
vaccinazione contro la febbre gialla che
dovrà essere fatta presso un centro
autorizzato, dove verrà rilasciato il
certificato internazionale di
vaccinazione, valido 10 anni.
Clima: il clima in Mauritania è
sahariano, quindi secco e con
precipitazioni quasi inesistenti al
nord. Le temperature a seconda delle
stagioni variano dai 27°/35° per le
diurne ai 10°/18° per le notturne.
Fuso orario: -1 (-2 quando da noi è in
vigore l’ora legale).
Viaggi organizzati: Gli operatori
milanesi “Aviomar” (tel. 02 58 39
41,
www.aviomar.it) e “Drive Out Viaggi”
(tel. 02 48 51 94 45,
www.driveout.it),
specialisti in itinerari sahariani,
propongono in Mauritania i due percorsi
descritti sopra ad un costo rispettivo
di 2.400 (11 giorni) e 3.180 euro (16
giorni). Partenze settimanali da ottobre
fino a fine maggio con voli di linea Royal Air Maroc da Milano e Roma via
Casablanca per gruppi di minimo 4 e
massimo 10 persone, pensione completa,
pernottamenti in alberghi modesti
(comunque i migliori esistenti), tenda,
ostelli e tende maure multiple, guida di
lingua francese.
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