|
|
|
|
Marrakech: un albergo italiano nel cuore
della Medina
Testo e foto di Giulio Badini
|
|
Sul suolo di Marrakech molte culture si
sono incontrate, scontrate e mescolate
infinite volte nell’arco di quasi mille
anni di storia. Re, nobili dinastie,
saggi, artigiani, architetti, pittori e
scultori di ogni epoca se la sono
contesa e vi hanno costruito palazzi,
moschee e giardini. Seconda città
imperiale, che dà il suo nome al
Marocco, Marrakech ha una posizione
invidiabile: è vicina alle brezze
dell’Atlantico, che ne attenuano la
calura estiva; è porta d’accesso al
grande deserto, da farne in passato uno
dei principali terminali per le carovane
transahariane; è molto ricca di acque
per i fiumi che scendono dalla vicina
catena dell’Atlante.
Racchiusa in dieci chilometri di mura,
la città è divisa in due parti: la
medina con i souk e i palazzi dei
sultani, e il Gueliz, la città nuova
costruita dai francesi secondo criteri
urbanistici occidentali, con grandi
piazze e viali alberati. Fondata dieci
secoli or sono dalla dinastia degli
Almoravidi, i famosi monaci guerrieri,
Marrakech è diventata nel tempo la più
importante meta turistica del Marocco.
Si potrebbe parlare a lungo dei
monumenti di questa città ricca e
potente: la Koutoubia, la grande moschea
rosata in stile moresco con il suo
splendido minareto tutto intarsi e
decorazioni d’oro alto 70 metri che
domina la città; la moschea di Ibn
Yuossouf, nel cuore della medina; il
Palazzo della Bahia, suntuosa residenza
di un visir, utilizzata tante volte come
set per riprese di film anche famosi,
dove si possono ammirare cortili con
fontane in stile andaluso, porte e
soffitti in legno intagliato e
riccamente dipinto, il piccolo patio
delle quattro mogli e quello più ampio
delle ventiquattro concubine,
l’appartamento della ‘favorita’ situato
vicino a quello del gran visir. Né
bisogna dimenticare le tombe monumentali
della necropoli saadita, tutta marmi e
iscrizioni craniche; gli enormi giardini
della Menara, parco del palazzo reale.
Tuttavia, il fulcro principale della
città rimane la piazza Jemaa el Fnaa, il
cui nome, secondo la leggenda popolare,
significa “adunanza dei morti”, dove
tutti i giorni, a partire dalle prime
luci dell’alba e fino a notte fonda,
maghi, acrobati, danzatori, incantatori
di serpenti e cantastorie offrono un
continuo spettacolo. Si affaccia sulla
piazza il Cafè de France, dai cui piani
superiori, sorseggiando un the alla
menta, specialmente al tramonto, si gode
una splendida vista sulla città, mentre
a nord della piazza si estende la zona
dei souk.
Qui si percepisce decisamente l’altra
dimensione di questo Paese: profumi,
tanti profumi di zafferano, cumino, pepe
nero, zenzero, verbena, chiodi di
garofano e fiori d’arancio. Suoni e
colori colpiscono, invece, camminando
nell’intrigo dei vicoli della città
vecchia, facendo shopping tra i
negozietti ridondanti delle merci più
incredibili, catapultandosi in
un’atmosfera unica e irripetibile. |
|
Una tipica casa borghese
All’interno della medina, la città
vecchia, e a breve distanza dalla
famosissima piazza Jemaa el Fnaa sorge
il Riad Dar Atta, una tipica casa
borghese di Marrakech di recente
trasformata, ad opera di tre italiani,
in casa-albergo, o maison d’hotel, con
sole dieci camere e una suite. Il nome
deriva dall’ultima tribù berbera nomade,
il suo stile è improntato secondo
l’architettura sahariana. Il cuore della
struttura è il patio centrale, elemento
caratteristico delle case arabe, sul
quale si affaccia la grande sala del
camino; una serie di scale conducono ai
diversi piani alti, dove sono poste le
stanze, ed a due ampie terrazze da cui
si gode una vista mozzafiato sul
minareto della Koutoubia. Le camere, pur
con uno stile comune, risultano una
diversa dall’altra, arredate con cura e
ricerca dei particolari, conferendole un
elevato charme. Un piccolo ristorante
per gli ospiti, con curata cucina
berbero-marocchina, completa il quadro.
Per la sua ottimale posizione, Riad Dar
Atta, aperto tutto l’anno, è una base
ideale per un breve soggiorno turistico
a Marrakech oppure per escursioni e
viaggi nel deserto o sull’Atlante. |
|
Informazioni Utili
Viaggi organizzati: Gli operatori
milanesi Aviomar (tel. 02-583941,
www.aviomar.it) e Drive Out Viaggi (tel.02-48519445,
www.driveout.it), propongono per tutto
l’anno dei weekend liberi individuali di
4 giorni a Marrakech, minimo 2 persone,
con base al Riad Dar Atta. Voli di linea
Royal Air Maroc da Milano a Roma, o con
supplemento da qualsiasi altro
aeroporto, trasferimenti e pernottamenti
con prima colazione costano a partire da
646 euro. Possibilità di abbinare
escursioni di uno o più giorni in
diverse località vicine.
|
|
|
|
|
|
|
viaggivacanze.info - autorizzazione Tribunale di Milano n
750/02 - tutti i diritti riservati
Redazione: viale Brianza, 33 - 20127, Milano - 02.6694202 -
redazione@viaggivacanze.info
|
|
|
|